mercoledì 30 novembre 2016

Spagna - L’economia solidale pensa l’altra Spagna

casa-rural-la-sacristana-navarra-ferias-de-tafalla-1-jpgDal 10 al 12 novembre si è tenuto a Bilbao il II Congresso di Economia Sociale e Solidale  dal titolo “El displiegue de la economia social y solidaria. ¡Es la hora de transformar la economia!”. Evento che prende il testimone dal primo congresso tenutosi a Saragozza nel 2014 e che viene questa volta organizzato nella città basca da REAS Euskadi (Red de Economia Alternativa y solidaria del País Vasco), con REAS Red de Redes (la rete nazionale che raccoglie al suo interno le reti di economia sociale e solidali delle varie regioni) e con l’Universidad del País Vasco.
di Nora Inwinkl*

lunedì 28 novembre 2016

Messico - Convocazione alla seconda tappa del V CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO

CONVOCAZIONE ALLA SECONDA TAPPA DEL V CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO

Considerato che
1. Nella prima tappa del V Congresso Nazionale Indigeno abbiamo analizzato e discusso a fondo i diversi aspetti della guerra capitalista contro i nostri popoli, concordando che è urgente fermare la depredazione, la distruzione, il disprezzo, l’oblio e la morte a cui hanno sottoposto i nostri popoli, nella speranza che finiscano le resistenze individuali e collettive e che la nostra patria non sia a disposizione dei capitalisti che governano questo paese e questo mondo.
2. Che è urgente lottare e compiere passi contundenti passando all’offensiva insieme ai popoli della campagna e della città, indigeni e non indigeni, per costruire dal basso una nuova nazione.
3. Che abbiamo deciso di mantenerci in assemblea permanente mentre sono a consulta in ognuna delle nostre geografie le decisioni raggiunte i giorni dal 9 al 14 di ottobre del 2016 rispetto alla formazione di un Consiglio Indigeno di Governo che sia rappresentato da una donna indigena, delegata del CNI e che partecipi al processo elettorale dell’anno 2018 per la presidenza del Messico.

CONVOCHIAMO ALLA
SECONDA TAPPA DEL V CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO

Che si terrà i giorni 29, 30 e 31 dicembre 2016 presso il CIDECI- UNITIERRA, San Cristóbal de las Casas, Chiapas, edil 1° gennaio 2017 nel caracol zapatista di Oventik e che avrà carattere RISOLUTIVO, riguardo agli accordi raggiunti nella prima tappa del V Congresso Nazionale Indigeno ed i consensi ottenuti in questa seconda tappa, nell’ordine seguente.

29 dicembre:
a) Arrivo delle commissioni del CNI e registrazione
b) Cerimonia di apertura delle attività

30 dicembre:
In sessione plenaria a porte chiuse si discuterà:
a) Installazione della seconda tappa del V CNI
b) Relazione dei risultati della consulta interna a carico della commissione nominata a tale scopo.
c) Valutazione dei risultati della consulta interna ai tavoli di lavoro.
d) Strada da seguire da parte del CNI di fronte alla depredazione, repressione, disprezzo e sfruttamento capitalista ed il rafforzamento delle nostre resistenze e ribellioni.
e) I passi per la costituzione di un Consiglio Indigeno di Governo per il Messico.

31 dicembre:
Continuazione della discussione dei tavoli di lavoro.

1° gennaio:
Sessione plenaria nel caracol zapatista die Oventik.

Per quanto sopra, si sollecitano i popoli, nazioni e tribù che siamo il Congresso Nazionale Indigeno affinché in base agli accordi, riflessioni e risultati derivati dalla consultazione interna che si sta svolgendo in ognuna delle geografie dei nostri popoli, a nominare i delegati e le delegate per discutere e concordare i passi da seguire, e registrarli all’indirizzo ufficiale di posta elettronica catedratatajuan@gmail.com
Inoltre, su accordo della riunione allargata della Commissione di Coordinamento Provvisoria realizzata il giorno 26 novembre 2011 presso la UNIOS a Città del Messico, si chiede che i risultati delle consultazioni, riportati in verbali, relazioni, pronunciamenti ed in qualunque forma che rifletta i consensi raggiunti in base alle forme proprie di ogni popolo, nazione o tribù, siano inviati al più tardi il giorno 15 dicembre 2016 all’indirizzo di posta elettronico consultacni@gmail.com

