venerdì 1 luglio 2011

Cina - L'economia del binario


Cina binaridi Gabriele Battaglia

In una Cina dove il rallentamento dell'economia e la diseguaglianza sempre più marcata fanno esplodere tensioni sociali un po' ovunque, il dibattito sull'alta velocità ferroviaria impazza nei media. Il nesso non è casuale: i treni veloci sono infatti visti come uno strumento, uno dei più efficaci, per portare il benessere ovunque. Sui diecimila chilometri di binari già costruiti per l'alta velocità, viaggiano non solo le nuove locomotive-proiettile, ma anche l'immagine della Cina all'avanguardia, tecnologicamente innovativa.
Chi è a favore, sottolinea che l'alta velocità permette di connettere meglio le regioni sviluppate della costa orientale con quelle occidentali, che scontano ancora ritardi. Una rete moderna di trasporti permetterebbe di creare una struttura industriale a ovest, di sfruttare meglio il mercato eurasiatico e di dipendere meno dal trasporto via mare. Ridurrebbe anche la distanza tra fonti energetiche e industrie. Infine, attirerebbe nelle regioni occidentali più popolazione, rafforzando così l'identità nazionale di quelle aree e la sicurezza ai confini. È chiaro il riferimento allo Xinjiang, dove la nuova zona economica speciale di Kashgar, debitamente connessa con l'alta velocità, farebbe da trampolino di lancio per l'espansione economica cinese in Asia centrale.
 
Ma i critici non mancano.

Estate 2011 - Associazione Ya Basta in Chiapas e Messico

Con le comunità zapatiste e con le mobilitazioni in Messico


"SÓLO PUEDE HABER VIDA SI HAY LIBERTAD, JUSTICIA Y PAZ"
Ai primi di maggio in Messico la grande marcia, lanciata dal poeta Javier Sicilia, ha portato in piazza nella capitale miglaia di messican@. Contemporaneamente si sono svolte manifestazioni in tutte le città del paese da nord a sud, mentre a San cristobal gli zapatista riempivano la città, arrivando da tutti i Municipi autonomi. Una grande mobilitazione che ha messo al centro l’insopportabile situazione generata nel paese dalla "guerra al narcotraffico" con la sua lunga lista di persone uccise come "danni collaterali". "Basta, non ne possiamo più del Governo e dei narcos" è stato lo slogan semplice e chiaro che ha accomunato le famiglie delle vittime civili di una guerra interna che ha portato con sè la militarizzazione della vita sociale messicana. Una guerra interna di apparati, cartelli, istituzioni che stritola la libertà, che distrugge la vita, che approfitta per eliminare i movimenti sociali e le realtà di base. Gli zapatisti continuano la loro esperienza di autogoverno e costruzione di un’alternativa reale, costruiscono la loro azione politica nella pratica del comune. Saremo in Chiapas nell’estate 2011 per andare nelle comunità zapatiste, continuare i progetti di cooperazione per la difesa dei beni comuni, come il Progetto Agua para Todos, e saremo in Messico per condividere le aspirazioni di giustizia, libertà e pace che si esprimono nel paese.

domenica 12 giugno 2011


Matteo DeanE' mancato stanotte Matteo Dean

E' mancato questa notte a Toluca in Messico in un incidente stradale con la sua moto, Matteo Dean.
Matteo per tutt@ noi era un riferimento umano e politico in quel grande e lontano/vicino paese che è il Messico.
Matteo ci aspettava quando arrivavamo all'aereoporto per accoglierci e accompagnarci, per darci la possibilità di entrare realmente in quel grande paese che lui amava e dove aveva scelto di vivere.
Matteo con le interviste, i suoi articoli ci raccontava in una maniera che nessuno potrà sostituire la realtà sociale, politica dell'altra lato dell'oceano.
Matteo era soprattutto uno di noi. Lo era fino in fondo in un legame fortissimo che la distanza non aveva mai spezzato.
Con lui abbiamo viaggiato in Messico e in tutta l'America Latina, in Europa, con lui abbiamo partecipato alle mobilitazioni internazionali, perchè Matteo era uno spirito libero sempre alla ricerca delle strade e dei cammini per cambiare l'ordine di cose esistenti.
Siamo vicini ai suoi affetti, ai suoi cari, ai suoi amici in Messico, che sono anche i nostri, ed in Italia.
Matteo ci mancherai.

mercoledì 1 giugno 2011

Referendum, censurata arroganza del governo. Ora tutti al voto!


“Questa volta le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione censura l’arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro”. Il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, oltre 80 associazioni a favore del referendum contro il ritorno all’atomo, plaude alla decisione della Corte, che “ha arginato i trucchi e gli ipocriti ‘arrivederci’ al nucleare e ha ricondotto la questione nell’alveo delle regole istituzionali, contro l’inaccettabile tentato scippo di democrazia”.
Secondo le associazioni “oggi ha vinto lo spirito democratico e referendario, hanno vinto gli italiani, che potranno esprimersi e cacciare definitivamente lo spettro del nucleare dall’Italia. 
Il 12 e 13 giugno tutti al voto contro il nucleare e per l'acqua pubblica.

Per informazioni sui referendum:

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!