giovedì 1 gennaio 2009

Palestina - Crimini di guerra a Gaza, Israele sta bombardando la striscia assediata. 200 morti e centinaia di feriti.

27 dicembre 2008
Gaza - Infopal
206 morti e 750 feriti: questo è il bilancio attuale degli attacchi aerei israeliani in corso contro la Striscia di Gaza.
Ore 19. Continuano gli attacchi aerei israeliani. Il primo, avvenuto in contemporanea contro circa 30 "obiettivi" palestinesi, ha provocato quasi 200 morti e circa 340 feriti. Fonti ospedaliere spiegano che la maggior parte dei cadaveri e dei feriti è giunta a pezzi. Molti sono ancora sotto le macerie degli edifici abbattuti.
Tra gli obiettivi del "terrorismo" palestinese, come ha raccontato la propaganda mediatica israeliana, ripresa acriticamente dai nostri mezzi di informazione, c’è anche il reparto infantile di un ospedale di Gaza. Dunque, è stata una strage dei bambini. Gli obitori traboccano di salme e gli ospedali non sanno più dove e come curare i feriti.
Il portavoce della polizia di Gaza, Islam Shahwan, ha dichiarato che gli attacchi hanno distrutto la maggior parte del quartier generale.
La resistenza. Le fazioni della resistenza hanno risposto al fuoco israeliano sganciando razzi contro Israele: uno ha ucciso un uomo e ferito altre cinque persone a Netivot. Altri razzi sono caduti su Ashkelon e Kiryat Gat.
"Gaza, zona militare". Da parte sua, il ministro della guerra, Ehud Barak, ha definito la Striscia di Gaza assediata e affamata e i suoi 1,5 milioni di abitanti, "zona militare speciale".
La risposta di Hamas. Dopo il feroce attacco israeliano contro la Striscia, Hamas ha ordinato alle brigate Al-Qassam di rispondere "con ogni mezzo".
Il portavoce di Hamas, Fawzi Barhoum, ha chiesto una rappresaglia massiccia e una ripresa delle operazioni contro Israele.
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Striscia di Gaza, ore 12,30. L’aviazione da guerra israeliana sta bombardando diverse sedi delle forze di sicurezza palestinesi a Gaza. E’ un vero massacro! Sul terreno ci sono già 200 morti e centinaia di feriti, ma il bilancio è destinato a salire tragicamente.
Le ambulanze stanno accorrendo sul luoghi dei bombardamenti (circa 30 attacchi contemporanei) per soccorrere i feriti e portare via i cadaveri.
Ci sono decine di cadaveri di membri della polizia sparsi per terra, a seguito del bombardamento delle postazioni 17, Tawam, la sede delle forze preventive, Ansar, la direzione civile, al-Safina, la sede dei passaporti. Sono state bombardate tutte le sedi amministrative e politiche della Striscia di Gaza. Ucciso anche il capo generale della polizia di Gaza, il colonello Tawfiq Jaber.
Fonti mediche hanno riferito che ci sono centinaia di feriti.
Gli aerei da guerra israeliani continuano a sorvolare lo spazio della Striscia di Gaza.
Stato criminale. E’ una vera guerra: gli attacchi aerei stanno colpendo il nord, il sud e il centro della Striscia. Israele ha scelto il momento opportuno per bombardare: l’ora di uscita dei bambini dalle scuole. E’ una tragedia immensa.
I nostri giornali e le nostre tv, le cui direzioni hanno perso completamente il senso della dignità professionale, ci stanno raccontando che ad essere bombardate sono le basi dei "terroristi". Non è così! Sono i civili, i bambini, la dirigenza delle forze dell’ordine, dell’amministrazione pubblica, a essere colpiti.
La propaganda mediatica italiana filo-sionista ha iniziato già da qualche settimana a prepararci alla ineluttabilità di questa guerra a senso unico, vera carneficina di biblica memoria, dando la colpa a Hamas e ai razzetti Qassam, quando la verità è un’altra: Israele ha bisogno di queste stragi di innocenti in funzione elettorale. Hamas era disposta alla tregua a patto di far fermare gli attacchi israeliani mai sospesi, nonostante il cosiddetto "cessate il fuoco" siglato a giugno, e di far riaprire i valichi per far entrare i rifornimenti alimentari e il carburante, necessari alla sopravvivenza di 1,5 milioni di persone.
Questo i nostri sempre più indecenti giornali e tg non ce lo hanno raccontato.
Siamo di fronte alla morte dell’informazione, al Grande Fratello che manipola le menti e le coscienze.

