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sabato 6 luglio 2024

Italia - Appello - Basta violenza In Messico! Basta violenza in Chiapas!

 A seguito della crescente violenza in Chiapas e agli appelli dei centri dei diritti umani abbiamo pensato di attivarci per dare un segnale di vicinanza e provare ad ampliare le grida che dal sud - est messicano arrivano. 

Abbiamo ricevuto decine di adesioni all'appello e altre ancora si aggiungono.

Per chi volesse può scrivere alla mail: 

cooperazionerebeldenapoli@gmail.com

Terremo aggiornato il file delle adesioni che trovate al link 

https://tinyurl.com/2s4fpr7h

Saluti e grazie a tutt@
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Basta violenza in Messico!
Basta violenza in Chiapas!

Le elezioni 2024 hanno fotografato, e reso ancora più evidente, come la violenza in Messico sia un fattore sistemico. La guerra per il controllo del territorio ha svilito il valore della vita, si ammazza per pochi pesos in tutto il paese. Il Chiapas, oggi, è uno degli stati dove la violenza si è fatta feroce. 

Dal confine con il Guatemala a Palenque, passando per i territori d'influenza zapatista, morti, paura e fughe dalle comunità sono diventate una norma di una realtà dove il mai risolto fenomeno paramilitare si è incontrato con i gruppi del crimine organizzato e le logiche di estrazione di ricchezza dai territori. 

Così oggi a Pantelhò, Tila e Chalchihuitán le persone scappano e si accampano in posti di fortuna, al confine con il Guatemala i gruppi criminali si contendono lo sfruttamento delle rotte migratorie e il controllo del traffici – legali ed illegali – che attraversano la la frontiera e la Guardia Nazionale, stanziata in migliaia di unità guarda senza intervenire. 

La politica del governo di Andres Manuel Lopez Obrador “Abrazos, no balazos” è naufragata e nel suo sessennio si contano già oltre 130mila morti. 
La nuova presidenta Claudia Sheinbaum parla di continuità con le politiche fallimentari di AMLO e annuncia investimenti e finanziamenti alla Guardia Nazionale. 

In questo scenario che si può solo riassumere con il termine “guerra” nonostante le donne e gli uomini dell'EZLN propongono un ponte di coesistenza e convivenza provando a rompere le logiche proprietarie del territorio creando campi “comuni” da coltivare assieme a chi zapatista non è, una base di appoggio dell'EZLN, José Dìaz è costretto al carcere preventivo come altre decine di prigionieri politici (la maggior parte dei quali indigeni).

Diciamo basta alla violenza in tutto il Messico ed in Chiapas.

Basta alla criminalizzazione dei movimenti sociali ed indigeni del paese.

Per il rispetto dei diritti e della dignità dei popoli indigeni e non solo.

Militarizzazione, grandi opere, e politiche estrattive non sono soluzione alla violenza, sono parte del problema.

Promuovono:

Realtà collettive:
Associazione Ya Basta! Milano
Comitato Maribel - Bergamo
Cooperazione Rebelde - Napoli

Singoli:
Andrea Cegna - Giornalista freelance e lavoratore dello Spettacolo

giovedì 19 novembre 2020

Italia - Messico - Sosteniamo le comunità zapatiste in Chiapas

 

Nel tempo del Covid-19 le comunità indigene stanno tutelando la propria vita e l’organizzazione comunitaria, continuando a consolidare le proprie forme di autogoverno con determinazione e fermezza, chiudendo l’accesso e limitando i contatti con l’esterno delle proprie comunità.

Nel corso degli anni attraverso l’organizzazione di delegazioni di solidarietà, sostegno e conoscenza abbiamo sostenuto l’autonomia zapatista.
Oggi mentre dalle montagne del sud est messicano ci arrivano nuove proposte proponiamo una raccolta di fondi per sostenere ancora una volta l’autonomia zapatista.

Sosteniamo l’autonomia zapatista; i soldi ricavati andranno alle comunità indigene dell’EZLN in Chiapas, Messico.

Con Zerocalcare

Dopo che nel 2019 gli zapatisti hanno annunciato la nascita dei nuovi Centri di Resistenza Autonoma e Rebeldia Zapatista (CRAREZ), Zerocalcare ci ha donato un disegno dedicato agli zapatisti che abbiamo riprodotto su diversi oggetti.

Borraccia - Alluminio capienza 400 ml - 13,00 euro
Tazza Mug - Ceramica 330 ml - 12,00 euro
Quaderno - Stile moleskin, formato A5 - 240 pagine bianche - 15,00 euro
Taccuino - Stile moleskin, formato A6 - 96 pagine a righe - 8,00 euro

Con Las Mujeres Rebeldes

Le donne hanno avuto sempre un ruolo centrale nella lotta zapatista, fin dall'emanazione della "Legge delle donne" ancor prima dell’insurrezione del 1 gennaio del 1994.
Oggi sono in prima fila come protagoniste nello sviluppo dell’autonomia.

