venerdì 5 febbraio 2010

Da Ciudad Juarez con amore

Messico: ancora morti nella guerra al narco

La strategia fallimentare del governo e la forza del narco; interrogativi importanti per il movimento

Domenica scorsa, 31 gennaio, all’alba in una strada di Ciudad Juarez, un gruppo di una ventina di persone, pesantemente armato, ha fatto irruzione in una casa privata dove si stava svolgendo una festa tra adolescenti. Un compleanno, il pretesto della riunione. Il gruppo armato, giunto sul posto a bordo di una decina di Suv neri, ha immediatamente separato uomini e donne, ovvero ragazzi e ragazzine. Le donne sono state cacciate - “Via da qui!”, hanno gridato loro. I ragazzi e un paio di adulti son stati fatti mettere in fila contro il muro nel cortile. E di lì, una mitragliata e la fine: 16 morti e diversi feriti, quasi tutti adolescenti. La strage.

Cina/USA - G2 senza fair play

Ovvero il nuovo scenario di comando capitalistico non è il ballo delle debuttanti


di Marzio Sturaro

Scomparsa dell’Europa, declino degli U.S.A., prorompente protagonismo della Cina questo il nuovo quadro capitalistico che sembra consegnarci la crisi in cui siamo immersi. La conduzione e la conclusione fallimentare del vertice climatico di Copenhagen lo hanno sottolineato; evidenziando un’asse di comando globale Cina/USA. Una inedita diarchia di potere, questo G2, in cui si confrontano, integrano e scontrano due differenti sistemi, comunque, di dominio capitalistico.Stampa e media in questi giorni, inanellando le occasioni di scontro (Google, diritti umani, armi a Taiwan, incontro col Dalai Lama…) si interrogano già sulla crisi del G2, usando però chiavi descrittive che non approfondiscono il quadro.

giovedì 4 febbraio 2010

Bil'in: tre nuovi arresti

A Bil’in tre nuovi arresti: Ibrahim Abed El Fatah Bornat, Hamde Abu Rahmah e una giornalista internazionale.
Alle 3.26 del 2 febbraio soldati israeliani sono entrati a piedi nel villaggio di Bil’in per arrestare Ibrahim Abed El Fatah Bornat. Correndo lungo la strada per arrivare all’abitazione di Ibrahim, i soldati hanno incontrato Ashraf Abu Rahmah: gli hanno puntato una pistola alla testa immobilizzandogli le braccia dietro la schiena, e gli hanno tappato la bocca con uno straccio perché non potesse dare l’allarme. Ashraf è stato allontanato e lasciato al buio, controllato a vista dai soldati, mentre Ibrahim veniva arrestato e portato via.

Serve una legge per i bambini sotto processo e in prigione

Un tribunale ha condannato una 15enne a 8 anni di prigione. Gli avvocati  Tanrıseven (Presidente dell’associazione degli avvocati di Batman) e Aktaş (Coordinatore del Centro per i diritti dei minori di Diyarbakir) hanno chiesto al governo di produrre, con estrema urgenza, le modifiche normative necessarie ad impedire l’imprigionamento dei minori. La ragazza, residente a Batman, è stata condannata dalla Autorità speciale dell’Alta corte criminale di Diyarbakir sulla base delle norme contenute nella Legge Anti Terrorismo.

Una portaerei chiamata Haiti

La IV Flotta in azione

Dall' intervento umanitario degli Usa nell' isola una militarizzazione di tutta l'area. Gli Stati Uniti cercano di ristabilire l'egemonia nel «cortile di casa».

di Raul Zibechi

La reazione degli Stati Uniti di militarizzare la parte haitiana dell'isola di Hispaniola dopo il devastante terremoto del 12 gennaio dovrebbe essere considerata nel contesto generato dalla crisi economica e finanziaria e dall'arrivo alla Casa Bianca di Barack Obama. Se le tendenze strategiche erano già presenti, la crisi le ha accelerate. Quello ad Haiti è stato il primo intervento di un certo tenore della IV flotta, da quando è stata ristabilita poco tempo fa.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!