Il commento di Alejandro Sarez e Boris Siebert
E' tornata la calma dopo i fatti dei giorni scorsi: il tentativo di colpo di stato per far cadere il Governo Correa.
Nessuno formalmente nell'area dell'opposizione si è assunto la responsabilità di quanto è avvenuto:
L'accaduto non può certo essere ridotto alla "semplice" protesta di parte della polizia per i cambiamenti connessi alla legge sul loro "status".
Per comprendere meglio la situazione in Ecuador abbiamo videointervistato Alejandro Suarez del Colectivo Surgente e Boris Siebert della Redazione Indymedia Ecuador.
Con loro approfondiamo la situazione nel paese e le tensioni che sottendono ai fatti di questi ultimi giorni.
Intervista al portavoce Mapuche Mauro Millan
Dopo 80 giorni di sciopero della fame le vite dei 35 prigionieri politici Mapuche rinchiusi in varie carceri del Cile, sono in serio pericolo e il governo cileno è sotto pressione per le proteste della comunità internazionale. (scarica il bollettino informativo).
Gli aggiornamenti
A fronte di una dichiarazione di intenti da parte del Senato cileno a favore di una rivisitazione della legge antiterrorismo, da effettuare in tempi brevi e con un amplio dibattito, ma che nulla cambierebbe per i processi a cui saranno sottoposti gli scioperanti, i difensori dei prigionieri Mapuche propongono la promulgazione di una legge breve, un articolo unico, transitorio, vigente fino alla promulgazione successiva di un pacchetto legale che riformi l’attuale legislazione antiterrorista, al fine di uscire dall’agonia dello sciopero della fame.