Borsa tela - Tracolla lunga, cm 38x40 - 13,00 euro
Borraccia - Rossa o Bianca, alluminio 400 ml - 10,00 euro

Puoi trovare tutti gli oggetti:
- - a Napoli.
Per prenotazioni, informazioni, appuntamento e ritiro telefona al 3357888115 o manda una mail a yabastanapoli@yahoo.it

- Padova puoi trovare questi e anche altre cose presso la sede di Via Barbarigo 49.

Per informazioni, appuntamento e ritiri telefona allo 0498309629 o manda una mail a padova@yabasta.it. 

SE NON PUOI RAGGIUNGERCI TI SPEDIAMO NOI QUELLO CHE VUOI
Costo spedizione tracciabile 5,00 euro per oggetto


PUOI FARE LA TUA DONAZIONE

- Presso PayPal

- Presso il Conto corrente

Banca Popolare Etica intestato Associazione Ya Basta Caminantes ODV IBAN IT76D0501812101000011007374 con la causale: Sostegno alle comunità zapatiste.

domenica 3 novembre 2019

Italia - Con Zerocalcare si apre la raccolta fondi per le comunità zapatiste

A sostegno dei nuovi Centri di Resistenza Autonoma e Rebeldia Zapatista (CRAREZ)

“Qui siamo, siamo zapatisti. Perché ci vedessero ci siamo coperti il volto, perché ci nominassero abbiamo negato il nostro nome. Scommettiamo il presente per avere futuro e per vivere moriamo. Siamo zapatisti, in maggioranza indigeni di stirpe maya. Non ci vendiamo, non ci arrendiamo e non zoppichiamo.
Siamo ribellione e resistenza. Siamo una delle tante mazze che romperanno i muri, uno dei tanti venti che spazzeranno la terra, e uno dei tanti semi dai quali nasceranno altri mondi.
Siamo l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.”



Comunicato EZLN - Abbiamo rotto l’accerchiamento - Agosto 2019


Nell’agosto 2019 gli zapatisti annunciano la nascita di nuovi Centri di Resistenza Autonoma e Rebeldia Zapatista (CRAREZ), creando sette nuovi Caracoles, sedi delle Giunte di Buongoverno, e quattro nuovi Municipi Autonomi, come risposta all’accerchiamento militare portato avanti dalla Guardia Nazionale dispiegata in Chiapas dal nuovo governo, pseudo progressista, di Andres Manuel Lopez Obrador,
Per sostenere i nuovi Centri e l’autonomia zapatista abbiamo chiesto la collaborazione di artisti italiani nella raccolta fondi.

Primo artista ad accogliere questo appello è stato Zerocalcare che ha donato un disegno dedicato agli zapatisti.

I soldi ricavati con questa iniziativa andranno alle comunità indigene dell’EZLN in Chiapas, Messico.

SOSTENIAMO L’AUTONOMIA ZAPATISTA

Trovi:
Taccuino tascabile – formato A6 – 96 fogli righe - 8 euro
Quaderno – formato A5 – 240 fogli bianchi - 15 euro
Tazza Mug – 330 ml – ceramica - 12 euro


Presso:
Associazione Ya Basta - Caminantes – Via Barbarigo 49 Padova tel. 049830969 mail padova@yabasta.it
Cooperazione Rebelde Napoli – tel. 3357888115 - Napoli mail cooperazionerebeldenapoli@gmail.com
Associazione Ya Basta Bologna - Centro sociale Tpo Via Casarini 17/4 Bologna mail yabasta.bologna@gmail.com

Associazione Ya Basta Roma Moltitudia - per Roma Centro tel. 3464104107
                                                                 - per Latina tel. 3394784890



SE NON PUOI RAGGIUNGERCI TI SPEDIAMO NOI QUELLO CHE VUOI

Invia una mail con i recapiti per la spedizione a padova@yabasta.it
Costo 10 euro. (8 + 2 spese postali) per taccuino tascabile
Costo 17 euro (15 + 2 spese postali) per quaderno
Per la spedizione delle tazze i costi dipendono dalla formula scelta per l’invio


Pagabili :
- presso il conto corrente Banca Popolare Etica intestato Associazione Ya Basta - Onlus IT76D0501812101000011007374 con la causale: Donazione zapatisti

- tramite il nostro conto Paypal - Donazione zapatisti
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Quaderni e taccuini Zerocalcare

Dal 1994, quando apparvero sulla scena mondiale con un’insurrezione armata, gli zapatisti hanno costruito un inedito percorso di autogoverno ed autonomia.
Attraverso i Municipi Autonomi, le Giunte del Buongoverno le comunità zapatiste amministrano in forma indipendente la vita sociale: salute, educazione, produzione, giustizia, e comunicazione e tanto altro.

