venerdì 31 luglio 2015

Messico - Sostegno a Xochicuautla da CNI ed EZLN

Ai popoli del Messico e del Mondo

Alla Sexta Nazionale e Internazionale

Alla comunità indigena ñätho di San Francisco Xochicuautla

A fronte della degna lotta che da otto anni la comunità ñätho di San Francisco Xochicuautla ha portato avanti contro il progetto di autostrada a pagamento Toluca-Naucalpan, che prevede la distruzione del suo bosco sacro per collegare le zone di lusso di Interlomas all’aeroporto di Toluca, il malgoverno guidato dall’assassino Enrique Peña Nieto ha firmato un decreto di espropriazione con il quale pretende arraffare il territorio della comunità di San Francisco Xochicuautla.

Durante questi anni abbiamo visto a quali interessi rispondono i malgoverni, dato che le loro forze di sicurezza scortano i macchinari di Autovan, parte del Gruppo Higa, con cui vogliono eseguire la distruzione del bosco ñätho. Con questo decreto di espropriazione credono di poter imporre il saccheggio e la distruzione. Oggi vi diciamo che sappiamo che il malgoverno ha sempre calpestato i nostri diritti di popoli indigeni, che ci disprezza e che in tutti i luoghi del Messico arriva e impone e progetti di morte, ma che a San Francisco Xochicuautla non ce la farà.

La comunità ha portato avanti una lotta legale rivolgendosi a diversi tribunali e istituzioni del malgoverno messicano, ma la maggioranza ha mostrato la sua parzialità difendendo i potenti.

Noi sappiamo che San Francisco Xochicuautla ha difeso e difenderà il suo territorio, e che inoltre ha accompagnato molti popoli e comunità nelle sue lotte.

Perciò chiamiamo i popoli del Messico e del Mondo, i fratelli e le sorelle della Sexta Nazionale e Internazionale a stare attenti a quel che potrà accadere in futuro nella lotta di San Francisco Xochicuautla.

A San Francisco Xochicuautla diciamo che non siete soli in questo nostro camminare nella resistenza dei popoli indigeni.

Cordialmente

Mai più un Messico senza di noi

Congresso Nazionale Indigeno

Democrazia, Libertà e Giustizia

Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Luglio 2015







Traduzione a cura dell’Associazione Ya Basta! Milano

martedì 28 luglio 2015

Messico - Segundo Nivel Escuela Zapatista


ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
MESSICO
27 Luglio 2015

Alla Sexta nazionale e internazionale:

Alle/Agli ex alunn@ della Escuelita Zapatista:

Compas:

Si avvicina dunque la data del secondo livello (solo per coloro che hanno superato il primo) della Escuelita Zapatista.

Come già annunciato, le date sono 31 luglio, 1 e 2 agosto 2015.
No, non precipitatevi. Non si tratta di venire in terre zapatiste. O meglio, di non venire fino qua solo per la escuelita. Il secondo livello sarà universale e al di fuori delle terre zapatiste.

Spieghiamo:

Come già abbiamo detto, sappiamo che la situazione economica è difficile. Non solo quella economica; la repressione governativa contro i popoli originari Yaqui (in Sonora) e Nahua (a Santa María Ostula, Michoacán, ed Ayotitlán, Jalisco) e del magistero democratico (a Oaxaca in primo luogo, poi sarà nelle altre entità) ricordano a tutte e tutti noi che quelli di sopra non mantengono la parola e che tradire è parte del loro modo di fare politica.

Dal lato economico, sappiamo quanto sia difficile mettere insieme i soldi per andare avanti giorno dopo giorno, e tanto più per viaggiare e stare qui per qualche giorno.

Lo sappiamo bene noi, zapatiste e zapatisti, che se diciamo di venire alla scuola per imparare a guardarci, è perché ci sarà chi potrà farlo.
Ma la maggioranza di chi ha superato il primo livello sono compas che non hanno soldi e/o devono compiere il loro dovere nelle geografie nelle quali lottano. 

