lunedì 18 marzo 2019

Messico - A 100 anni dall'assassinio di Emiliano Zapata

CONVOCAZIONE

ALLE GIORNATE DI LOTTA

“ZAPATA VIVE, SAMIR VIVE, LA LOTTA CONTINUA”

A 100 ANNI DALL'ASSASSINIO DEL GENERALE EMILIANO ZAPATA SALAZAR

Considerato che nostro fratello Samir Flores Soberanes è stato ucciso dal regime neoliberale; non sappiamo se il governo, gli imprenditori, i loro cartelli criminali o se i tre insieme;

Visto che la cosiddetta “Quarta Trasformazione” iniziata con Miguel de la Madrid Hurtado, approfonditasi con Carlos Salinas de Gortari, proseguita nella sua guerra di conquista con Ernesto Zedillo Ponce de León, Vicente Fox Quezada, Felipe Calderón Hinojosa ed Enrique Peña Nieto, ed ora continua con il progetto trans-sessennale di Andrés Manuel López Obrador e il Partido Movimiento de Regeneración Nacional, e che per i popoli originari l’unico “vero cambiamento” è l’aumento delle menzogne, degli inganni, delle persecuzioni, delle minacce, degli arresti, della sopraffazione, degli omicidi, delle umiliazioni e del disprezzo, dello sfruttamento umano e della distruzione della natura; insomma: l’annichilimento della nostra vita collettiva;

Accertato che il governo neoliberale guidato da Andrés Manuel López Obrador ha gli occhi puntati sui nostri villaggi e territori dove, con l’Istituto Nazionale dei Popoli Indigeni, si estende una rete di cooptazione e disgregazione che apre la strada alla guerra industriale, fatta di progetti e violenze che, poggiata sulle corporazioni militari e sulla prossima Guardia Nazionale tesse un’oscura ragnatela di morte e distruzione tra i popoli originari del paese;

Ribadendo la nostra decisa opposizione alle politiche neoliberali di vecchi e nuovi governi, la nostra opposizione alle consultazioni, o come si vogliano chiamare, che non hanno altro fine che la sottrazione dei nostri territori; la nostra opposizione al settore minerario, al contenimento dei nostri fiumi, alla costruzione di autostrade, all’accelerata speculazione immobiliare sulle nostre terre, ai megaprogetti neoliberali di morte come il Proyecto Integral Morelos, il Corridoio Transistmico o il Treno Maya;

Ricordando che la lotta guidata dal Generale EMILIANO ZAPATA SALAZAR e dall’Esercito Libertador del Sur y Centro 

sabato 9 marzo 2019

Messico - Samir vive, la lotta continua!

SAMIR VIVE, LA LOTTA CONTINUA!
PRONUNCIAMENTO DELLA TERZA ASSEMBLEA NAZIONALE DEL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO, CONSIGLIO INDIGENO DI GOVERNO ED EZLN.

Ai popoli del mondo
Alle organizzazioni e collettivi in resistenza e ribelli
Alle reti di resistenza e ribellione
Alla sexta nazionale e internazionale
Ai mezzi di comunicazione

A quasi 100 anni dall'assassinio del generale Emiliano Zapata, i popoli ayuuk, binizza, chinanteco, chol, chontal, guarijío, maya, mayo, mazahua, mazateco, mixteco, nahua, nayeri, otomí, popoluca, purépecha, raramuri, tepehuano, tlapaneco, tojolabal, totonaco, tzeltal, tsotsil, wixárika, yaqui, zoque e quichua (Ecuador) siamo qui riuniti per celebrare la Terza Assemblea Nazionale del Congresso Nazionale Indigeno e Consiglio Indigeno di Governo, nel dolore e nella rabbia per la guerra contro i nostri popoli e per l’assassinio del compagno Samir morto per difendere la terra ed il suo popolo. 

Dalla nostra assemblea nazionale mandiamo un abbraccio solidale e di lotta alla sua famiglia ed alla comunità di Amilcingo, Morelos. Il CNI-CIG e l’EZLN mandano un abbraccio solidale, e per noi il compagno sarà sempre una candela accesa.

Samir è stato ucciso dal regime neoliberale; non sappiamo se è stato il governo, gli impresari, se i loro cartelli criminali o se i tre insieme. Le offerte fatte da AMLO non a chi sta sotto, ma ai padroni del denaro e del potere e le velate minacce contro chi difende la vita, hanno gettato le basi per il vile omicidio. Questo, nel caso del nuovo titolare dell’Esecutivo federale, è la promessa di consegnare alle grandi imprese ed alle cupole militari quello che non sono riusciti a sottrarci il capitalismo neoliberale ed i suoi malgoverni che vanno e vengono. Agli impresari offre di mettere a loro disposizione la terra con la presunta nuova Legge di Sviluppo Agrario, per smantellare definitivamente la proprietà e l’organizzazione collettiva, chiamando “sviluppo” il furto sfacciato e la distruzione, minacciando militarmente le nostre comunità con la sua Guardia Nazionale e riconfigurando il nostro paese.