Un cammino non facile, costruito giorno dopo giorno, confrontandosi con mille contraddizioni e scontrandosi con i costanti attacchi dei vari Governi messicani che si sono susseguiti: dall’uso criminale dei gruppi paramilitari alla militarizzazione dell’intera regione, accompagnata dalle false promesse racchiuse nei “programmi di sviluppo” per gli indigeni.
E’ un percorso che parte dal basso, coinvolgente, che oggi giovani ragazze e ragazzi, cresciuti negli anni dopo il 1994, nel pieno del processo di costruzione autonoma, continuano da protagonisti sulla strada aperta in quel ormai lontano 1 gennaio del 1994.
Le donne sono sempre state in prima fila, cambiando radicalmente le relazioni in un contesto in cui se è difficile essere donna, lo è ancor di più se sei povera ed indigena.
Raccontare quel che è cambiato in quelle lontane montagne del Sud Est messicano non è semplice, perché a vivere il cambiamento, come un processo continuo, sono migliaia di uomini e donne di ogni età.

Appoggiamo e sosteniamo gli zapatisti, che non hanno mai voluto essere un modello da imitare ma invece un’esperienza da condividere con chi crede che un altro mondo sia possibile.
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Tazze Zerocalcare per gli zapatisti

Iniziativa in collaborazione con Oblò APS, associazione impegnata a divulgare il linguaggio del fumetto.
La prima parte dei fondi raccolti verranno consegnati a dicembre 2019 dalla delegazione che partirà dall’Italia per partecipare al secondo Incontro Internazionale delle donne che lottano e per visitare le comunità zapatiste.

giovedì 20 giugno 2019

Messico - Lettera contro la militarizzazione delle zone indigene dell’EZLN

Lettera contro la militarizzazione delle zone indigene dell’EZLN
A coloro che ancora vogliono ascoltare.
Questo è un messaggio di preoccupazione per la vita, per la dignità. Noi, firmatari di questa lettera siamo preoccupati per quello che sta accadendo, di nuovo, in quell’angolo dimenticato del sudest messicano che è diventato il cuore della speranza e della ribellione, il Chiapas.
Questo non è un manifesto ideologico né una presa di posizione di fronte ai cambiamenti politici in atto in Messico, è un messaggio di genuina preoccupazione per quello che si avverte che si sta avvicinando in quel ‘sotto’ che dopo 25 anni, di 500 anni, continua a resistere allo sterminio e all’oblio. Ci preoccupiamo per quelli che per un quarto di secolo hanno lottato per la loro autonomia, che hanno posto la dignità al di sopra del pragmatismo politico, che sono stati un esempio di libertà in un mondo incatenato dalla paura, ci preoccupiamo per gli Zapatisti.
Ci preoccupa sapere della crescente attività militare nei territori delle comunità Zapatiste. Vediamo che in mezzo alla complessa situazione di sicurezza che si vive in Messico, la strada verso la militarizzazione del paese sta prendendo sempre più forza. È un segnale di allarme che, anche attraverso la strategia della molto discussa Guardia Nazionale, questa sia come è successo tante volte una forza di “sicurezza” che non distingue tra crimine e resistenza, tra crudeltà e degna disobbedienza. È contraddittorio che proprio quando i dati dello stesso Governo del Messico indicano che la zona Zapatista è di quelle con il più basso indice di criminalità, la strategia di sicurezza sia rivolta in maniera minacciosa a quelle zone che sono uno dei pochi santuari di libertà e sicurezza per il Messico del basso. Questa più che una strategia di sicurezza sembra una strategia di guerra.
Benché noi firmatari siamo un insieme di persone diverse che guardiamo l’amministrazione di Andrés Manuel López Obrador con speranza o scetticismo, tutti siamo persone che sogniamo un Mondo diverso, migliore. Noi che ci uniamo in queste parole, crediamo che un cambiamento in Messico non può avvenire sotto l’ombra del pragmatismo politico, cedendo alle pressioni che portano all’autoritarismo, all’abuso ed alla violenza a beneficio dell’1%, né con la denigrazione delle voci critiche che con la loro autenticità e concretezza si sono guadagnate il rispetto del mondo.
Vediamo un processo crescente di ostilità verso resistenze autentiche, storiche e legittime che si oppongono a progetti come il Treno Maya, il Corridoio Trans-Istmico ed il Plan Integral Morelos, tra gli altri. Ci preoccupano i recenti omicidi di componenti del Congresso Nazionale Indigeno e del Consiglio Indigeno di Governo. Ci preoccupa la possibilità che questa nuova amministrazione, come i suoi predecessori, liberali o conservatori, di nuovo porti i popoli indigeni sull’orlo dello sterminio.
Il mondo sta guardando con gli occhi e con il cuore quello che sta accadendo in Messico e in Chiapas.
Stop alla guerra contro gli Zapatisti ed i Popoli Indigeni del Messico!
FIRMATARI INTERNAZIONALI

lunedì 22 ottobre 2018

Italia - "Hablar colores - Parlare a colori" del Subcomandante Galeano

In Defensa Zapatista c’è un mondo nuovo, certo, ma anche qualcosa di più terribile e meraviglioso: la sua possibilità. 

