venerdì 30 luglio 2010

Visita alla Costa Chica del Guerrero: esperienze indigene di lotta e di dignità

La Polizia Comunitaria, la lotta per la terra, l'altra educazione e le radio comunitarie

A cura dell'Associazione Ya Basta Italia

Nei questi ultimi giorni del mese di luglio una delegazione dell’Associazione Ya Basta Italia è stata nello stato del Guerrero, in Messico, per visitare alcune esperienze di lotta e di autonomia portate avanti da comunità indigene e contadine che si stanno sviluppando in vari ambiti, dalla sicurezza e la giustizia, alla comunicazione e all’educazione. E’ stata un occasione per conoscere alcuni progetti che i popoli indigeni di questa regione stanno mettendo in pratica per una vita migliore ed un futuro dignitoso, basato sui propri modi di vita e sulle proprie forme organizzative comunitarie e tradizionali.
Lo stato del Guerrero è lo stato messicano più povero e dimenticato, con la più alta percentuale di popolazione indigena. I popoli di questa regione contano una lunga tradizione di lotta e di resistenza, a partire dal periodo coloniale. Negli anni ’60 le lotte civili dei contadini subirono una violenta repressione che portò, negli anni ’70, alla nascita di due importanti gruppi guerriglieri della storia del Messico, entrambi fondati da due maestri rurali che insegnavano nelle comunità delle montagne. Nel nord dello stato, la cosiddetta Costa Grande, sorse l’Ejercito de los Pobres di Lucio Cabañas. Mentre nel sud, la zona che abbiamo visitato, chiamata Costa Chica, Genaro Vazquez Rojas fondò l’Asociacion Civica Nacional Revolucionaria. Negli anni successivi il governo scatenò in questi territori una dura repressione che portò all’uccisione e alla sparizione di centinaia di contadini. In questi anni le forme di lotta sono cambiate, ma non è cessato lo spirito ribelle e la volontà di costruire un futuro migliore delle popolazioni di questi territori; sono sorti nuovi progetti per costruire l’autonomia, valorizzando le forme di organizzazione delle comunità e per difendere la propria cultura e le risorse naturali.

Polizia comunitaria
L’esperienza più grande e interessante che abbiamo conosciuto è quella della polizia comunitaria, progetto di 60 comunità indigene per la gestione autonoma della sicurezza nei loro territori e per la pratica di una giustizia autonoma fondata sulle autorità comunitarie. Abbiamo visitato la CRAC (Coordinamento Regionale della Autorità Comunitarie) di San Luis Acatlan, una delle tre sedi in cui si imparte una giustizia autonoma e dal basso…
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Campamiento General Enrique Rodriguez
Abbiamo visitato la comunità chiamata Campamento General Enrique Rodriguez, aderente alla polizia comunitaria, sorta 20 anni fa con l’occupazione da parte di contadini senza terra delle proprietà di un latifondista, che in questi anni hanno lottato per difendere la proprietà collettiva e che praticano un nuovo modello di politica fondato sull’idea del servizio alla comunità…
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Unisur - Universidad Intercultural de Los Pueblos del Sur
Nell’ambito dell’affermazione dell’autonomia e della libertà del sapere abbiamo avuto modo di conoscere l’esperienza dell’Universidad intercultural de los pueblos del sur (UNISUR)...
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Radio Ñomndaa
Altra tappa fondamentale è stata la visita alla radio Ñomndaa, radio comunitaria di Xochistlahuaca , sorta nel 2004 con l’intento di come strumento di lotta per combattere la discriminazione e l’emarginazione dei popoli indigeni che abitano questa zona del Guerrero…
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Radio Ñomdaa (la palabra del agua) Xochistlahuaca – Guerrero

Visita dell'Associazione Ya Basta Italia in Guerrero, Messico
 
L’altra comunicazione come strumento di lotta e di salvaguardia della cultura indigena

Le radio comunitarie si inseriscono in un contesto, quello messicano, che attualmente si caratterizza per la sua forma autoritaria di governo, dove i cittadini si sentono lontani dalle istituzioni statali, che rispondono agli interessi delle classi politiche e delle grandi imprese escludendo o limitando forme democratiche di carattere comunitario e autonomo ed escludendo le classi più deboli dagli spazi di decisione e dal dibattito pubblico della società, così come dal flusso di informazioni di massa.
Le radio comunitarie sono quindi sorte principalmente per sopperire alla mancanza di accesso all'informazione dei settori più emarginati, ma anche perchè le radio o più in generale i mezzi di comunicazione di massa impongono necessità di consumo, forme di pensare omologate, e la presenza di una lingua nazionale dominante sulla moltitudine di lingue originarie ancora parlate in molte zone del Messico.

