giovedì 4 novembre 2010

Messico - Convocazione del Primo Forum in difesa dell'acqua

TRIBU YAQUI- CONGRESO NACIONAL INDIGENA
Convocazione Primo forum in difesa dell’acqua
Da tempo immemore la Madre Terra è il luogo dove noi popoli indigeni, nazioni e tribù, siamo nati e vissuti in fratellanza con le piante, i fiori, gli animali, gli uccelli, gli insetti, l’aria, i colori, il sole, la luna e le stelle, la terra e l’acqua, e dalla madre terra abbiamo ricevuto e riceviamo cure ed alimentazione.
Lungo 518 anni di storia abbiamo patito nella nostra pelle e nel nostro cuore la guerra e lo sterminio da parte dei “potenti”. La lotta e la resistenza sono stati i nostri principi , e la nostra autonomia è un progetto storico frutto della resistenza di molti secoli.
La madreTerra e l’esistenza dell’umanità sono minacciate dal sistema capitalista, dalla sua voracità economica e dallo sfruttamento delle risorse naturali, dalla scomparsa degli ecosistemi a causa delle grandi imprese internazionali che hanno approvato, assieme alle istituzioni governative corrotte, politiche di libero mercato come il Trattato di Libero Commercio, il Piano Puebla-Panama e il progetto dello Scalo Nautico nel Nord Est del Messico (conosciuta come la strada costiera).

Verso Cancun - La Via Campesina organizza Carovane Internazionali per la vita, la resistenza e la giustizia climatica in Messico.

Più di mille donne e uomini, contadini, indigeni, gente delle città e delle zone circostanti, vittime della distruzione sociale ed ambientale, stanno organizzando la marcia di 5 Carovane a Cancun in Messico per protestare contro i paesi capitalisti dominanti che si riuniranno per la Conferenza delle Nazioni Unite sul Cambio Climatico dal 29 novembre al 10 dicembre 2010.
Le carovane sono organizzate dall’"Assemblea Nazionale delle vittime ambientali" e dal movimento internazionale contadino Via Campesina che convergeranno con differenti movimenti sociali di Stati Uniti, Canada e Messico e partiranno da San Luìs Potosì, Guadalajara e Acapulco per riunirsi a Città del Messico il 30 novembre per una protesta di massa contro le ingiustizie ambientali e sociali.
Altre due carovane partiranno da Oaxaca e dal Chiapas e tutte si riuniranno a Cancun il 3 dicembre per l’inaugurazione dell’accampamento organizzato da Via Campesina.

Stati Uniti - Obama nel mezzo - Intervista a Marco D'Eramo

Marco D'Eramo, corrispondente del Manifesto commenta le elezioni in America.
Debacle dei democratici: una tua impressione a partire dai vari scenari degli Stati uniti?
Quello che è successo era prevedibile. L'immagine più efficace è quella dello scorpione circondato dal fuoco, che gira in tondo e non sa cosa fare.
Gli americani sono in una situazione ufficialmente del 9.6% di disoccupati, che è una cifra più o meno uguale a quella italiana, anzi forse qualcosa di meno, ma in realtà negli Stati Uniti non viene contato come disoccupato chi non domanda lavoro o non ha cercato lavoro attivamente nel mese precedente ed invece viene contato come occupato chi ha lavorato anche una sola ora la settimana precedente.

lunedì 1 novembre 2010

Brasile - Le sfide per la Presidenta Dilma Rousseff - di Leonardo Boff

Celebriamo con allegria la vittoria di Dilma Rousseff. E non possiamo non essere soddisfatti anche per la sconfitta di José Serra che non ha meritato di vincere queste elezioni, dato il livello indecente della sua campagna (anche se eccessi ci sono stati da entrambe le parti). I vescovi conservatori che, contro la CNBB, si sono posti fuori dal gioco democratico e hanno manipolato la questione della depenalizzazione dell’aborto, mobilitando perfino il Papa a Roma, così come i pastori evangelici rabbiosamente faziosi, sono rimasti delusi.
Dopo i festeggiamenti, è necessaria una riflessione pacata su cosa potrà essere il governo di Dilma Rousseff.
Abbiamo condiviso la tesi di quegli analisti che hanno visto nel governo Lula una transizione di paradigma: da uno Stato privatizzatore, ispirato ai dogmi neoliberisti verso uno Stato repubblicano che mette il sociale al centro, per rispondere alle richieste della popolazione più povera.

Brasile - I Movimenti sociali e la vittoria di Dilma


Per la prima volta nella sua storia il Brasile ha un presidente donna: la candidata del Partido dos Trabalhadores, Dilma Rousseff, ha infatti vinto nettamente le elezioni presidenziali. Con il 90% delle schede scrutinate, Dilma ha ottenuto il 55,2% dei suffragi, contro il 44,7% del suo diretto avversario, il socialdemocratico José Serra. Un distacco netto che era già apparso incolmabile alla diffusione dei primi exit poll
La sua vittoria non è stata una sorpresa: già alla vigilia appariva nettamente come favorita. Scelta personalmente da Lula, che dopo due mandati non aveva più la possibilità di ricandidarsi, Dilma Rousseff entrerà in carica a partire dal primo gennaio prossimo.

Quale deve essere l’atteggiamento del movimento popolare e sindacale e quali le questioni centrali da affrontare nel governo di Dilma, appena eletta presidente del paese? L’offensiva conservatrice che ha segnato le elezioni del 2010, le rivendicazioni di classe non realizzate durante il governo Lula e la base economica lasciata dall’attuale governo sono alcuni dei punti di partenza per le lotte dei movimenti sociali, secondo i loro leader.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!