Cioè, non possono venire qui spesso. Non perché non vogliano, ma perché non possono. 

C’è chi ha già fatto tutto quello che poteva per essere qui al semenzaio del maggio scorso, ed è pertanto difficile che possa venire di nuovo quest’anno.

La escuelita non può essere solo per chi non ha problemi di calendario né di soldi per viaggiare. Quello che noi, zapatiste e zapatisti vogliamo, è che le/i nostr@ compas della Sexta ci conoscano direttamente, ci guardino e ci ascoltino, e, come deve essere, prendano quello che credono possa servirgli e lascino da parte quello che credono non gli serva o non gli aggrada.
Siccome noi prendiamo in considerazione tutte queste cose, dobbiamo pensare come fare per continuare a parlare con voi ed imparare reciprocamente.

Quindi, abbiamo organizzato i seguenti livelli (dal 2 al 6) in modo che non dobbiate venire qui ogni volta, ma diciamo una volta all’anno. Chiaro, avvisandovi per tempo quando sarà possibile accogliervi.

Vi avvisiamo dunque che per il Secondo Livello non ci saranno lezioni in territorio zapatista. 

Se volete, certamente potete venire alla festa dei caracol. Ma non dovete venire alle lezioni.
Ma le lezioni ci saranno comunque, ed ovviamente, l’esame.

Faremo così:

1.- Chi ha superato il primo livello, a partire dal giorno 30-31 luglio e 1° agosto di quest’anno 2015 riceverà una email (al suo indirizzo di posta elettronica, o la email sarà inviata a chi ha preso contatti per il primo livello). In questa email ci sarà il link ad un video. In questo video un gruppo speciale di maestri e maestre zapatisti spiegheranno quello che spiegheranno. 

Per poter vedere il video, ci sarà bisogno di una password che sarà contenuta nella stessa email che riceverete.
Non è obbligatorio guardare il video individualmente. Collettivi, gruppi o organizzazioni possono riunirsi per visionarlo insieme. Si può fare nei locali delle Squadre di Appoggio della Commissione Sexta dell’EZLN presenti in diverse parti del Messico, oppure nelle sedi di gruppi e collettivi ed organizzazioni della Sexta nel mondo.

Fino a qui non ci sono problemi. Sia individualmente che collettivamente, vedrete ed ascolterete le nostre compagne e compagni dirvi delle cose, spiegarvi una parte della genealogia della lotta zapatista. Perché voi avete già ascoltato, visto e perfino convissuto con le basi di appoggio zapatiste, con i vostri Votan, con le loro famiglie. Ma questa è solo una parte della lotta per la libertà secondo lo zapatismo. Mancano altre parti.

È come se vi avessimo dato solo una parte del puzzle. Cioè, come si dice, manca quello che manca.
Voi dovrete studiare il capitolo I del libro “Il Pensiero Critico di Fronte all’Idra Capitalista”, ai paragrafi: “Qualcosa di quello che è cambiato”; “Verso una Genealogia della lotta delle Zapatiste”; e “Appunti di Resistenza e Ribellione”. Se non avete il libro, non preoccupatevi, perché queste parti si trovano nella pagina web di Enlace Zapatista, ma sarebbe meglio procurarsi il libro perché lì dentro c’è l’idea integra.

2.- Dopo aver visto, ascoltato e studiato quello che dicono le compagne ed i compagni nel video e studiato quei paragrafi del libro, INDIVIDUALMENTE dovrete scrivere 6 domande. 

Non una di più, non una di meno. Sei domande su quello che avete ascoltato e guardato nel video. Mandate queste 6 domande all’indirizzo indicato nella email che riceverete. 

La data per inviare le domande è un giorno ed ora qualsiasi dopo il 3 agosto del 2015 e fino al giorno 3 ottobre del 2015 compreso.

