Atterrato nella tarda serata all'aeroporto internazionale di Singapore, da subito una cosa mi e` apparsa strana. Molti dei presunti viaggiatori ad aspettare nelle modernissime sale di attesa erano giovani immersi nella lettura chi di manuali, libri, chi di fotocopie, con l`aria di chi non ha intenzione di andare da nessuna parte. Ho scoperto, poi, che non di viaggiatori si tratta, ma di studenti. Con l'anno accademico appena iniziato e i primi esami da superare, essi infatti si trasferiscono qua per studiare. L`aeroporto di Singapore trasformato in una enorme sala studio, aperta 24 ore su 24, con internet gratuito, è solo uno degli aspetti inconsueti di questa città-Stato del Sud Asia.
mercoledì 27 gennaio 2010
Haiti - Francesco Diasio di Amisnet da Port au Prince
Le impressioni all'arrivo nell'isola
Tra le le macerie di Haiti sono rimaste sotterrate dodici emittenti comunitarie. Refraka, la radio comunitaria della rete femminile con sede a Port-Au-Prince, è completamente distrutta; il Saks, società di animazione e comunicazione sociale, ormai inesistente. E questo solo per citarne alcune.
Secondo L'Amarc, Associazione mondiale delle radio comunitarie, sono circa quaranta le realtà radiofoniche dell'isola danneggiate, di cui venti con priorità di soccorso.
Una missione internazionale di urgenza dell'Amarc è accorsa in questi giorni sull'isola per valutare le zone più colpite e per fornire supporto alle emittenti danneggiate. Tra i cinque della squadra si trova Francesco Diasio di Amisnet.
Raggiunto telefonicamente da Radio Sherwood racconta la realtà di Haiti.
Haiti - La dichiarazione di Montreal
Decine di organizzazioni e movimenti sociali riflettono sulla ricostruzione
La recente tragedia a Haiti ha commosso i popoli del mondo intero per il suo impatto devastante, le sue conseguenze ambientali e sociali, e soprattutto la perdita di vite umane che ha portato con sé.
Sfortunatamente i disastri naturali non sono una novità in questo paese dei Caraibi, come è stato l'uragano Hanna e Ike nel 2008.
Non è una novità vedere la comunità internazionale lanciare delle promesse di cooperazione e aiuto ad Haiti. Noi come organizzazioni e movimenti sociali, sulla base dei nostri contatti permanenti e di consultazione con i nostri patners dell'isola, siamo preoccupati che la risposta internazionale possa essere inquadrata senza avere come base il rispetto della sovranità e del pieno accordo con le necessità e richieste del popolo haitiano.
lunedì 25 gennaio 2010
Invasa la comunità zapatista di Bolón Ajaw
Articolo di Luis Hernández Navarro su La Jornada
– Domenica 24 gennaio 2010 –
Elementi della Opddic invadono la comunità zapatista Bolón Ajaw
Un gruppo di indigeni priisti armati provenienti dall’ejido Agua Azul (municipio ufficiale di Tumbalá), la mattina di giovedì scorso hanno invaso le terre della comunità zapatista Bolón Ajaw. Gli invasori avevano armi e machete, “pronti ad usarli per colpire i nostri compagni”, ha denunciato questo sabato la giunta di buon governo (JBG) Corazón del arcoiris de la esperanza, del caracol di Morelia.Singapore: lo zoo universitario
Finanza, formazione, nuova forza-lavoro cognitiva nel cuore dell'est-asiatico
Diario di bordo di Paolo Do (Singapore)
Terremoto neoliberale ad Haiti
di Frei Gilvander Moreira
Le bande seminano il terrore ad Haiti", ripetono incessantemente i media, etichettando il popolo hatiano come violento.. Sarà così? Sarà questa natura indomabile la principale responsabile delle sofferenze senza misura che si è abbattuta sul popolo? Riflettiamo.
Haiti fu invaso brutalmente dalle truppe navali degli Stati Uniti tra il 1915 e il 1934. Innumerevoli dittature furono aiutate e appoggiate da Washington.
Haiti fu invaso brutalmente dalle truppe navali degli Stati Uniti tra il 1915 e il 1934. Innumerevoli dittature furono aiutate e appoggiate da Washington.
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ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!