giovedì 30 maggio 2019

Messico - La Guardia Nazionale e i territori zapatisti

Riportiamo di seguito un articolo comparso sulla rivista messicana on line Controlinea il 26 maggio che analizza quanto avverrà con il prossimo dispiegamento della nuova forza armata voluta dal presidente López Obrador sopratutto nei territori zapatisti, riportando nei fatti la militarizzazione del territorio indietro di 25 anni
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di Zósimo Camacho

Il dispiegamento militare in corso è il più grande nella storia del paese. Per il nuovo governo è assolutamente necessario. E non solo per il nuovo governo: per tutta l’oligarchia e la cosiddetta “classe politica” di tutti i colori dello spettro elettorale. La nuova Forza Armata è stata instaurata con la “storica” approvazione unanime di tutte le parti politiche rappresentate nel Parlamento federale. 

Anche le Camere dei 32 stati della Repubblica hanno dato il loro immediato avallo e così il presidente della Repubblica, Andrés Manuel López Obrador, lo scorso 26 marzo ha decretato la creazione della Guardia Nazionale.

Giovedì scorso, di nuovo e in maniera unanime, i legislatori federali (senatori e deputati) hanno concluso l’approvazione delle leggi che regolano la stessa Guardia Nazionale. 
Cioè, “c’è consenso” tra chi governa e chi contende il potere di dispiegare in tutto il territorio nazionale gli effettivi militari. E c’è consenso tra i poteri di fatto: le camere imprenditoriali, i consorzi mediatici, i gruppi finanziari e, tra gli altri, la gerarchia ecclesiastica hanno celebrato l’instaurazione della nuova Forza auspicando che, per il bene della nazione, abbia successo nella lotta al crimine e nell'instaurazione della pace.

Come abbiamo già detto in questo spazio, il confronto reale del governo di López Obrador non è con i suoi avversari panisti, priisti, perredisti, industriali, finanziari o ministri, magistrati e giudici del Potere Giudiziario. Esiste, ma sui fondamenti sapranno giungere ad accordi, come con il dispiegamento militare in tutta la Repubblica.

Bisogna riconoscere che la lotta alla corruzione non è da meno: genererà importanti frizioni tra alcuni gruppi che avevano abusato oscenamente delle risorse pubbliche. Solo un esempio: come ha rivelato Contralínea nella rubrica Oficio de Papel, Televisa nella precedente legislatura ha ricevuto ufficialmente più di 9 mila milioni di pesos per pubblicità governativa. A ciò bisogna sommare quanto incassato per altri “servizi” offerti al governo di Enrique Peña Nieto e, il colmo, la devoluzione milionaria – documentata da Reforma – di imposte all’impresa stessa ed altre del suo stesso gruppo, come la tv satelitare Sky ed il club di calcio professionista Águilas del América.

Certo è importante la lotta alla corruzione ma da sola non cambierà il rapporto tra sfruttatori e sfruttati. Il meccanismo che genera le disuguaglianze economiche sociali rimarrà intatto.

Per la creazione della Guardia Nazionale si è dovuto intervenire su 12 articoli della Costituzione Politica degli Stati Uniti Messicani. In sintesi, questa legge prevede che le persone si armino con il pretesto di preservare la propria sicurezza. L’articolo 10 della Magna Carta messicana ora dice: “Gli abitanti degli Stati Uniti Messicani hanno diritto a possedere armi nel proprio domicilio, per la loro sicurezza e legittima difesa […].
Nella Costituzione e nei decreti attuativi si insiste che il nuovo corpo è di carattere poliziesco e civile. Ma negli articoli si stabilisce che queste truppe svolgeranno principalmente compiti di Polizia Militare e Polizia Navale. In misura minore, di quello che resta di Polizia Federale. Cioè, ieri erano militari ed oggi, ascritti alla Guardia Nazionale, sono civili. Come se un cambio di uniforme bastasse a trasformare un militare in un poliziotto. Inoltre, la norma autorizza il presidente della Repubblica a disporre dell’Esercito Messicano, dell’Armata del Messico e della Forza Aerea Messicana per svolgere compiti di pubblica sicurezza.

mercoledì 29 maggio 2019

Messico - Stop alla guerra narco-paramilitare contro il CIPOG-EZ

Comunicato urgente del CNI-CIG ed EZLN
Oggi, con indignazione e dolore denunciamo un nuovo e vigliacco crimine contro i nostri compagni del Consiglio Indigeno e Popolare di Guerrero – Emiliano Zapata (CIPOG-EZ).
Intorno alle 13:30 del 23 maggio, nelle vicinanze di Chilapa, Guerrero, i nostri compagni Bartolo Hilario Morales ed Isaías Xanteco Ahuejote, entrambi della Polizia Comunitaria nelle comunità nahua di Tula e Xicotlán, sono stati privati della libertà, il primo di loro era comandante, promotore del CIPOG-EZ ed entrambi membri del Congresso Nazionale Indigeno, e ieri 24 maggio sono stati ritrovati senza vita e squartati.
Questo crimine si somma al recente assassinio dei compagni Lucio Bartolo Faustino e Modesto Verales Sebastián, consigliere e delegato del CNI-CIG, per cui denunciamo la politica di terrore che i gruppi narco-paramilitari, con l’appoggio sfacciato dei tre livelli del malgoverno, stanno implementando contro i fratelli del CIPOG-EZ e in tutti i territori indigeni del Messico. Nel presente caso il colpevole di questo terribile crimine è il Gruppo Paz y Justicia, legato agli Ardillos, che gode della complicità dell’Esercito Federale.
I popoli, nazioni, tribù e comunità indigeni si oppongono non solo ai megaprogetti con i quali i padroni si appropriano della natura e della terra, ma anche contro la morte, la paura e la desolazione che i loro gruppi armati impongono in tutto il paese. Sia che vestano la camicia dei Rojos, degli Ardillos o delle forze repressive del malgoverno, il potere del denaro e la sete di profitto basati sulla sofferenza della gente li rende un tutt’uno. Costruire la pace e l’autonomia per le comunità di Chilapa e la regione è l’orizzonte per il quale lottavano i nostri fratelli assassinati dal capitalismo neoliberale.
Per questo i nostri compagni continuano a lottare, perché il loro seme germini nella determinazione dei popoli che, insieme alla nostra madre terra, non si arrendono, non si vendono né cedono nella battaglia per non sparire dalla storia tra la distruzione totale. La loro lotta, la loro parola e determinazione le faremo crescere nella coscienza collettiva di coloro che sognano e lottano per un mondo nuovo.
Esigiamo che cessi la repressione contro il CIPOG-EZ, giustizia per i nostri fratelli Bartolo Hilario Moraes, Isaías Xanteco Ahuejote, Bartolo Faustino e Modesto Verales Sebastián, giustizia per i popoli degni di Guerrero.
Distintamente
Maggio 2019
Per la ricostituzione integrale dei nostri popoli
Mai Più Un Messico senza Di Noi
Congresso Nazionale Indigeno
Consiglio Indigeno di Governo
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!