3.- Alle domande non sarà risposto singolarmente, ma collettivamente. Cioè, raccoglieremo tutte le domande e realizzeremo testi, video, registrazioni in cui risponderemo a queste domande. Quando leggerete un testo della comandancia o ascolterete una registrazione de@ votan, saprete che stanno rispondendo alle vostre domande. Altrimenti, non disperate, vuol dire che ci sarà un’altra occasione dove vi verrà risposto. Non ci saranno risposte individuali, bensì generali e collettive.

4.- Le domande sono importanti. Secondo il nostro modo zapatista, sono più importanti delle risposte. Cioè, saranno le vostre domande ad essere valutate per decidere se passerete al terzo livello.

5.- Ovvero, dovete rendervi conto che quello che interessa alle/agli zapatisti non sono le certezze, bensì i dubbi. Perché pensiamo che le certezze immobilizzano, cioè un@ si mette tranquill@, content@, sedut@ e non si muove, come se fosse già arrivato o che già sapesse. Invece i dubbi, le domande fanno sì che un@ si muova, che cerchi, che non stia tranquill@, che sia come in dissenso, come irrequiet@. 

Le lotte del basso e a sinistra, compas, nascono dai dissensi, dai dubbi, dall’inquietudine. Se un@ si accontenta è perché aspetta che gli dicano cosa fare o gli hanno già detto cosa fare. Se un@ è in dissenso, sta cercando cosa fare.

6.- Vi diciamo dunque cosa viene valutato per passare al terzo livello: le 6 domande che voi, individualmente, farete. Sono queste che le/i votan valuteranno per vedere se mettervi nella lista che dice “Passati al terzo livello”.

Per ora è tutto, compas. Con la escuelita e tutto il resto, dobbiamo continuare ad appoggiarci mutuamente ed appoggiare chi lotta per la verità e la giustizia, come la comunità Nahua di Ostula che reclama giustizia per l’attacco subito e nel quale è stato assassinato dall’esercito federale, il bambino EDILBERTO REYES GARCÍA; come la comunità Nahua di Ayotitlán, attaccata dalle guardias blancas e dai poliziotti al servizio della multinazionale mineraria Ternium; come i familiari dei 47 assenti di Ayotzinapa; come i genitori dei bambini e delle bambine dell’Asilo ABC (che non perché non appaiano sui giornali, non lottino più per avere giustizia); come i familiari de@ detenut@ e desaparecid@s politici in tutto il mondo; come il magistero ribelle; come la Grecia del basso e a sinistra che non si è bevuta la storiella del referendum; come le/i detenut@ che da dietro le sbarre continuano a sfidare il Potere e lo Stato; come chi lo sfida per le strade e nelle campagne di tutte le geografie; come i popoli originari che continuano nella difesa della Madre Terra; come chi non si vende, non tentenna e non si arrende.

Perché sono la resistenza e la ribellione a rompere le geografie ed i calendari di sopra. 

Perché quando lassù predicano la sconfitta, lo scoraggiamento e il tentennamento, c’è sempre unoa, una, uno che dice “NO”. Perché, badate bene, alle radici della libertà c’è sempre un “NO” che si aggrappa alla terra, di lei si nutre e con lei cresce.

Bene. E non dimentichiamo né l’oggi né il passato, così domani ricorderemo quanto è in sospeso.



Subcomandante Insurgente Moisés                         Subcomandante Insurgente Galeano
     Direttore della Escuelita                                              Portinaio della Escuelita

Messico, Luglio 2015

Traduzione “Maribel” – Bergamo

sabato 25 luglio 2015

Kurtistan - Cosa bolle al confine tra Siria e Turchia, mentre la polizia di Erdogan uccide Günay Özarslan