E quando parla a colori, forse sta provando nuove forme di comunicazione per un mondo che neanche immaginiamo, però che lei considera che verrà, non senza la lotta necessaria e urgente per portarlo da qualsiasi luogo nel quale si trovi fino a questa realtà che soffriamo.
Non mi immagino niente di più zapatista che lo sforzo sintetizzato nell’azione di questa bambina.



Da Hablar colores - Parlare a colori, Subcomandante Galeano


Arriva dalle Montagne del Sud Est Messicano in Italia il nuovo libro di racconti del Subcomandante Galeano.

Ancora una volta dopo Ci sarà una volta, i racconti gravitano attorno a Defensa Zapatista, bambina indigena zapatista. 


Attorno a lei si muovono nuovi e vecchi personaggi: dal detective zapatista Elias Contreras al GatoPerro, a Pedrito fino a Sherlock Holmes, accompagnato dal fidato Watson insieme.



Sullo sfondo la complessa semplicità dell’autonomia zapatista, l’incessante cammino delle comunità indigene nel costruire il loro presente di cambiamento, senza smettere di analizzare in profondità i meccanismi del potere, di quello che sta "in alto" e vive sfruttando "il basso", la natura, il pianeta.

Con l’ironia che sempre accompagna le storie che giungono dalla selva e le montagne del Chiapas, il Sup Galeano ci porta a riflettere su come per la costruzione di un altro mondo possibile le scienze e le arti siano fondamentali per svelare il presente ed immaginare il futuro.



Accompagnato dalle illustrazioni di Andrea il libro va guardato, letto e soprattutto immaginato perché come dice il supGaleano "tutto quello che io racconto, è accaduto in ogni calendario, però in una geografia precisa: le montagne del Sud Est Messicano".

                                 Subcomandante Galeano Hablar Colores – Parlare a Colori
L’edizione italiana di Hablar Colores è la fedele riproduzione, tradotta, di quella messicana editata e pubblicata dall’EZLN nel mese di agosto 2018.

La realizzazione del libro è stata possibile grazie alla decisione congiunta ed al contributo politico ed economico delle seguenti realtà:

martedì 16 ottobre 2018

Messico - Italia - Dicembre 2018 - Brigata Sanitaria nel Caracol de La Garrucha


A dicembre 2018 torneremo in Chiapas per sostenere la Salute Autonoma nella zona del Caracol de La Garrucha all’interno di "Juntos para el derecho a la salud", attraverso il sostegno alla strutturazione di un Laboratorio d’analisi in ogni Municipio della zona. 

Vieni con noi, sostieni l’autonomia zapatista. 

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Sembra ieri che siamo tornati dal Messico e già stiamo pensando a quando ritorneremo in dicembre, sarà per il fatto che ormai pioggia e freddo iniziano a fare capolinea nelle nostre giornate, sarà, e forse è questo il motivo vero, che il nostro impegno verso le comunità zapatiste non ammette soste e non ci possiamo permettere di non continuare a pensare come sostenere e rafforzare quel complesso di attività che gli zapatisti e noi con loro chiamiamo Autonomia.

A dir la verità aspettavamo che dalle montagne del sud est messicano ci arrivassero alcune informazioni che nell’ultimo incontro di agosto scorso avevamo concordato con la Junta de Buon Gobierno del Caracol 3 de La Garrucha.

Sono ormai due anni pieni che a scadenza quasi semestrale ci incontriamo con le autorità del Caracol e i promotori di salute, con loro abbiamo stilato un piano di lavoro che sta avendo i suoi frutti e che vogliamo condividere con tutt*.

Due anni fa ci siamo presi l’impegno di sostenere l’Autonomia zapatista nell’area della Salute ed in particolare rimettere in funzione, riattrezzare e mantenere il laboratorio di analisi del Municipio Francico Villa. Insieme a questo abbiamo dato una mano per la formazione di nuovi promotori in grado di fare le analisi di base che i mezzi e le strutture esistenti potevano garantire.

Dopo quattro delegazioni, a cui hanno partecipato studenti di medicina, dottori/e, chirurghi e professionisti di laboratorio di analisi cliniche, oltre a solidal* senza esperienze in campo sanitario, ora siamo ad una fase di consolidamento ed espansione del progetto “Juntos para el derecho a la salud”.

Insieme alla JBG è stato fatto un rilevamento dello stato dell’arte in cui sono i quattro Municipi che compongono la zona Selva Tzeltal rispetto ad attrezzature e strutture per i laboratori di analisi.