Quello che sopra chiamano “trasformazione” per la nostra gente ha sempre significato che noi ci mettiamo i morti in funzione degli interessi delle oligarchie e di chi detiene il potere, che sono sempre più pochi ma grandi, e che non smettono di vivere dell’oppressione, dello sfruttamento e della distruzione degli stessi di sempre.

La cosiddetta “Quarta Trasformazione” segue lo stesso percorso delle 3 precedenti, e se possibile anche con più brutalità e cinismo.

Nella guerra di Indipendenza furono gli sfruttatori locali, figli degli invasori europei coloro i quali presero il potere e si spartirono le nostre terre, cercando di rendere invisibile l’esistenza dei nostri popoli sulla base del discorso liberale che è il discorso del Potere proseguito fino ad oggi.

sabato 23 febbraio 2019

Messico - La vita non si negozia, la morte non si consulta



di Gilberto López y Rivas

Un fantasma percorre lo stato di Morelos ad un secolo dell’assassinio del generale Emiliano Zapata a Chinameca. 

Le comunità indigene-campesine morelensi che continuano a resistere per terra, acqua e vita, si sentono tradite da Andrés Manuel López Obrador (AMLO) che con il governo della Quarta Trasformazione, come i governi neoliberali precedenti, vuole imporre il Proyecto Integral Morelos (PIM), e mettere in funzione la centrale termoelettrica di Huexca.

A viva voce e attraverso La Voz de Huexca en Resistencia, un modesto giornale di coloro che in questo villaggio lottano contro la centrale termoelettrica costruita sul loro territorio senza consultazione né autorizzazione dei suoi abitanti, esprimono con tristezza e rabbia le contraddizioni programmatiche tra l’allora candidato e ora Presidente, mostrando un video del 2014 in cui AMLO enunciava: "Qui vi voglio dire che noi difenderemo con tutto quanto  in nostro potere le comunità che non vogliamo questa centrale, e non vogliamo neanche le miniere che inquinano le acque. Immaginate cosa significa questo, in questa terra dove, ad Anenecuilco, è nato Emiliano Zapata, il miglior dirigente nella storia del Messico, proprio qui vogliono realizzare una centrale termoelettrica."

Da quando è stato presentato il PIM e l’avvio dei lavori, il movimento di opposizione nei tre stati non si è mai fermato, e così la repressione. 
La lotta è organizzata fondamentalmente nel Frente de Pueblos en Defensa de la Tierra y Agua, Morelos, Puebla e Tlaxcala e nella Asamblea Permanente de los Pueblos de Morelos, attivi contro i progetti di sviluppo che per le comunità significano morte, sottrazione di terre e devastazione dell’ambiente. 

In Morelos la lotta contro il PIM è iniziata nel 2013. Huexca, Amilcingo, Jantetelco ed Ayala sono centri distaccati di opposizione al progetto.

Queste organizzazioni dimostrano che gli abitanti dei tre stati, 24 città e centinaia di comunità si vedranno colpiti in diverse maniere. Il gasdotto di 76 centimetri di diametro percorrerà 170 chilometri trasportando ogni giorno 9 mila metri cubi di gas naturale, con tutti i pericoli che questo implica, e considerando che il percorso è zona sismica di rischio mezzo alto per la vicinanza del vulcano Popocatépetl. 

Ugualmente per la condotta d’acqua, lunga 12 chilometri e quasi un metro di diametro con cui si saccheggerà l’acqua che alimenta la vita agricola della regione indigena-campesina di Morelos.

Il 9 febbraio di questo anno, i membri dell’Accampamento Zapatista in Difesa dell’Acqua del Fiume Cuautla, a San Pedro Apatlaco, municipio di Ayala, Morelos, hanno diffuso una lettera aperta al Presidente Andrés Manuel López Obrador, nella quale si oppongono alla controversa consultazione di questo fine settimana, informano sui loro due anni e mezzo di presidio per impedire il saccheggio dell’acqua del fiume Cuautla per la centrale termoelettrica di Huexca da parte della Commissione Federale di Elettricità, e sottolineano i ricorsi vinti per la sospensione definitiva del progetto.

venerdì 22 febbraio 2019

Messico - Le scelte del Governo di AMLO uccidono



E’ stato ucciso davanti alla sua casa Samir Flores Soberanes, attivista impegnato nella lotta contro il "Proyecto Integral Morelos", dirigente della comunità di Amilcingo in Morelos e delegato da molti anni del Congresso Nazionale Indigeno.