UNISUR - Universidad intercultural de los pueblos del sur -

Visita dell'Associazione Ya Basta Italia in Guerrero, Messico 
Sapere libero e comunitario

Nell’ambito dell’affermazione dell’autonomia dei popoli indigeni, fenomeno che sta acquistando sempre maggior rilevanza nello stato del Guerrero, è peculiare l’esperienza dell’Universidad intercultural de los pueblos del sur (UNISUR).
Gli studenti indigeni hanno ricevuto la prima carovana di Ya Basta nel Guerrero con calore, interessati a conoscere le nostre esperienze quanto noi alle loro.
L’Unisur nasce per iniziativa delle comunità indigene della zona di Santa Crùz en el Rincòn in collaborazione con due università di città del Messico. Accoglie oltre ottanta studenti provenienti dai villaggi della zona ed è completamente gratuita ed autonoma.
Gli studenti vengono spesso eletti nelle proprie comunità e dunque sono investiti di una responsabilità molto forte. Seguono i corsi per circa una settimana al mese e, se ne hanno bisogno, vengono alloggiati nelle strutture delle università.

Visita al Campamento General Enriquez Rodriguez

Visita dell'Associazione Ya Basta in Guerrero, Messico

Dall’occupazione della terra alla Polizia Comunitaria

Il Campamento General Enriquez Rodriguez è una comunità che ha recente aderito al progetto della Polizia Comunitaria. Prende il nome da un generale che durante la rivoluzione messicana ha combattuto in queste zone nell’esercito di Emiliano Zapata.
La comunità è nata nel 1988 a seguito di un’azione organizzata da contadini senza terra e da braccianti che occuparono il latifondo di un grande proprietario terriero spagnolo. Nel febbraio di quell’anno si radunarono un gruppo di qualche decina di famiglie che come prima cosa disarmarono i sicari (chiamate guardias blancas) al soldo del latifondista; si accamparono al bordo delle terre ed iniziarono a prepararle per la coltivazione. Dopo alcuni anni di trattative col governo riuscirono a legalizzare 900 ettari di terra che furono riconosciuti come ejido. Con questo termine si intende una forma di proprietà della terra sorta in Messico successivamente alla rivoluzione di inizio ‘900 che prevede la proprietà collettiva della terra da parte della comunità.

Polizia Comunitaria: la pratica della sicurezza e della giustizia esercitate e costruite dal basso

Visita dell'Associazione Ya Basta Italia in Guerrero, Messico

Visita alla CRAC (Coordinamento Regionale delle Autorità Comunitarie) di San Luis Acatlan

Il sistema di "sicurezza e giustizia comunitaria", che si è sviluppato nella Costa Chica e Montaña nello stato del Guerrero, nascendo come risposta indipendente a seri problemi delle comunità della zona, è uno dei più importanti processi di autonomia indigena all'interno del contesto messicano dopo l'esperienza zapatista.
In questa regione - una delle più povere e con maggiore presenza indigena - sin dagli anni '70 l'inefficenza, l'indifferenza e la corruzione degli organi statali e federali nella lotta alla delinquenza, avevano provocato un'insostenibile situazione di violazione dei diritti umani aggravata anche dalla discriminazione e da un difficile accesso alla giustizia per le popolazioni indigene.
La protezione da parte di un apparato di sicurezza e di amministrazione della giustizia efficente, che protegga i diritti collettivi e rispetti le proprie norme culturali, è la base per lo sviluppo di un'autonomia di una collettività; per questo, nel '95 iniziarono le prime grandi assemblee regionali in cui le comunità indigene decisero di impegnarsi per assicurarsi con le proprie forze un sistema di controllo del territorio.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!