Dalla ricognizione fatta dal 13 al 17 di settembre 2018 dai Promotori di salute è emerso che nei quattro Municipi che compongono la zona de La Garrucha mancano alcuni apparecchiature mentre altre hanno bisogno di riparazioni e/o manutenzione.
Non è molta roba, è l’attrezzatura minima che, però, può dare la possibilità di evitare che le persone, per farsi un analisi del sangue o delle urine, siano costrette a farsi decine di chilometri su strade non sempre agevoli e su mezzi di trasporto non sempre comodi. Sono quelle analisi minime che permettono di prevenire e curare sul nascere malattie e infezioni che potrebbero essere più dannose se non individuate in tempo.

Alcuni Municipi hanno bisogno veramente di poco:

venerdì 28 settembre 2018

Italia - Nuove maree, per cambiare tutto - App. a Bologna 6/7 ottobre

Le azioni e le manifestazioni di Ni una menos in Argentina e l’8 marzo globale sono la punta di un iceberg che non smette di crescere e muoversi. In questi tempi bui, il movimento internazionale delle donne sembra l’unico nel mondo in grado di non adeguarsi all’agenda della politica istituzionale, di reinventare pensiero e azioni di chi lotta nella vita di ogni giorno, di rifiutare il dominio della violenza. Un movimento grande e complesso che in tanti modi mette in discussione le forme consolidate e tradizionali dell’agire politico ma anche i nessi che legano precarizzazione del lavoro, razzismo e violenza. Gli spazi autogestiti dalle donne, in particolare, sono sempre di più linfa vitale per tutte le lotte sociali. Scrive Carla Maria Ruffini «Esperienze come quelle dei centri antiviolenza e degli spazi femministi autogestiti, delle battaglie per la riappropriazione democratica dei beni comuni e delle istituzioni del welfare, delle pratiche di mutualismo solidale, autorganizzazione e autogestione collettiva di forme e pratiche del “comune”, se messe in relazione tra loro attraverso connessioni virtuose e sistemiche, possono essere linfa vitale per processi di rottura dei dispositivi di “confinamento” e separazione che rendono i conflitti incapaci di incidere, e per la creazione di spazi di interconnessione con tutte le soggettività che il capitale tenta di segmentare e dividere. A partire dalle lotte delle donne…»
8 marzo 2018, Non una di meno Bologna. Foto di Michele Lapini (che ringraziamo)
di Carla Maria Ruffini*

Una nuova stagione di maree femministe. Per cambiare tutto

Il messaggio fondamentale gridato dalle donne argentine in Plaza de los Dos Congresos il 4 giugno – nel pieno della combattiva campagna per l’aborto libero, sicuro e gratuito – è che le donne non sono disposte ad accontentarsi di singoli provvedimenti, ma vogliono “cambiare tutto”. Nel documento, potente e “denso” di tutte le rivendicazioni di Ni Una Menos e dello spirito di lotta che anima l’attuale movimento femminista internazionale, si sostiene che è necessario affrontare a tutto campo gli innumerevoli e pervasivi dispositivi politici, economici, giuridici e sociali che, con ancor maggiore accanimento in questo momento storico, originano la violenza etero-patriarcale sulle donne sia nella dimensione pubblica che in quella privata, mettendoli in discussione in modo radicale e sistemico.
Se guardiamo al nostro vessato Paese, siamo sempre più consapevoli che, per andare in questa direzione, è fondamentale rivendicare la centralità e l’efficacia della lotta globale e intersezionale delle donne, sollecitando una riflessione e un’attivazione non più rinviabile dopo i recenti eventi e provvedimenti – annunciati o già presentati dal Governo – che hanno caratterizzato il debutto del nuovo esecutivo a forte connotazione patriarcale e razzista.

Lo sciopero globale delle donne, messo in scena nel contesto mondiale per il secondo anno consecutivo l’8 marzo 2017, merita un’attenzione particolare nelle analisi del panorama dei movimenti di lotta attuali, dopo esser stato ignorato dai media – come è accaduto in modo clamoroso in Italia – o tutt’al più trattato sommariamente e con sufficienza e subito archiviato quale episodio contingente e scarsamente influente e significativo.
Foto tratte dalla pag. fb di Ni una menos
Negli scenari svuotati di quel potenziale di lotta e di liberazione che aveva animato passate stagioni, lo sciopero globale femminista, lo sciopero sociale, e tutte quelle pratiche e forme di lotta che “tengono insieme” le due dimensioni della produzione e della riproduzione, si confermano come la via maestra per aggredire, da una parte, gli snodi cruciali in cui la violenza determinata dalla precarietà e dalla vulnerabilità socio-esistenziale si origina e per ricomporre, dall’altra, ciò che è stato diviso, frammentato dal lucido disegno dell’odierno capitalismo di frode, sanando la dicotomia tra produzione di valore e socialità, solidarismo, organizzazione di lotte.

