venerdì 10 ottobre 2008

Messico - Comunità massacrata in Chiapas

fonte: annalisamelandri. it

Ormai il diritto su quelle rovine lo hanno pagato con il sangue e quindi non se ne andranno. Così affermano dopo la mattanza di venerdì scorso, gli abitanti del ejido (una sorta di fondo collettivo) di Miguel Hidalgo, Chiapas, che dal 7 settembre avevano occupato le rovine del sito archeologico di Chincultik in quanto lasciate in grave stato di abbandono e di degrado dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia. L’occupazione della zona archeologica è costata la vita infatti a 6 contadini, barbaramente uccisi da membri della polizia intervenuti sul luogo per cacciarli via. Una decina i feriti e circa trenta le persone in stato di arresto.Gli abitanti della zona, una comunità composta da circa settemila persone, stavano realizzando una autogestione del sito archeologico con l’obiettivo di rivalutare una risorsa turistica importantissima del loro territorio, tenuta in pessime condizioni fino a quel momento. Le trattative con le autorità e con l’Istituto di Antropologia e di Storia erano in corso e si stavano svolgendo apparentemente in modo tranquillo fino all’operativo di venerdì, quando circa 300 uomini della Polizia Federale hanno circondato la zona e il paese, lanciando gas lacrimogeni anche in una scuola e arrestando diversi membri della comunità mentre altri uomini a cavallo presidiavano la zona.Sono nati scontri con la popolazione, e alcuni contadini hanno neutralizzato e disarmato 77 poliziotti chiudendoli nella casa comunale. Questo ha scatenato poco più tardi la reazione violenta della polizia che ha iniziato a sparare contro la gente disarmata e a “picchiare indistintamente bambini, donne e anziani”.Ci sono state almeno tre esecuzioni extragiudiziali di persone ferite che stavano per essere trasportate in ospedale. L’uomo che era alla guida del mezzo è stato fatto scendere ed è stato ucciso dopo essere stato torturato. Cinque agenti degli 11 accusati a vario grado di concorso in omicidio, sono stati arrestati, due di essi hanno già confessato, mentre sono in corso indagini su tutta l’operazione svoltasi il 3 ottobre.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!