I punti contemplati nella presente convocazione saranno discussi in sessioni chiuse i giorni 30 e 31 dicembre 2016, alle quali potranno partecipare ESCLUSIVAMENTE i delegati e le delegate del CNI, mentre le/i compagn@ della Sexta Nazionale ed Internazionale, così come i mezzi di comunicazione accreditati, potranno unirsi alla sessione plenaria il giorno 1° gennaio 2017 o nel momento in cui l’assemblea lo riterrà opportuno.

Le/I membri della Sexta Nazionale ed Internazionale, invitati speciali del CNI, come i mezzi di comunicazione che desiderino partecipare come osservatori alle sessioni aperte della seconda tappa del V CNI, dovranno registrarsi anticipatamente all’indirizzo di posta elettronica cni20aniversario@ezln.org.mx

Distintamente
26 novembre 2016
Per la Ricostituzione Integrale dei Nostri Popoli
Mai Più un Messico senza di Noi

Congresso Nazionale Indigeno

Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale


Traduzione “Maribel” – Bergamo

mercoledì 23 novembre 2016

Stati Uniti - Standing Rock: oltre cento feriti dopo un attacco della polizia con idranti, pallottole di gomma e lacrimogeni

Standing Rock: oltre cento feriti dopo un attacco della polizia con idranti, pallottole di gomma e lacrimogeni
(Foto di Democracy Now!)
Nel North Dakota, domenica oltre cento Nativi Americani e altri oppositori dell’oleodotto Dakota Access sono stati feriti dalla polizia, che li ha attaccati con pallottole di gomma, candelotti lacrimogeni e idranti in una notte gelida. L’attacco è avvenuto su un ponte vicino a Oceti Sakowin, l’accampamento principale, dopo che i protettori dell’acqua avevano tentato di sgombrare l’accesso al ponte pubblico, bloccato dalle autorità con equipaggiamento militare incatenato a barriere di cemento. Secondo i medici presenti sul posto molte persone sono state colpite da proiettili di gomma.
Leland Brenholt: “Mi chiamo Leland Brenholt e sono un medico qui a Oceti Sakowin. Abbiamo visto almeno quattro persone ferite da arma da fuoco, tre delle quali alla faccia e alla testa. Pallottole di gomma. In questo momento stiamo cercando di tenere la gente al caldo, di decontaminarla e di curare vari tipi diversi di ferite. Alcuni sono stati colpiti al petto o alla gamba da candelotti lacrimogeni e cose simili.”
Secondo i protettori dell’acqua la polizia ha tirato pallottole di gomma anche contro i giornalisti, abbattuto droni usati per documentare l’attacco e sparato razzi illuminanti che hanno dato fuoco all’erba. Secondo osservatori della National Lawyers Guild (un’organizzazione di avvocati attivisti, N.d.T.), dopo essere state colpite molte persone hanno perso conoscenza. Testimoni affermano che un anziano ha avuto un attacco cardiaco ed è stato rianimato sul posto dai medici. Sia la tribù Sioux Standing Rock che quella del Cheyenne River hanno inviato personale per il pronto soccorso.
Domenica Angela Bibens, un avvocato del Red Owl Legal Collective, ha fatto un’intervista telefonica registrata dall'attivista Dallas Goldtooth. “Abbiamo visto gente colpita dai candelotti lacrimogeni. Ne hanno tirati venti in una zona ristretta in meno di cinque minuti, tanto che alcuni hanno perso la funzione intestinale. La nostra squadra di osservatori legali ha assistito ad almeno un attacco cardiaco in prima linea. C’era gente che vomitava per l’esposizione ai lacrimogeni. L’acqua degli idranti era mescolata ai lacrimogeni e così anche i nostri osservatori sono stati coinvolti mentre prendevano appunti. Sono stati sparati candelotti nella zona di pronto soccorso in prima linea. Una donna ha la rotula fratturata e un anziano che aveva avuto un attacco cardiaco è stato rianimato dai medici.”

