giovedì 8 aprile 2010

Kirghizistan, ri-rivoluzione colorata

Le opposizioni prendono il potere instaurando un governo provvisorio guidato da Roza Otunbayeva, molto vicina agli Usa, che infatti sono stati subito rassicurati sulla permanenza della loro grande base militare nel paese
Chi di rivoluzione colorata ferisce, di rivoluzione colorata perisce.
Cinque anni dopo essere salito al potere con la 'rivoluzione dei tulipani', il presidente kirghiso Kurman Bakyiev è stato rovesciato nello stesso modo e dalle stesse forze che lo avevano portato in carica: quelle sostenute dagli Stati Uniti, delusi dai risultati del cambio di regime del 2005.

Desencapucharnos


Articolo di Gustavo Esteva
  su La Jornada – 5 Aprile 2010
L’incidente sarebbe banale e ridicolo se non fosse così minaccioso e pericoloso. Non possiamo passarci sopra.
Il 27 marzo il titolo “Desencapuchan al subcomandante Marcos” è apparso sulla prima pagina di Reforma. Firmata dallo staff editoriale, la notizia mostrava fotografie di volti scoperti, uno dei quali sarebbe stato quello del subcomandante Marcos, accompagnate da “informazioni strategiche” sullo zapatismo che un presunto disertore avrebbe consegnato al giornale.
La persona “desencapuchada” è Leuccio Rizzo, un cittadino italiano conosciuto da diverse organizzazioni chiapaneche che ha già denunciato l’irresponsabilità del giornale nell’utilizzo calunnioso della sua faccia.

Vittorio Zucconi, gli zapatisti e la cattiva informazione

"Todos somos Marcos": volete le foto di tutti noi in basso a sinistra?

Come passare da una notizia non verificata alla  "normalizzazione di un sogno"


Avvertenza: questa non vuole essere una lezione di giornalismo a opera di uno scribacchino, bensì una pubblica protesta di un attivista, contro un palese caso di disinformazione.
Una notizia quantomeno sospetta, lanciata dal quotidiano messicano Reforma, ha fatto il giro del mondo: ecco il dossier sugli zapatisti, ecco il volto scoperto del Subcomandante Marcos, ecco chi finanzia l’EZLN! Molti organi di stampa si sono affrettati a fare eco. Prendiamo il caso italiano: Corriere, Sole24Ore, Repubblica, e molti altri quotidiani hanno riportato la notizia acriticamente. Proprio su Repubblica del 28 marzo spiccava il caso limite, rappresentato dal blasonatissimo Vittorio Zucconi.

"Quello è il Subcomandate Marcos?" "No, è Leuccio Rizzo, di Galatina"

Noi Leuccio lo conosciamo. L'abbiamo conosciuto nel dicembre del 2007, in un Campamento Civil por la Paz del Centro Derechos Humanos Fray Bartolomé de Las Casas. Poco dopo l'abbiamo rincontrato a San Cristobal, abbiamo cenato con lui, discusso di politica, parlato di zapatisti e di Italia. Lui ci ha spiegato la sua scelta, la sua decisione di trasferirsi in Chiapas e collaborare con quelle Associazioni e ONG che lottano per i diritti degli ultimi e degli emarginati, che spesso in Chiapas coincidono con gli indigeni. Quegli indigeni, quei campesinos, che, come nel caso dell'esperienza zapatista, hanno deciso di dire "basta!" all'emarginazione e allo sfruttamento; che hanno trasformato il margine da linea di confine a spazio di ribellione e autorganizzazione.

Replica del presunto Subcomandante Marcos.


C. Alejandro Junco de la Vega.  Direttore del giornaliera Reforma.
San Cristóbal de las Casas, Chiapas, Messico; 31 marzo 2010
Sulla base del diritto di replica, la sollecito a pubblicare il presente testo nel suo giornale in base alle seguenti considerazioni:  
Lo scorso 27 marzo è stata pubblicata sul vostro giornale la notizia dal titolo "Desencapuchan al Sub Marcos", nella quale si danno informazioni e si esibiscono fotografie della mia persona assicurando che sia il Subcomandante Insurgente Marcos dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, cosa che causa danno alla mia persona dato a si tratta di un'informazione falsa e calunniosa.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!