Il Fronte popolare per la liberazione della Palestina, in un comunicato stampa, ha definito le pratiche delle autorità di occupazione israeliane, del loro esercito e dei coloni ai danni del popolo palestinese una “graduale guerra di sterminio e di espulsione, e una nuova Nakba palestinese.
Perfino Nakba è diventata una parola proibita, chi la pronuncia viene punito dalla legge: la legge della giungla xenofoba dell’occupazione”.
Nel comunicato si ricorda quindi che tali pratiche sono numerosissime, e vanno dalla confisca delle terre alle demolizioni delle case, dalla violazione dei luoghi sacri di tutta la Palestina (citando come esempi Umm al-Fahem e Gerusalemme) al brutale assedio imposto a un milione e mezzo di palestinesi nella Striscia di Gaza, dall’incendio dei raccolti agricoli ai saccheggi e al prosciugamento delle fonti idriche, dalla cancellazione della lingua araba all’ebraicizzazione dei nomi dei siti e delle città arabe palestinesi: il tutto calpestando il diritto umanitario internazionale e l'opinione pubblica mondiale.
Il Fronte ha quindi chiesto alla leadership palestinese e alla Lega Araba di assumersi le proprie responsabilità, “porre fine allo stato di coma e di silenzio terribile che copre questi crimini – commessi alla luce del sole – , opporsi al genocidio” e interrompere tutte le relazioni diplomatiche e economiche arabo – israeliane.
Un appello è stato poi lanciato al Consiglio di Sicurezza dell’Onu, all’Assemblea Generale per i diritti umani e a tutte le istituzioni internazionali di competenza “perché fermino quest’‘Olocausto’ scatenato dalla potenza occupante contro il popolo palestinese e contro l’intero Medio Oriente”.
Il movimento ha infine avvertito che “continuare a tacere e restare sottomessi rende l'occupazione ancora più violenta e criminale, e aumenta inoltre l’ipocrisia della comunità internazionale, il suo doppio gioco e le parole vuote sul cosiddetto ritorno al processo di pace, pronunciate per scopi puramente mediatici”.
tratto da Infopal
giovedì 23 luglio 2009
In Chiapas aggressione paramilitare causa un morto e cinque feriti
L'attacco nella Comunidad de Mitzitón Municipio de San Cristóbal De Las Casas Chiapas.
Il 19 luglio un'aggressione paramilitare ha portato al bilancio di un morto e cinque feriti nella Comunità Mitzitón.
Gli aggressori fanno parte di un gruppo evangelista "Alas de aguila" già conosciuto nella zona come "Esercito di Dio". L'aggressione contro questa comunità appartentente all'Otra Campana si inserisce nelle costanti provocazioni che accompagnano la costruzione della nuova autostrada Palenque San Cristobal, come denuncia il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolome nel suo rapporto.
Per seguire gli aggiornamenti vai al sito Indymedia Chiapas.
Dalla Comunità di Mitzitón:
Primo comunicato
Secondo comunicato
Links Utili:
Enlace Zapatista
Iscriviti a:
Post (Atom)
Più di 500, 40, 30, 20, 10 anni dopo
ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!