lunedì 21 novembre 2016

Cile - Dal movimento all’autonomia

Il grande movimento degli studenti emerso in Cile tra il 2011 e il 2013 si è poi diviso in modo netto dando vita ad almeno tre percorsi molto diversi. Il primo ha scommesso sulla riforma avendo considerato la presenza del Partito comunista al governo l’occasione giusta per tagliare finalmente i ponti con un sistema ereditato dalla dittatura. La riforma approvata lo scorso anno, però, non soddisfa nessuno e quella parte di movimento ne ha pagato amaramente il prezzo. Il secondo filone di studenti, quello maggioritario, fino all’estate scorsa ha occupato ancora la scena con manifestazioni visibili e assai combattive che rivendicavano un’educazione pubblica, gratuita e di qualità. Molto presente nei principali centri universitari, anche questa parte vive oggi però una fase di stanca, non avendo la forza di alimentare una presenza di piazza in ogni stagione. Il terzo percorso intrapreso dagli studenti ha scelto di sfuggire alla dinamica delle rivendicazioni da fare allo Stato provando a costruire l’autonomia necessaria a realizzare un’educazione autogestita fuori dalle istituzioni. Si tratta di esperienze non molto visibili e molto diverse tra loro, che mostrano contraddizioni non semplici da risolvere. Costruire un’autonomia educativa è un’impresa quasi impossibile e può comportare il fatto di dover dedicare l’intera vita a questo intento, scrive nel suo reportage Raúl Zibechi, ma fuori c’è il deserto
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Il Centro de Operaciones Poblacionales Los Areneros (COPLA) nel quartiere San Bernardo alla periferia di Santiago del Cile
di Raúl Zibechi

sabato 19 novembre 2016

Messico - Una storia per cercare di capire. comunicato EZLN

UNA STORIA PER CERCARE DI CAPIRE

17 novembre 2016

Alla Sexta nazionale e internazionale:

A chi simpatizza e sostiene la lotta dei popoli originari:

A chi è anticapitalista:

Compagne, compagni, compagnei:

Sorelle e fratelli:

Questo esteso testo lo abbiamo fatto insieme io e il Subcomandante Insurgente Moisés, portavoce e attuale capo dell’EZLN, consultandoci su alcuni dettagli con alcune delle e dei Comandanti della delegazione zapatista che ha assistito alla prima tappa del V Congresso Nazionale Indigeno.
Sebbene in questa, come in altre occasioni, spetta a me la redazione, è il Subcomandante Insurgente Moisés a leggere, aggiungere o togliere, approvare o rifiutare non solo questo testo, ma tutti quelli che compaiono alla luce pubblica come autentici dell’EZLN. Non poche volte, lungo questi scritti, userò il primo pronome singolare. La ragione di ciò si capirà più avanti. Sebbene la destinataria principale di queste linee sia la Sexta, abbiamo deciso di ampliare i suoi destinatari a chi, senza essere né stare con noi, ha le stesse inquietudini e un analogo impegno. Ecco:

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NEMMENO I NOSTRI INCUBI

Alcuni anni fa, la creatività e l’ingegno di qualche collettivo della Sexta produsse una frase che, con il passare del tempo, venne attribuita allo zapatismo. Sapete bene che siamo contro al copyright, ma non siamo soliti attribuirci né parole né azioni che non siano nostre. Senza dubbio, sebbene non ne siamo gli autori, la sentenza riflette in parte il nostro sentire come zapatisti che siamo.

Inalberata dalla Sexta contro chi, con grossolani ricatti e minacce, attaccava (come ora) lo scetticismo dinanzi al “potere” delle urne elettorali istituzionali, la frase va più in là e definisce i limiti e le carenze di una forma di lotta, quella elettorale:
“I nostri sogni non entrano nelle vostre urne”, si diceva e si dice.

Noi come zapatiste e zapatisti che siamo la sottoscrivemmo allora… e la sottoscriviamo ora. 

Ha la virtù di dire molto con poche parole (un’arte oramai dimenticata). Ma, da questo lato del passamontagna, dal nostro essere ciò che siamo, aggiungiamo: “nemmeno i nostri incubi”. STAMPA IL COMUNICATO

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!