giovedì 25 dicembre 2008

Due anni di governo del FSLN


di Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más"


Nella bufera post elettorale: successi e vecchi cliché in mezzo alla crisi mondiale
La coordinatrice del Consejo de Comunicación y Ciudadanía (CCC), Rosaria Murillo, ha fatto circolare una bozza di quello che sarà il documento di analisi dei risultati di due anni di amministrazione Ortega.
Due anni non certo facili, che si concludono con gli strascichi di una polemica post elettorale che rischia di far sprofondare il paese in una nuova crisi istituzionale dagli esiti incerti e che, ogni giorno di più, assume le sembianze di un conflitto già visto tanti anni fa.
Il muro contro muro tra il governo sandinista e l’opposizione a seguito delle elezioni del novembre scorso, ha provocato una nuova paralisi dei lavori parlamentari, che rischia di sfociare nella non approvazione della Finanziaria 2009 e nell’impossibilità di utilizzare circa 40 milioni di dollari rià approvati dalla Banca Mondiale e dal BID per finanziare le spese pubbliche dell’anno che sta terminando.
In mezzo ad una crisi mondiale che renderà ancora più difficile concretizzare il piano di gestione macroeconomica predisposto dal Banco Central, il Nicaragua deve inoltre cercare di salvaguardare il programma firmato con il Fondo Monetario Internazionale, Fmi, al quale sono legati una serie di esborsi dei paesi, soprattutto europei, che fanno parte della comunità donante e che hanno già segnalato una certa irrequietezza per lo "spettacolo" creato ad arte dall’opposizione dopo le elezioni. La paralisi del Parlamento sta di fatto impedendo il rispetto di almeno quattro punti dell’accordo con il Fmi.
A questa situazione bisogna aggiungere la sempre più evidente ostilità del governo nordamericano, condivisa per altro dall’alta gerarchia della Chiesa cattolica, che ha abbandonato completamente le posizioni conciliatorie fino ad ora assunte dal cardinale Obando y Bravo, l’azione mediatica antigovernativa dei principali mezzi d’informazione e di una certa parte della cosiddetta società civile ed il silenzio pressoché assoluto con cui si trattano le opere ed i programmi governativi.
Se a questa situazione aggiungiamo il crollo del prezzo del petrolio a livello mondiale e l’evidente crisi che affronterà il Venezuela di Chávez, principale partner del governo Ortega, il panorama non è certo dei più incoraggianti. Ma quello che preoccupa di più è proprio l’atteggiamento dello schieramento politico-sociale che osteggia l’attuale governo sandinista, sia a livello nazionale che internazionale. Un atteggiamento che sembra voler fare della crisi economica il proprio strumento privilegiato, portando il paese sull’orlo del baratro ed obbligando la gente a ragionare nuovamente, come nel 1990, con lo stomaco e non con la ragione.
L’attuale governo non è comunque esente da colpe, se così le si vuole definire, prima tra tutte l’aver voluto effettuare cambiamenti radicali troppo accelerati in una società paralizzata da oltre 16 anni, nella quale sembra aver prevalso l’opportunismo piuttosto che la coscientizzazione e la assunzione anche etica e morale di questo nuovo modello del cosiddetto "Pueblo Presidente" e "Poder Ciudadano".
Certi cliché autoritari e di secretismi degli anni 80, inoltre, non hanno certo contribuito a distendere l’ambiente con quei settori che avrebbero potuto mantenere una certa autonomia critica, senza però finire nelle grinfie dell’opposizione pilotata, risentita ed apertamente ostile all’attuale gestione del Frente Sandinista.
