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giovedì 8 luglio 2010

Australia - Vittoria dei capitalisti minerari

Il 24 giugno 2010 sarà ricordato come un giorno storico nella vita politica Australiana per l’ascensione, per la prima volta, di una donna alla carica di Primo Ministro d’Australia.

Julia Gillard, che era già il vice primo ministro, ha sostituito Kevin Rudd come leader del partito laborista Australiano (ALP) in una manovra interna del partito dovuta alle tensioni politiche che s’erano manifestate nei mesi precedenti.

Kevin Rudd è rimasto vittima di una feroce campagna anti governativa dal gruppo più forte della classe capitalista Australiana - le multinazionali minerarie.

Kevin Rudd, come leader del ALP, era riuscito, alla fine del 2007, a sconfiggere il partito Liberale, capeggiato da John Howard, il quale governava dal lontano 1996. Rudd vinse le elezioni in un modo   travolgente, con un indice di popolarità tra i più alti mai registrati.

Il ALP vinse adottando una campagna elettorale a stile Americano, concentrata sulla personalità più che su il programma politico. Per molti, Kevin Rudd rappresentava un’alternatica "sicura", proiettando una politica di stabilità e continuità.

venerdì 5 febbraio 2010

Nazionalismo e razzismo in Australia 2010

protesta Aborigena
Anche quest’anno per il 26 di gennaio, occasione della festa nazionale d’Australia che celebra l’arrivo della prima flotta navale Britannica in Australia nel 1788, la questione del razzismo e’ tornata alla ribalta per una congiunzione di problemi sociali, sia storici che d’origine piu’ recenti.
Sempre, e mai risolto, l‘Australia Day’ porta a galla il ‘problema’ Aborigeno e le condizioni da ‘Terzo Mondo’ in cui la maggior parte della popolazione Aborigena  continua a vivere. Anche se gran parte oramai vive in centri urbani, o nelle sue vicinanze, la poverta’ e’ simile dovunque.

mercoledì 25 novembre 2009

Flash climatici

Il nesso tra guerre e cambio climatico in Africa
Arresti davanti al Parlamento Australiano


Uno studio: il cambio climatico provocherà più guerre civili in Africa.

Intorno alla questione del cambio climatico, un'equipe di studiosi predige che l'aumento della temperatura in Africa provocherà più guerre civili nei prossimi vent'anni. Lo studio offre la prima prova quantitativa che mette in relazione il cambio climatico con il rischio di conflitti.

David Lobell, professore aggiunto del Woods Institute de Stanford, ha affermato “Quello che abbiamo scoperto, sorprendentemente, è che non solamente c'è un chiaro effetto ma una relazione molto forte tra guerre civili e stato del sistema climatico. Tenendo in conto questo, possiamo dire che con l'aumento di un grado, che è quello che prevediamo per le prossime decadi, possiamo aspettarci un incremento approssimativo del 50% nelle guerre civili in Africa. Possiamo calcolare che circa 400.000 persone, moriranno per le guerre civili provocate dal cambio climatico.

Lo studio è stato pubblicato negli Atti dell'Accademia Nazionale delle Scienze.

130 attivisti per la giustizia climatica vengono arrestati davanti al Parlamento Australiano.

Più di 130 australiani sono stati arrestati lunedì durante un sit-in di fronte al Parlamento. I manifestanti chiedevano che il governo australiano si impegni a ridurre del 40% il livello di emissioni del 2000 entro il 2020.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!