Lo spazio “largo” ma oppressivo e ingabbiante rappresentato dall’inestricabile intreccio di lavoro produttivo e riproduttivo, “res extensa” del processo di valorizzazione che mette al lavoro l’intera società ed erode progressivamente fette fondamentali di welfare, diviene luogo d’elezione per nuovi sfruttamenti e rinnovate servitù. Le servitù che il patriarcato – quello mai domato e quello di ritorno – riserva alle donne, nell’alleanza di ferro stretta con il neoliberismo, sono come sempre le più aggressive e violente; e già si colgono in modo evidente, nelle sconsiderate azioni e dichiarazioni che hanno contraddistinto la prima fase dell’attuale governo, segnali inquietanti di recrudescenza di un patriarcato disposto a “uscire allo scoperto” per annullare le conquiste fondamentali di libertà volute dalle donne e creare condizioni favorevoli per il consolidarsi delle nuove strategie di sfruttamento e violenza scientemente progettate.

La pedagogia della crudeltà

martedì 21 agosto 2018

Messico - Italia - Continua il Sostegno al Sistema di Salute Autonoma Zapatista


Nell’agosto 2018 sono stati consegnati nel Caracol de La Garrucha i fondi e i materiali per il Laboratorio d’analisi e per i Promotori di salute, raccolti da Cooperazione Rebelde di Napoli, Ca’ Sana e Ya Basta – Caminantes di Padova.

Il Caracol de La Garrucha, nella zona tzeltales, "Resistencia hacia un nuevo amanecer", è la sede della Giunta del buongoverno "El camino del futuro" che raggruppa i 4 Municipi Autonomi di Francisco Gómez, San Manuel, Francisco Villa e Ricardo Flores Magón.



La consegna del 2018 è la quarta tappa di "Juntos para el derecho a la salud", iniziato nel dicembre 2016 con l’incontro tra i Promotori di salute zapatisti e operatori sanitari italiani per discutere insieme le necessità locali.
Una prima consegna di materiali è stata effettuata nell’agosto 2017 e nel dicembre 2017 si è svolta una formazione con personale esperto italiano per dotare il Laboratorio d’analisi nel Caracol con i materiali necessari e aggiornare la formazione dei Promotori.


agosto 2018: consegna materiali sanitari


Attraverso un costante confronto con i Promotori è stata stilata la lista dei materiali che serviranno per svolgere campagne d’analisi del sangue nell’intera zona.
Kit per le analisi (trigliceridi, glucosio, colesterolo etc..) e materiali di consumo (siringhe, provette, guanti etc ..) permetteranno di rispondere alle richieste di indagini cliniche fatte dai Promotori locali di ogni Municipio.
Oltre ai materiali per il Laboratorio d’analisi sono stati consegnati anche strumenti sanitari per il lavoro dei Promotori sia nelle visite che negli interventi di base.
Alla Giunta del Buon Governo sono stati consegnati anche dei fondi a sostegno dell’autonomia.

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Ricevute Giunta del Buongoverno La Garrucha
Dal confronto con la Giunta e i Promotori di salute è emersa la proposta di attivare un Laboratorio d’analisi in ogni Municipio, in modo che la diagnostica sia decentrata per garantire la massima prevenzione.
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Caracol La Garrucha
Il Sistema Sanitario Autonomo Zapatista, infatti oltre a garantire il diritto alla salute attraverso le cure essenziali, opera mettendo al centro la prevenzione e l’educazione.
Il diritto alla salute è una delle parti fondamentali della complessa strutturazione dell’autonomia zapatista. Un percorso partito da lontano che giorno dopo giorno tra mille contraddizioni .. lento però avanza.


Prossima Brigada Sanitaria dicembre 2018 per informazioni e contatti: brigatesalutechiapas@gmail.com


Puoi contribuire anche tu con:
- raccolta del materiale sanitario che ci è stato richiesto
- sottoscrizioni di contributi economici
- organizzazione di momenti informativi
- partecipazione alle delegazioni in Chiapas


Per sottoscrivere:
- presso il conto corrente intestato a Associazione Ya Basta
Banca Popolare Etica IT76D0501812101000011007374

- tramite il nostro conto Paypal
La campagna è coordinata da:

Cooperazione Rebelde Napoli
FB @cooperazionerebelde.napoli
TW @cooperRebeldeNapoli
SITO CooperazioneRebelde


Sostenuta da:
* Presidio di Salute Solidale - Napoli
* Associazione Ya Basta - Caminantes
FB @yaBastaCaminantes
SITO www.yabasta.it


mercoledì 10 gennaio 2018

Messico - Con il Sistema di Salute Autonoma Zapatista

Conclusa la terza Brigata nel Caracol de La Garrucha 


Dal 15 al 22 dicembre 2017 si è svolta la Brigata sanitaria nel Caracol de La Garrucha.

Una settimana di intenso lavoro e condivisione tra analisti di laboratorio e volontari giunti dall'Italia e i promotori di salute per riattivare il laboratorio di analisi cliniche presente nel Caracol.