Il muro contro muro fatto ormai di attacchi personali che rimestano nella vita privata delle persone e lo scontro aperto a 360 gradi in cui si tende a dividere la società tra "rivoluzionari del nuovo progetto di governo sandinista" ed "oligarchia al servizio dell’impero", sta riaprendo vecchie ferite e riproponendo vecchi linguaggi dei quali sanno approfittare proprio quei settori, come l’ormai illegale Movimiento Renovador Sandinista, Mrs, che sfruttano l’immagine del passato e gli ottimi canali internazionali di cui godono.
Un esempio è l’ultimo ed inutile conflitto scoppiato con lo scrittore ed ex vicepresidente della Repubblica durante gli ani 80, Sergio Ramírez. Il veto posto dall’Instituto Nacional de Cultura a un prologo di Ramírez in un inserto del quotidiano spagnolo El País sull’opera poetica di Carlos Martínez Rivas, famoso poeta nicaraguense, non ha fatto altro che dare nuovo materiale all’opposizione nazionale per gridare allo scandalo e far sì che decine di scrittori, poeti ed intellettuali a livello mondiale, tra cui Gabriel García Márquez, insorgessero contro i presunti soprusi del governo Ortega, danneggiandone ulteriormente l’immagine a livello internazionale.
Due anni di governo
Il documento, che probabilmente passerà quasi inosservato a livello nazionale e che nessuno prenderà in considerazione a livello internazionale, analizza i vari programmi governativi, presentando i risultati di questi due anni e le previsioni per i prossimi tre (Documento completo in spagnolo)
PROGRAMMA AMOR
In poco più di due mesi questo programma ha seguito 1.550 bambini e bambine di strada con la partecipazione di 31 educatori. 110 bambini e bambine che si trovavano in istituto o case famiglia sono rientrati nelle famiglie d’origine e l’obiettivo finale è quello del reinserimento di 2.374. 370 bambini e bambine senza famiglia sono stati accolti in case famiglia e sono state organizzate e formate 350 famiglie disposte a svolgere questo lavoro di accoglienza. Per la fine dell’anno verranno inseriti altri 50 bambini e formate altre 30 famiglie.
Sono stati avviati 23 Centros de Desarrollo Infantil (CDI) e per il periodo 2009-2011 ne verranno costruiti altri 100,utilizzando parte del fondo di 20 milioni di dollari messi a disposizione dal BID.
Sono inoltre stati iscritti all’anagrafe 13.124 bambini e bambine (altri 3 mila durante il mese di dicembre) e l’obiettivo finale è l’iscrizione di 300 mila durante il periodo 2009-2011
Si sta lavorando nella creazione di una rete territoriale per individuare bambini, bambine ed adolescenti senza riferimenti affettivi adulti, in quanto i genitori sono emigrati all’estero. Con la partecipazione di 670 educatori sono stati identificati 3.550 bambini e bambine che lavorano e si cercheranno soluzioni con la famiglia per evitare che continuino a lavorare.
PROGRAMMA ALIMENTOS PARA EL PUEBLO
Sono stati aperti 2.605 punti di distribuzione di alimenti a prezzi calmierati in tutto il paese e sono state beneficiate più di 90 mila persone.
A Managua sono stati aperti 488 punti che hanno servito 56.265 persone
Il Programma Paquete de Alimentos para el Pueblo (PAPP) ha beneficiato lavoratori e lavoratrici dello Stato, iniziando con il personale del ministero degli Interni ed allargandosi a quello del settore sanitario ed istruzione. In totale si tratta di 10.258 persone.
PROGRAMMA BONO PRODUCTIVO ALIMENTARIO
Per beneficiare più famiglie, nel mesi di agosto il presidente Daniel Ortega ha approvato un aumento di 4.482 buoni produttivi, passando dai 15.227 previsti a 19.709.