Samir insieme alle popolazioni indigene e alle comunità locali si opponeva al
Progetto Integrale Morelos PIM che prevede:
-  due centrali termoelettriche nella comunità di Huexca, Morelos, che saranno gestite dall’impresa spagnola ABENGOA
- un gasdotto di 160 km per trasportare circa 9 mila milioni di litri di gas naturale per alimentare le due centrali passando attraverso le falde del vulcano Popocatépetl e attraverso le terre di più di 60 comunità degli stati di Tlaxcala, Puebla e Morelos. Il gasdotto sarà gestito dalle imprese spagnole ELECNOR e ANAGAS e l’impresa italiana BONATTI
- una linea elettrica di 20 km
- un acquedotto che dovrebbe trasportare 50 milioni di litri d’acqua al giorno per le centrali e che passerebbe tra Ayala e Huexca
- l’ampliamento e costruzione di diverse autostrade e la riattivazione della ferrovia che connette Morelos con in passaggio interoceanico verso il Golfo pacifico.

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PROYECTO INTEGRAL MORELOS (PIM)
Da anni è in corso un’opposizione fatta di mobilitazioni e azioni giuridiche.
"Le popolazioni locali si oppongono al PIM perché comporta la devastazione di tutto il territorio e il saccheggio delle risorse in particolare idriche. In poche parole l’impossibilità per le comunità di vivere."
Una posizione chiara che le popolazioni locali hanno subito esplicitato anche al nuovo presidente Andres Manuel Lopez Obrador, il cui governo, alla faccia delle promesse elettorali, ha deciso di riattivare il progetto, in particolare la costruzione della centrale termoelettrica di Huexca.

Il 10 febbraio 2019 AMLO si è recato a Cuautla dove in un comizio pubblico, contestato dalle organizzazioni locali, ha sostenuto il "progresso" rappresentato dal PIM e l’importanza della consulta che si realizzerà sul progetto il prossimo 23 e 24 febbraio nella zona. 

giovedì 21 febbraio 2019

Messico - Un nuovo assassinio di un attivista sociale, fondatore della radio comunitaria Amilzinko e oppositore della centrale termoelettrica di Huexca

Comunicato del CNI-CIG-EZLN sull’omicidio del compagno Samir Flores Soberanes

20 febbraio 2019

Al popolo del Messico ed ai popoli del mondo

Alle reti di appoggio al CIG

Alle reti di resistenza e ribellione

Alla Sexta Nazionale ed Internazionale

Ai mezzi di comunicazione

Denunciamo con dolore e rabbia il vile assassinio del nostro compagno Samir Flores Soberanes, dirigente nella comunità di Amilcingo, Morelos; uno dei principali oppositori al Proyecto Integral Morelos e da molti anni delegato del Congresso Nazionale Indigeno.

Alle 5:40 circa del mattino di oggi 20 febbraio, delle persone armate arrivate a bordo di due veicoli hanno bussato alla sua porta e quando Samir è uscito gli hanno sparato quattro colpi, due dei quali in testa che dopo pochi minuti gli hanno tolto la vita.

Ieri, Samir aveva esposto i motivi dei popoli di Morelos per opporsi al Plan Integral Morelos, in un evento organizzato dal delegato del malgoverno federale Hugo Erick Flores, che si era presentato nel municipio di Jonacatepec per organizzare il forum relativo alla presunta “consultazione” con la quale vogliono imporre la centrale termoelettrica di Huexca, Morelos, e le opere complementari che distruggono il territorio e minacciano la vita di tutta la regione.

Di questo crimine riteniamo responsabile il malgoverno ed i suoi padroni che sono le imprese ed i loro gruppi armati legali ed illegali, che vogliono così derubarci, portarci alla morte e spegnere le luci di speranza, come quella del compagno Samir.

Distintamente

Febbraio 2019

Per la Ricostruzione Integrale dei Nostri Popoli

Mai Più Un Messico Senza Di Noi

Congresso Nazionale Indigeno

Consiglio Indigeno di Governo

Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Traduzione “Maribel” – Bergamo

Testo originale: http://enlacezapatista.ezln.org.mx/2019/02/20/pronunciamiento-del-cni-cig-ezln-ante-el-asesinato-del-companero-samir-flores-soberanes/

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!