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Sono passati 15 mesi dall'agguato di Iguala dove altre sei persone rimasero uccise tra cui un ragazzo assassinato e con il viso scuoiato.
Più di un anno di continue battaglie per smentire una dopo l’altra le versioni ufficiali che hanno avuto il solo scopo di cercare di minimizzare le responsabilità statali, dell’esercito, della polizia federale e locale in combutta con i narcotrafficanti.
I padri e le madri degli studenti hanno manifestato nei luoghi più diversi non solo in Messico così come gli studenti della Rural Normal di Ayotzinapa hanno continuato a lottare, a mobilitarsi in molti casi colpiti dalla repressione brutale.
Oggi, dicembre 2015, hanno scelto di tornare a marciare nelle strade della capitale dello stato messicano. L’hanno fatto partendo ed arrivando un due posti emblematici della religione cattolica: la cattedrale dello Zocalo e la Basilicata della Virgen Guadalupe, dove inizierà il viaggio di Papa Francesco quando arriverà nel prossimo febbraio in Messico.
Già nei mesi scorsi una delegazione dei familiari era andata fino a Washington per far sentire la sua voce al Pontefice in visita in America, di certo non taceranno quando Francesco sarà in Messico.