mercoledì 26 maggio 2010

Disastro del Golfo: la terza coppa

La catastrofe del Golfo e’ destinata a venire ricordata come anno zero dell’era della crisi ambientale – un evento di inquinamento provocato dalla monomania petrolifera su cui si basa la strategia energetica globale. La dimensione  “biblica” dell’evento e’ stata subito evocata su internet da postatatori della Bible Belt che hanno citato l’Apocalise (16:3):   Poi il secondo angelo versò la sua coppa nel mare; ed esso divenne sangue come di morto; ed ogni essere vivente che si trovava nel mare morì. Non c’e’ bisogno invece di esser integralisti, mistici o avventisti per capire che la catastrofe e’ il risultato lineare – oltre che dell’assuefazione occidentale al consumo di idrocarburi -  anche di un macrosistema economico e delle politiche che lo hanno abilitato – come risulta dalle rivelazioni quotidiane di connivenze fra industria del petrolio e le agenzie federali preposte alla sua regolazione (un regalo per tutti noi da Dick Cheney  e i suoi amici alla Haliburton).
Una delle osservazioni piu’ argute sui retroscena che hanno portato alla catastrofe e’ stata di Lisa Margonelli autrice di Oil On The Brain che paragona il rapporto fra governo e i petrolieri  a quello con l’industria finanziaria. Come le banche, le sette sorelle per anni hanno tratto favolosi profitti da una prodotto “sperimentale” (trivellazione profonda offshore, come gli strumenti finanziari tossici) gestito autonomammente, lontano dagli occhi indiscreti del pubblico con rischi sconosciuti e sempre maggiori, ed entrambe sono infine risultati in una crisi catastrofica. La reazione del governo con Wall Street e’ stata la fustigazione pubblica dei banchieri seguita da una riforma annacquata che cambera’ ben poco. Un copione che rischia di venire applicato tale e quale ai trivellatori.
tratto da Losangelista

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!