lunedì 1 ottobre 2012

Messico - Le Basi di Appoggio zapatiste non si disperano

Noi che abbiamo combattuto sappiamo riconoscere il passo di ciò che si sta preparando e avvicinando.
I segnali di guerra all’orizzonte sono chiari: la guerra, come la paura, ha odore.
E già ora si comincia a respirare il suo fetido odore nelle nostre terre.
(Subcomandante Insurgente Marcos, dicembre 2007).

Le e gli zapatisti recentemente aggrediti dai gruppi paramilitari parlano degli attacchi, la fuga dalle loro comunità, le condizioni estreme nelle quali si trovano.


"Torneremo a lavorare per resistere e vivere"
San Marcos, Chiapas. “Eravamo già intirizzite di paura quando arrivammo qui, non sentivamo i nostri corpi, sentii che c’era una tigre dietro me, mi persi, ero spaventata, mi sentivo già all'altro mondo", racconta Lucía, base di appoggio zapatista ospitata ora nella comunità di San Marcos, dove arrivò, insieme alle sue compagne, fuggendo dalla violenza con la quale i paramilitari della gruppo Paz y Justicia devastano la comunità Comandante Abel.
Alla fine della lunga valle che si estende da Sabanilla verso Tabasco si trova la comunità autonoma zapatista di San Marcos, da un lato del fiume che si attraversa con un ponte-amaca. Qui un gruppo di donne ed autorità della comunità ricevono la Carovana di Solidarietà e Documentazione che è arrivata a raccogliere testimonianze. La solidarietà di queste famiglie ha permesso di accogliere le sgomberate della comunità Comandante Abel, nonostante abbiano dovuto utilizzare la scuola dei bambini per il loro rifugio, e condividere il loro mais che di per sé è scarso. Quattro donne e due membri della Giunta di Buon Governo raccontano qui le loro storie con gli e le componenti di questo gruppo di osservazione.
Dall'esilio, Lucia ed Elvira raccontano che quell'otto settembre non ce la facevano più dalla paura, temevano per la vita delle loro famiglie, e sentivano che oramai non potevano più dare sicurezza ai bambini. Uscirono fuggendo per un burrone. Dopo avere dormito una notte sotto alle liane, corsero fino all'unico posto che sentivano sicuro in una zona dominata fin dal 1995 dai paramilitare organizzati sotto la bandiera di Paz y Justicia, soldati ed elementi corrotti della Sicurezza Pubblica.

Sudafrica - Video messaggio in appoggio a l@s zapatistas

Eco Mondiale in Apoggio a l@s Zapatistas



Con un nuovo e poderoso video messaggio, Zodwa e Mnikelo, membri del movimento a base comunitaria più grande delSudafrica, l'Abahlali base Mjondolo (Movimento degli Abitanti delle Case di Cartone), inviano parole di speranza e solidarietà del corazón alle molte comunità zapatiste che in questo momento stanno soffrendo una feroce repressione da parte del governo del Messico, al prigioniero politico zapatista Francisco Sántiz López, alle donne zapatiste come anche a tutte le donne del mondo. Dalla sua fondazione nel 2005, il Movimento degli Abitanti delle Case di Cartone ha subito gli effetti della repressione sulla propria carne, sopportando attacchi costanti, sfollamenti forzati, arresti arbitrari, distruzione di beni e anche morti, repressione articolata da elementi del governo localeRiflettendo su queste esperienze, i nostri compagni e le nostre compagne del Sudafrica affermano che si deve andare avanti uniti/e e decisi/e verso le nostre metee che è necessario renderci conto del fatto che tutte le nostre lotte si basano in una sola, poiché la meta principale della repressione è quella di distruggere i nostri vincoli come movimenti e comunità. 
Da parte del Movimiento por Justicia del BarrioLa Otra CampañaNewYork, è una gioia poter condividere con voi questo video messaggio. Vi chiediamo di farlo volare da tutte le parti. Muchas gracias.

Per appoggiare la campaña “Eco Mundial,” e per informarsi sulla situazione:
1.    Scrivere a:
laotranuevayork@yahoo.com
2.    Date un'occhiata al sito web della campagna “Echo Mundial en Apoyo a l@s Zapatistas”:

http://sanmarcosaviles.wordpress.com/
(nel sito, c'è la traduzione in italiano - come anche in altre lingue - della maggioranza dei messaggi, delle informazioni sui fatti, del progredire della campagna, delle adesioni e proposte, ecc.)

India - 50 milioni in piazza contro l’invasione degli Ipermercati


di Davide Ettorre
Cinquanta milioni di indiani sono scesi in strada per dimostrare la loro contrarietà alla proposta di riforma del governo che, di fatto, aprirebbe il settore della grande distribuzione organizzata alle multinazionali straniere.
Si tratta di una questione particolarmente complessa, da tempo oggetto di aspre polemiche nella nazione asiatica. 
La riforma del commercio era già stata avanzata lo scorso anno, nel dicembre 2011, ma era poi stata bloccata dai partiti di opposizione e dalle proteste popolari.
La proposta prevede che le grandi multinazionali possano acquisire fino al 49% dei principali centri di distribuzione e che possano, quindi, vendere direttamente ai consumatori indiani, cambiando radicalmente il sistema attuale dove tali centri erano in mano ai piccoli commercianti al dettaglio.