Quanto sta succedendo al confine tra Siria e Turchia, dopo la brutale strage di Suruc, costata la vita a 27 ragazzi che si trovavano al Amara Cultural Center, si inserisce in pieno nella contraddittoria situazione, densa di interessi contrapposti che si gioca nell’intero scacchiere dell’area. Intanto la polizia di Erdogan carica ancora i manifestanti, scesi in piazza dopo che nelle proteste contro il massacro della cittadina al confine con Kobane, è stata uccisa Günay Özarslan durante le "operazioni antiterrorismo fatte dal governo che provocatoriamente mette insieme i barbari di Isis e i militanti curdi del PKK. 
Segui gli aggiornamenti da Uiki Onlus e gli aggiornamenti in diretta twitter di Ivan Grozny.
"Erdogan e il gioco delle tre carte" di Ivan Grozny
Mercoledì 23 luglio a Dyerbaykir c’era ancora nell’aria l’odore acre dei gas CS che era sera. Come in tutte le città curde di Turchia ci sono state mobilitazioni che hanno visto scendere in strada migliaia di manifestanti sull’onda di quanto accaduto a Soruc dove hanno perso la vita 32 giovani. Domandarsi poi come allo stesso tempo l’indomani lo stesso governo che ha represso brutalmente le manifestazioni decida il via libera a raid aerei contro le postazioni ISIS è quantomeno lecito.
Nella giornata di giovedì le tv turche non hanno fatto che raccontare di questa incredibile svolta, mostrando anche immagini di scontri sul confine che era qualche settimana che veniva presidiato ancora più che di solito dai soldati di Ankara. Circa ventimila uomini di reparti scelti erano stati inviati lì dall’inizio di luglio. Schierati sul confine con la Siria e ora pronti ad entrare in azione. Sono stati arrestati anche due presunti complici degli attentatori del Amara Center, notizia cui i media in Turchia hanno dato molto risalto. Non bisogna mai fermarsi alle apparenze, soprattutto in questi casi. Lasciando da parte le complicate analisi geopolitiche su quanto accade in quest’area, non si può non notare che le vittorie di YPJ e YPG in Rojava preoccupano non poco il governo di Erdogan.

Messico - L’attacco ad Ostula e agli zapatisti nei giorni della fuga del Chapo


Le operazioni repressive di esercito, paramilitari ed apparati statali 


a cura di Giovanna Gasparello


A pochi giorni dalla ricorrenza dei 10 mesi dall’agguato di Iguala contro gli studenti di Ayotzinapa, lo scorso 26 settembre, continuano gli episodi che mettono in evidenza l’essenza stessa del narcostato, la collusione sistemica delle strutture del potere politico con le mafie del narco. Uno scenario che si accompagna ad una aggressiva politica di criminalizzazione dei movimenti sociali e dei percosi di lotta. Emblematiche di questa situazione sono le continue provocazioni contro le comunità zapatiste, come l’aggressione paramilitare alla Garrucha, che sono state denunciate a livello internazionale in questi giorni come informa la Red contra la represion, ma anche gli episodi successi a Ostula e Calera.
L’avvenimento più eclatante risale a domenica 19 luglio, quando elementi dell’Esercito hanno fatto fuoco su un gruppo di persone che realizzavano un blocco stradale vicino alla comunità indigena nahua di Ostula, in Michoacán, uccidendo un ragazzino di 12 anni e ferendo gravemente altre sei persone, tra cui una bimba di sei anni. 
Gli indigeni protestavano contro l’arresto arbitrario di Semeí Verdía, coordinatore della Polizia Comunitaria della zona, organizzazione formata dalla popolazione di Ostula nel 2009 per difendersi dalla violenza del cartello dei Caballeros Templarios, che ha provocato piú di trenta morti nella comunità, e proteggere il territorio comunitario dall’ingerenza di progetti minerari e turistici. Nonostante una progressiva criminalizzazione del processo di autodifesa popolare, soprattutto a partire dal 2013 quando molti poliziotti comunitari del municipio di Aquila, di cui fa parte la comunità di Ostula, furono incarcerati, la Polizia Comunitaria della zona si é mantenuta attiva e con un forte appoggio popolare.