Dall'Italia sono state portate diverse strumentazioni utili per le analisi, medicinali, kit sanitari di consumo, glucometri e contenitori per i prodotti dell'Erbolario. 

Tutti i materiali sono stati raccolti grazie ai tanti che si sono resi disponibili a sostenere il Sistema di Salute Autonomo Zapatista e tra cui vogliamo ricordare la Staffetta Sanitaria per il Kurdistan.

Durante la formazione, a cui hanno partecipato diversi Promotori di salute provenienti da tre dei quattro Municipi Autonomi che formano il Caracol III, è stato fatto un controllo delle apparecchiature (microscopi, centrifughe, contaglobuli, fotometri per analisi cliniche) per effettuare le analisi del sangue e delle urine. 

La formazione è stata anche l'occasione per consegnare diverse dispense dedicate a vari argomenti come la piccola chirurgia, le ernie, il diabete elaborati dagli operatori sanitari italiani che partecipano al percorso della Campagna "Juntos para el derecho a la salud" e che hanno partecipato alle ultime delegazioni. 

E' stata anche visitata la Clinica di San Miguel, che gli zapatisti vogliono migliorare con nuovi servizi.


Alla fine della settimana sono state effettuate le analisi su un piccolo campione di pazienti a cui sono stati consegnati i risultati sui nuovi moduli elaborati durante la formazione.

Nella discussione con la Giunta di Buongoverno sono state tracciati i prossimi obiettivi per sostenere tutta la rete dei laboratori di analisi, sia quello che si trova nel Caracol che gli altri che si trovano nei vari Municipi, continuando la formazione di altri Promotori.

Essere indipendenti anche nella fase delle analisi di laboratorio, fondamentali per le diagnosi,  è uno dei tanti aspetti che caratterizza il Sistema autonomo insieme alle cure sempre più specializzate, alla capillare presenza di micro Cliniche nelle varie comunità, alla produzione di medicamenti attraverso gli Erbolari. 

Un lavoro costante e diffuso che è volto non solo a garantire il diritto per tutti alle cure necessarie ma soprattutto a strutturare una prevenzione sempre più ampia per migliorare complessivamente la qualità della vita. 

L'impegno delle Brigate Sanitarie continuerà in Italia con la raccolta dei materiali e dei fondi necessari per sostenere il Sistema di Salute Autonoma Zapatista e in particolare i laboratori di analisi de La Garrucha.



Come appoggiare la Campagna "Juntos para el derecho a la salud"?

Puoi contribuire anche tu con: 
- raccolta del materiale sanitario che ci è stato richiesto 
- sottoscrizioni di contributi economici 
- organizzazione di momenti informativi 
- partecipazione alle delegazioni in Chiapas


Per informazioni: 
brigatesalutechiapas@gmail.com

La campagna è coordinata da:
Cooperazione Rebelde Napol
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SITO CooperazioneRebelde

Sostenuta da: 
Presidio di Salute Solidale - Napoli
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* Associazione Ya Basta - Caminantes
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SITO www.yabasta.it
* Ya Basta Moltitudia Roma
FB @yabasta.moltitudia

mercoledì 13 dicembre 2017

Solidarietà tra Kurdistan e Messico

“Un mundo donde quepan muchos mundos”: solidarietà tra Kurdistan e Messico

Giovedì 7 dicembre 2017, con il sostegno dei compagni del CSOA Spartaco, abbiamo presentato la Brigata Sanitaria “Juntos para el derecho a la Salud” che partirà a metà dicembre per sostenere il Sistema di Salute Autonomo Zapatista nella zona del Caracol de La Garrucha.
Durante la serata sono intervenuti i compagni della Staffetta Sanitaria per il Kurdistan di Roma, che nello spirito di solidarietà internazionale tra esperienze di autonomia e autogoverno per la costruzione di un mondo più giusto, anticapitalista, descolonizzato e libero dal patriarcato, non solo hanno portato il loro saluto alla Brigata Sanitaria, ma hanno anche consegnato medicinali da portare in Messico come contributo materiale di solidarietà. Tra questi alcuni glucometri, antibiotici e altre medicine fornendoci anche di un manuale per la prevenzione e la cura del diabete realizzato da compagni medici solidari.


“...Al Movimento delle Donne del Kurdistan Komalên Jinên Kurdistan (KJK), Compagne e sorelle: Noi, donne delegate indigene originarie del Messico, le consigliere e la portavoce del Consiglio Indigeno di Governo, dei popoli amuzgo, tojolabal, ñahñu/ñatho, nahua, wixárika, tzeltal, maya, tohono odham, totonaco, binniza, tzotzil, guarijio, kumiai, chol, purépecha, mayo, rarámuri, tepehuano, me´phaa, popoluca, zoque, cochimi, coca, cora, yaqui, mam, mazahua, tenek, chinanteco, na savi, cuicateco, mixe, triqui, ikoots, chichimeca y mazateco, riunite in assemblea del Consiglio Nazionale Indigeno, spazio che da 21 anni mette in connessione i popoli originari del Messico, vi inviamo un saluto fraterno e vi ringraziamo di tutto cuore per la lettera che ci avete fatto arrivare lo scorso giugno, con l’abbraccio e l’appoggio solidale e rivoluzionario che dai vostri territori manifestate verso di noialtre, le donne indigene, verso di noialtri, popoli originari del Congresso Nazionale Indigeno...”

