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venerdì 12 giugno 2009

54 esponenti del DTP dovranno presentarsi davanti alla corte

Cinquantaquattro sindaci del filo kurdo partito democratico della società (Dtp) che avevano rilasciato una dichiarazione congiunta sostenendo che il leader del fuorilegge Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), era stato avvelenato in prigione saranno giudicati dall'alta corte criminale, ha riportato l'agenzia Anatolia. I sindaci dovranno far fronte all'accusa di avere lodato "un criminale e il crimine". La seconda corte di pace di Diyarbakir ha presto dichiarato il caso fuori dalla propria giurusdizione e inviato il dossier alla 5a corte criminale che ha una speciale autorità. Nel proprio parere motivato la corte di Diyarbakir ha indagato il sindaco Osman Baydemir, che ha tenuto la dichiarazione in nome dei 54 sindaci, riferendosi al PKK come "opposizione kurda".
Il procuratore reclama che gli atti convenuti sono il linea con l'obbiettivo del PKK e diffondono la sua propaganda. Un periodo di prigione superiore ai tre anni è stato chiesto per i 54 sindaci. Nel Marzo del 2007, il DTP aveva presentato denuncia che Ocalan, che sta scontando una condanna all'ergastolo nell'isola di Imrali nel mare di Marmara, era stato lentamente avvelenato; l'accusa era stata negata dalle autorità turche.