lunedì 8 febbraio 2010

Dance with the Dragon

I dollari cinesi e la Moldavia

Diario di bordo di Paolo Do - Singapore

L`ultimo discorso di Obama alla Nazione non poteva essere piu' chiaro: la cura per  aumentare i posti di lavoro nella recovery americana parla la lingua di nuovi accordi commerciali e delle esportazioni Made in USA, che Obama vuole duplicare in cinque anni. La promessa di far diminuire il tasso di disoccupazione americana non e' altro che un programma di ulteriori liberalizzazioni: solo portando a termine gli accordi di Doha sulla liberalizzazione dei servizi commerciali l'America potra' garantirsi un incremento dell'export. Le politiche sul lavoro USA passano quindi per il Doha Round del WTO. Siamo forse di fronte ad un radicale cambio di priorita` nella agenda di Obama per il 2010, dopo le scottanti sconfitte tanto sul clima che sulla riforma sanitaria?

Dal Nord al Sud dell’Argentina: NI UN METRO MÁS ¡LA TIERRA ES NUESTRA!

Report dalla Carovana Ya Basta di presenz/attiva nel gennaio 2010

Dalla regione de La Rioja, nei paesi di Chilecito e Guandacol, alla Patagonia, provincia del Chubut


Siamo partiti il 7 gennaio, destinazione Argentina: dieci carovanieri accomunati dall’idea di approfittare del viaggio per vedere cosa accade, come si organizza la gente, come resiste in questo immenso paese del Sud America. Per la prima volta la carovana Ya Basta parte dal Nord, dalla provincia de La Rioja, nei paesi di Chilecito e Guandacol, per conoscere le realtà delle assemblee cittadine autoconvocate: una nuova espressione dei movimenti che nasce dai bisogni concreti dei cittadini.

Diario da Haiti: gli aiuti selettivi

Primo capitolo del diario da Haiti

Gli aiuti e le esclusioni

di Fabrizio Lorusso

“Tutte le persone che ne hanno bisogno possono ricaricare il telefono gratis”, “Tutti i responsabili sindacali, le Ong e le organizzazioni umanitarie che vengono possono usare Internet gratis e possono fare anche delle riunioni”.
Dopo due giorni di viaggio tra aerei ed autobus da Città del Messico a Santo Domingo e poi a Port-au-Prince, Haiti, mi accoglie così il cartello scritto in creolo affisso sulla porta d’entrata dell’Aumohd, l’associazione di avvocati dedicati alla difesa dei diritti umani che operano nei quartieri disagiati di Porto Principe e che mi ospiteranno per una ventina di giorni nella zona Delmas, una delle tante città dentro la città che compongono la disastrata capitale haitiana. Il centro operativo dell’associazione funziona perfettamente grazie ad un generatore di corrente a benzina che alimenta alcuni computer portatili, dei cellulari e un paio di stampanti, strumenti indispensabili per ricominciare le attività di supporto alla popolazione e cercare la maniera migliore di ottenere i famosi “aiuti umanitari internazionali” che si vedono più alla televisione e nelle notizie che nella difficile realtà quotidiana.

venerdì 5 febbraio 2010

Nazionalismo e razzismo in Australia 2010

protesta Aborigena
Anche quest’anno per il 26 di gennaio, occasione della festa nazionale d’Australia che celebra l’arrivo della prima flotta navale Britannica in Australia nel 1788, la questione del razzismo e’ tornata alla ribalta per una congiunzione di problemi sociali, sia storici che d’origine piu’ recenti.
Sempre, e mai risolto, l‘Australia Day’ porta a galla il ‘problema’ Aborigeno e le condizioni da ‘Terzo Mondo’ in cui la maggior parte della popolazione Aborigena  continua a vivere. Anche se gran parte oramai vive in centri urbani, o nelle sue vicinanze, la poverta’ e’ simile dovunque.

Proposta per il Premio Nobel a Mustafa Barghouti attivista palestinese



MUSTAFA BARGHOUTHI NOMINATO PER IL PREMIO NOBEL PER LA PACE 2010 - COME SOSTENERE LA PROPOSTA

Mairead Maguire, Premio Nobel per la Pace e co-fondatrice di People Peace (Irlanda del Nord) ha annunciato questa mattina di aver proposto la candidatura di Mustafa Barghouthi come Premio Nobel per la Pace 2010.

Nella lettera inviata al Comitato per l´assegnazione del Nobel, la Maguire ha scritto:

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!