mercoledì 20 ottobre 2010

Mongolia - Gli ecoguerrieri dell'acqua

Escalation dei conflitti minerari, nel Paese in cui problemi ecologici e sociali non si possono scindere

di Gabriele Battaglia

Hanno sparato ai macchinari con un fucile da caccia, pur non sapendo nulla di luddismo o di ecoterrorismo alla Earth First.I responsabili della miniera non volevano andarsene e quello era l'unico modo per farli sloggiare.Erano in quattro, membri del United Movement of Mongolian Rivers and Lakes, un'organizzazione che federa sette gruppi ambientalisti mongoli.Chimgee Ganbold, la portavoce del movimento spiega: "Noi ci battiamo contro le miniere illegali. Vogliamo che il governo si interessi al problema, ma non lo fa. Vogliamo continuare a chiedere che lo faccia, esercitare pressioni"."La caratteristica di quel movimento è che non è composto da intellettuali di città, ma da gente del posto - spiega Boum-Yalagch Olzod, coordinatore della Mongolian Green Coalition (Nogoon Evsel) - nomadi fieri di esserlo e che protesteranno ancora così se il governo non si apre alla trasparenza e al rispetto dei diritti umani. Come potrebbero fare altrimenti?"L'"incidente degli spari", avvenuto a inizio settembre, si è chiuso con qualche ammaccatura ai cingoli di un bulldozer, un radiatore distrutto, una semplice schedatura e qualche rimbrotto da parte della polizia. Ma la storia non finisce qui.

Brasile - Elezioni 2010 - I movimenti sociali si schierano a favore di Dilma

In un comunicato ufficiale, i movimenti sociali brasiliani e la Via Campesina Brasile si sono schierati a favore dell’elezione di Dilma Rousseff per il secondo turno elettorale previsto a fine mese.
"All’inizio del processo elettorale di quest’anno, i movimenti sociali e Via Campesina Brasile hanno preso la decisione politica di concentrare i propri sforzi per eleggere il maggior numero possibile di parlamentari e governatori che si identificassero con le bandiere popolari della classe popolare, con l’attenzione alla democrazia e alla sovranità brasiliana, con politiche che combattano la concentrazione della proprietà e del reddito nel nostro paese.
Per quanto riguarda le elezioni presidenziali, le organizzazioni popolari che compongono la Via Campesina hanno deciso di combattere in modo che non vi fosse la vittoria elettorale di una proposta neoliberista, che è rappresentata dalla candidatura di José Serra.
Passato il primo turno di questa campagna elettorale, tenutasi il 3 ottobre, vogliamo con questa dichiarazione al popolo brasiliano, esprimere la nostra decisione politica nei confronti delle elezioni di quest’anno."

martedì 19 ottobre 2010

Israele- Palestina, via libera alla scarcerazione di Barghouti per scambio con Shalit

La scarcerazione del leader di al-Fatah rientrerebbe nella trattativa per la liberazione di Gilad Shalit, prigioniero di Hamas da oltre tre anni
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe acconsentito allo scambio di prigionieri che prevede la liberazione del caporale israeliano Gilad Shalit, in mano ad Hamas da più di 3 anni, in cambio di alcuni detenuti palestinesi tra cui il leader di al-Fatah, Marwan Barghouti. Lo riferisce l'agenzia stampa Ma'an. Secondo quanto riportato dal sito di informazione, il mediatore tedesco impegnato nella trattativa avrebbe fatto sapere ad Hamas che Israele sarebbe disponibile a liberare Barghouti ma, allo stesso tempo, avrebbe rifiutato la scarcerazione di altri detenuti palestinesi presenti nell'elenco predisposto da Hamas.

Cecenia - Attacco al Parlamento, uccisi i ribelli


Cecenia - Attacco al Parlamento

Le agenzie di stampa battono le notizie che arrivano dalla Cecinia confermando l'attacco al Parlamento ceceno, l'irruzione delle forze di sicurezza e la morte degli attentatori.
Da Repubblica
GROZNY - Le forze speciali e i servizi di sicurezza russi hanno ucciso tutti i ribelli che si erano barricati con degli ostaggi dentro il Parlamento ceceno a Grozny. Gli insorti erano entrati nel palazzo del Parlamento mentre un altro gruppo attaccava la sede del ministero dell'Agricoltura. Il tutto mentre nella capitale cecena è in visita il ministro dell'Interno russo Rashid Nuerliyev. Immediata la reazione delle forze di polizia che hanno assaltato il palazzo occupato e, dopo una sparatoria, hanno ucciso tutti i ribelli.

Secondo la prima ricostruzione, i terroristi sono arrivati sul posto a bordo di un veicolo,  confondendosi con le auto che portano i deputati in Parlamento. Uno di loro si è fatto esplodere all'ingresso dell'edificio, e nell'esplosione sono rimaste uccise quattro guardie di sicurezza. Almeno altri due ribelli, cinque secondo il ministro dell'Interno ceceno, hanno successivamente fatto irruzione nel palazzo, prendendo anche alcune persone in ostaggio. A questo punto, ha riferito l'agenzia RIA Novosti, è partita una operazione delle forze di sicurezza, condotta personalmente dal presidente del Parlamento Ramzan Kadyrov. "Tutti i militanti che hanno attaccato il Parlamento ceceno sono stati uccisi", ha annunciato un portavoce.

Da Peace Reporter
Ore convulse nella capitale cecena Gozny: il parlamento è sotto attacco. Secondo quanto riporta l'agenzia russa Interfax, citando fonti delle forze di sicurezza della repubblica caucasica russa, vi sarebbe stata una sparatoria che ha provocato almeno due vittime.attacco suicida. Altre fonti parlano di militanti che hanno attaccato il parlamento e hanno preso ostaggi. E' stato il portavoce del ministro dell'interno a confermare la "presa del parlamento" e il sequestro di diversi ostaggi, mentre alcuni uomini delle forze di sicurezza sarebbero rimasti uccisi. L'area intorno al parlamento è stata evacuata e le forze speciali, intorno all'edificio, sono pronte a intervenire.

L'agenzia Ria Novosti parla, invece, di un ore 8:45 Le forze speciali irrompono nel parlamento uccidendo tutti i ribelli all'interno dell'edificio. La notizia è stata diffusa da Radio Eco di Mosca. Al momento non è dato conoscere il numero preciso delle vittime.

lunedì 18 ottobre 2010

Assemblea "Uniti contro la crisi"

Un'assemblea partecipatissima, con decine di interventi. A seguire la mozione finale, approvata per acclamazione alla fine dell'assemblea

Oggi 17 ottobre, nella facoltà di Scienze politiche della sapienza si è svolta una grande assemblea, alla quale hanno preso parte da tutta italia, moltissimi studenti medi e universitari e delle accademie in mobilitazione, ricercatori precari e strutturati, precari della scuola e degli enti di ricerca, centri sociali, movimenti in difesa dei beni comuni e per il diritto all'abitare. Sono intervenuti anche molti esponenti del sindacato tra cui, il segretario della Fiom - Cgil Maurizio Landini ed il segretario della Flc - Cgil Domenico Pantaleo.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!