Desinformémonos del lunedì


Reportajes México

Marcela Salas Cassani

Sergio Adrián Castro Bibriesca

Colectivo Contra la Tortura y la Impunidad

Colectivo en Defensa del Desierto de Chihuahua
  
Reportajes Internacional

giovedì 27 settembre 2012

Messico - Gli zapatisti non sono soli!


Mobilitazione internazionale in solidarietà alle basi di appoggio zapatiste


A seguito degli episodi di violenza denunciati negli ultimi mesi dalle Giunte del Buon Governo zapatiste, con gli attacchi a comunità autonome da parte di paramilitari, come nel caso del gruppo Paz y Justicia nella zona di Roberto Barrios, o il gruppo ORCAO nella zona di Morelia, la Rete contro la repressione e per la solidarietà dell'Altra Campagna lancia una mobilitaizone internazionale, in solidarietà alle basi di appoggio zapatiste sotto attacco, e in sostegno all'autonomia zapatista.
Di seguito il testo dell'appello:
GLI ZAPATISTI NON SONO SOLI!
TUTTI E TUTTE A PARTECIPARE ALLA GIORNATA NAZIONALE E INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETA' CON LE BASI D'APPOGGIO ZAPATISTE
IL 30 DI SETTEMBRE, AZIONI DISLOCATE.
Nell'ultimo mese le basi d'appoggio dell'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale hanno denunciato attacchi al loro processo di autonomia. Gruppi paramilitari come la ORCAO e Paz y Justicia hanno intensificato i loro attacchi, i quali vanno oltre le minacce e invasioni del territorio zapatista; nell'ultimo mese ci sono stati attacchi diretti con armi da fuoco.

Nella comunità Comandante Abel, appartenente alla Zona Nord, del Caracol V (Roberto Barrios), la situazione diventa ogni giorno più critica. Come conseguenza di questi episodi ci sono già sfollati e desaparecidos; nei terreni invasi, gli aggressori hanno cominciato a costruire le loro case.

La Giunta del Buon Governo della Zona Nord e la comunità Comandante Abel
hanno cercato, in altre occasioni, per mezzo del dialogo e l'accordo, di trovare una soluzione politica e pacifica a questi conflitti; la risposta del mal governo è stata una serie di provocazioni.
Si tratta di una guerra di controinsurgenza contro le comunità che si rifiutano di accettare le elemosine del mal governo, e che costruiscono dignitosamente e in maniera autonoma le proprie scuole, cliniche, lavori e forme di governo, che resistono contro il capitalismo e ricreano quotidianamente una cultura rispettosa dell'essere umano e la natura.

E' una strategia dello stato per cercare di impedire che il progetto politico, economico e sociale delle comunità zapatiste si consolidi e cresca; esse hanno dimostrato che è possibile organizzarsi, governarsi e produrre autonomamente, senza aver bisogno di partiti politici, imprenditori o governi corrotti, che è possibile costruire un mondo dove il popolo comandi, nel quale non ci siano più i quattro pilastri del capitalismo: spoliazione, sfruttamento, disprezzo e repressione.
E' possibile, cioè, organizzarsi in basso a sinistra, per produrre quello di cui la gente necessita, per fare in modo che il lavoro, l'educazione, l'alimentazione, l'abitazione, la salute, l'indipendenza, la libertà, la democrazia, la giustizia, siano per tutti.

Nelle comunità zapatiste si costruisce da alcuni anni, poco a poco, passo dopo passo, questo mondo molto diverso, ed ognuna di queste necessità hanno cominciato ad essere possibili per tutti. La guerra controinsurgente cerca di impedirlo.
Facciamo appello alle persone, collettivi e organizzazioni in basso a sinistra a vigilare su questa situazione e a solidarizzare rispondendo all'appello per il sostegno economico.

Per quanto detto, all'interno della campagna “Mille rabbie, un solo Cuore. Viva le Comunità Zapatiste!” convochiamo tutti i nostri compagni e compagne dell'Altra Campagna, della Zezta Internazcional, in particolare quelli che fanno parte della Rete Contro la Repressione e per la Solidarietà perchè, secondo le proprie forme ed i propri modi, ci mobilitiamo questo 30 settembre nei nostri luoghi per chiedere la cessazione degli attacchi alle Basi d'appoggio zapatiste e per il rispetto delle loro Autonomie.

CHE SI ASCOLTI FORTE:
GLI ZAPATISTI NON SONO SOLI!
Fraternamente.
Contro la spoliazione e la repressione, la Solidarietà!
Collettivi, Organizzazioni ed Aderenti all'Altra Campagna
Rete Contro la Repressione e per la Solidarietà (RvsR)
Leggi l'appello completo su Enlace Zapatista

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!