giovedì 23 luglio 2015

Messico - Comunicato congiunto del CNI e del CCRI-CG del EZLN

A la Comunidad Indígena Nahua de Santa María Ostula, Aquila, Michoacán:
A la Sexta nacional e Internacional:
A los pueblos de México y del Mundo:

21 de julio del 2015.
Ante los violentos acontecimientos perpetrados el pasado 19 de julio de 2015 en contra de la comunidad indígena de Santa María Ostula por un numeroso comando conformado por miembros de la Policía Federal Preventiva, la Secretaría de la Defensa Nacional y la Secretaría de Marina, hechos en los que fue detenido el comandante de la policía comunitaria de Ostula, Cemeí Verdía Zepeda, y en los que los soldados federales asesinaron POR UN IMPACTO DE BALA EN LA CARA AL NIÑO EDILBERTO REYES GARCÍA DE DOCE AÑOS e hirieron a la niña Yeimi Nataly Pineda Reyes, de 6 años, a Edith Balbino Vera, a Delfino Antonio Alejo Ramos de 17 años, a Horacio Valladares Manuel de 32 años, a José Nicodemos Macías Zambrano, de 21 años, y a Melesio Cristino Dirzio, de 60 años, …
DENUNCIAMOS
La criminal actuación de dichas corporaciones militares y policiacas y su complicidad con el crimen organizado, en este caso Los Caballeros Templarios, para escalar la guerra de conquista que desde hace años han desatado contra la comunidad indígena nahua de Santa María Ostula con el fin de ocupar sus territorios, favorecer los intereses mineros y turísticos trasnacionales y como castigo por haberse atrevido dicha comunidad a recuperar sus territorios de los que era despojada y a defenderse, haciendo valer su derecho a la vida, del crimen organizado que hoy sirve de brazo paramilitar al Estado Mexicano.
El motivo de estos criminales sucesos no es otro que avanzar dicha guerra de conquista capitalista en contra de Ostula y en contra de los pueblos originarios y comunidades indígenas y no indígenas de este país.
Asimismo EXIGIMOS:
  1. LA LIBERTAD INMEDIATA E INCONDICIONAL DEL COMANDANTE CEMEÍ VERDÍA ZEPEDA Y EL RETIRO DE LOS CARGOS QUE EXISTEN EN SU CONTRA.
  2. El CASTIGO DE LOS MANDOS Y DE LOS INTEGRANTES DE LAS CORPORACIONES MILITARES Y POLICIACAS QUE ASESINARON AL NIÑO EDILBERTO REYES GARCÍA, E HIRIERON Y GOLPEARON A DIVERSOS COMUNEROS DE OSTULA.
  3. El respeto a las tierras de la comunidad de Santa María Ostula que pretenden ser despojadas por empresas mineras extranjeras como Ternium, con el apoyo del mal gobierno coludido con el crimen organizado.
  4. La presentación con vida de los 6 comuneros desaparecidos y el castigo a los autores intelectuales y materiales del asesinato de 33 comuneros, todos pertenecientes la comunidad de Ostula a lo largo de los últimos cuatro años en su lucha por la defensa de sus libertades y de sus tierras.
  5. El respeto y otorgamiento de garantías para el funcionamiento de la policía comunitaria de la comunidad indígena de Santa María Ostula.
Finalmente, hacemos un llamado a la comunidad internacional y a los hermanos y hermanas de la Sexta Nacional e Internacional a permanecer atentos a los acontecimientos que se presenten en lo futuro en el territorio de la Comunidad Indígena de Santa María Ostula, sumándose a la solidaridad con su lucha y sus exigencias.
Atentamente
Julio de 2015
Nunca más un México sin nosotros
Congreso Nacional Indígena.
Comité Clandestino Revolucionario Indígena- Comandancia General del EZLN.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!