Dall’inizio del programma in giugno del 2007 i buoni produttivi hanno beneficiato 32.709 famiglie per un totale di quasi 200 mila persone.
PROGRAMMA USURA CERO
Per il 2008 era stato previsto il credito per 6.072 socie, ma l’ampliamento disposto dal presidente Ortega ha permesso il coinvolgimento nel progetto di 63.853 donne. Tra il 2007 e il 2008 le beneficiate totali saranno 70.136, equivalente al 95,1 per cento dello stimato dal programma.
CALLES PARA EL PUEBLO
Per il 2008 era stata prevista la costruzione di mille strade in cento comuni, ma in agosto molti sindaci avevano chiesto di essere inclusi nel progetto, portando il totale a 1.187 con un investimento di 23,5 milioni di dollari. La previsione per il 2008 è di poter elevare il numero a 1.237.
ISTRUZIONE
Da gennaio a novembre 2008 sono state riparate, rimpiazzate o ampliate 548 aule e per la fine di dicembre si prevede elevare il numero a 726.
Sono stati consegnati 90.983 nuovi banchi scolastici, più di 127 milioni di razioni alimentari, 264 biblioteche e 924 pannelli solari per rafforzare l’alfabetizzazione nelle zone rurali che non hanno energia elettrica.
PROGRAMMA CASAS PARA EL PUEBLO
Sono state costruite 987 case e durante dicembre ne verranno consegnate altre 409. Sono inoltre state ristrutturate 100 case.
DIRITTO ALLA SALUTE
Durante tutto il 2008 è continuato il lavoro di rafforzamento della rete sanitaria in tutto il paese con la costruzione o ristrutturazione di ospedali, dispensari e centri specializzati (elenco completo ) Per trasformare il Sistema Sanitario e garantire il diritto alla salute alla popolazione, il personale sanitario ed il governo hanno definito cinque grandi obiettivi: per il 19 luglio 2009 verrà visitato il 100 per cento delle famiglie nicaraguensi, consolidando in questo modo il modello famigliare comunitario.
Si offrirà assistenza medica di qualità 24 ore al giorno nei Centros de Salud di tutti i capoluoghi di Dipartimento.
Fino a settembre 2008 sono state realizzate quasi 10 milioni di visite e per realizzare l’obiettivo previsto si prevede l’aumento dei centri di assistenza, del personale medico, dei materiali sanitari e delle medicine. Verrà inoltre ridotto del 50 per cento il tempo di attesa per le operazioni da effettuarsi negli ospedali
Durante il 2008 sono state programmate 54.251 chirurgie e fino a novembre ne erano state realizzate 45.770 (84,4 per cento della meta).
SICUREZZA GIURIDICA DELLA PROPRIETA’
Nel 2008, 20.800 famiglie hanno ricevuto titoli di proprietà
SUSSIDIO AI MEZZI DI TRASPORTO PUBBLICO
Da gennaio a novembre 2008 sono stati sussidiati 240,5 milioni di biglietti per le corse in autobus ed entro fine anno il numero si eleverà a 260 milioni.
Sempre nello stesso periodo sono stati consegnati 5,5 milioni di galloni (3,78 litri) di diesel a prezzo preferenziale e per la fine dell’anno il totale previsto è di quasi 6 milioni.
Alti sussidi anche per il settore taxi che ha permesso un aumento moderato delle corse.
PROGRAMMA CARRETERAS PARA EL PUEBLO
Al 30 ottobre la percentuale di compimento dei progetti relazionati alla riabilitazione e miglioramento di strade e strade rurali, costruzione di ponti ed altre opere relazionate è stata del 60 per cento.
Miglioramento di strade per 422 chilometri, miglioramento di strade rurali per 401 chilometri, ricostruzione di 125 metri di ponti e 2.159 metri di opere relazionate come drenaggio e segnaletica.


BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!