Allo stesso modo ringraziamo i compagni della Staffetta Romana per il Kurdistan perché con il loro gesto hanno reso concreta la solidarietà tra popoli e lotte e posto un mattoncino in più nella costruzione di “un mondo che contenga molti mondi”

La campagna è coordinata da:
Cooperazione Rebelde Napoli FB @cooperazionerebelde.napoli

Sostenuta da:
* Presidio di Salute Solidale - Napoli FB @presidiosalute.napoli
* Associazione Ya Basta - Caminantes FB @yaBastaCaminantes SITO www.yabasta.it
* Ya Basta Moltitudia Roma FB @yabasta.moltitudia

lunedì 23 ottobre 2017

Ci sarà una volta ... - Subcomandante Insurgente Galeano

Se chiedessero a me, ombra spettrale dal naso imponente, di definire l’obiettivo dello zapatismo, direi: "fare un mondo dove la donna nasca e cresca senza paura"
                                                                                                                 SupGaleano
Nell'estate 2017 durante il Festival CompArte è stato pubblicato dall’EZLN il volume "Habrà una Vez ...", che raccoglie alcuni dei racconti, contenuti nei comunicati dell’EZLN, dedicati alla niña Defensa Zapatista.
Come già con il Vecchio Antonio, con lo scarabeo Durito, con il detective Elias Contreras,Defensa Zapatista, la bambina indigena, impegnata a costruire la sua squadra di calcio in perenne conflitto con il piccolo Pedrito, insieme al gatto-cane, al cavallo con un occhio bendato da pirata, ci porta oggi nel cuore delle comunità zapatiste.
Sullo sfondo il muro del potere e l’incessante lavorio delle "donne e degli uomini di mais"per aprire ed allargare la crepa attraverso la quale immaginare un altro mondo.
I racconti, accompagnati da bellissime illustrazioni, possono essere piacevolmente letti da grandi e piccini.
Sono come piccoli pezzi del mosaico, in continua evoluzione, delle riflessioni basate sulla realtà dell’autonomia zapatista, a partire dal ruolo centrale che le donne si sono conquistate. 
Una sfida potente che Defensa Zapatista mette continuamente in atto.
Una ricerca costante nell'elaborazione delle forme della resistenza, della ribellione, dell’organizzazione, che affonda nel "camminare domandando", che tanto serve in un momento storico come questo in cui all’orizzonte la tempesta si fa sempre più potente.
Defensa zapatista è la contemporaneità delle nuove generazioni zapatiste, nate e crescite nell’autogoverno, che guardano alla costruzione di un futuro diverso, forti di quello che le generazioni precedenti hanno seminato, ma consapevoli che il cammino non è certo finito.
Defensa Zapatista incontra tanti personaggi reali o meno, da Sherlock Holmes agli intellettuali, agli attivisti della Sexta, disegnati con un’ironia piena di rispetto per gli altri. 
I racconti ci portano con passo leggero finanche nello spazio, accompagnati dalla riflessione sull’importanza delle arti e delle scienze nell’immaginare un altro mondo possibile.
Buona lettura!
La pubblicazione di "Ci sarà una volta ..." è stata possibile grazie al lavoro comune di molti collettivi e gruppi che in Italia sostengono la lotta zapatista.

L’intero raccolto delle vendite del libro sarà devoluto alle comunità zapatiste dell’EZLN

Costo del volume 10,00 euro


Per informazioni e contatti: Vittorio - 3357888115 


Puoi ricevere il volume anche a casa tua:
invia una mail con i recapiti per la spedizione a Cooperazione Rebelde Napoli


Costo 10,00 euro più 2,00 di spedizione per un TOTALE 12,00 euro pagabili:

- presso il conto corrente MPS IT33B0103040022000000339269  con la causale: 
   Libro Ci sarà una volta.....

- tramite il conto Paypal 

INDICE DEL VOLUME 
A mo’ di prologo
Il muro e la crepa
Appunti solo per donne 
L’Altroa
Leggendo si apprende 
Defensa Zapatista, Chicharrito Hernandez e Lionel Messi 
Quello che il Dottor John H. Watson non racconterà
Dal quaderno degli appunti del gatto-cane: Defensa Zapatista, l’arte e la scienza
Dal quaderno degli appunti del gatto-cane: La carenza
Un viaggio interstellare 
L’apocalisse secondo Defensa Zapatista 
L’urgente e l’importante

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!