domenica 13 dicembre 2009

13 dicembre - Primi aggiornamenti della giornata



Dopo che nella notte i fermati erano arrivati a 1000, poco a poco la polizia ha iniziato ha rilasciarli e questa mattina pare sia confermata la notizia che solo una decina di fermi sono stati trasformati in arresti.

Le persone rilasciate hanno denunciato il trattamento subito come vera e propria "tortura e violazione dei diritti umani".

Si è trattato di una grande operazione delle forze dell'ordine danesi che attraverso l'uso del "fermo preventivo", hanno voluto affermare un dispositivo di totale arbitrio per imporre "obbedienza".

Iniziano anche a chiarirsi le dinamiche provocatorie della polizia attuate per cercare di giusticare l'uso massiccio dei "fermi preventivi" e il tentativo di creare problemi nella manifestazione di ieri.

Utile per ricostruire quanto è avvenuto è il racconto che appare in Indymedia Danimarca e che vi proponiamo proprio per ricostruire l'operato provocatorio delle forze dell'ordine.

Articolo in inglese in Indymedia Danimarca

Questo Sabato un corteo di protesta si è svolta, organizzata da un'ampia coalizione di gruppi e ONG da circa 67 paesi diversi. Nonostante le differenze di opinione e politiche, l'accordo di tutti era che la protesta di ieri doveva essere non-violenta, e non serviva per provocare la polizia. Alla fine, 968 persone sono state arrestate e la polizia dice di essere stata costretta ad adottare misure forti per prevenire azioni di 'facinorosi' nascosti nella grande manifestazione di massa. Tuttavia, la polizia avrebbe potuto compiere scelte molto diverse:

Come ci si può aspettare, non tutto ciò che compone la campagna contro i cambiamenti climatici è concordato con gli organizzatori della grande protesta. Attivisti che non hanno voluto assumere il codice della non-violenza della grande protesta, e sottoscrivere le dichiarazioni a volte concilianti da parte degli organizzatori, si stavano radunando sotto lo slogan 'Never Trust A Cop'..

Hanno deciso di fare la loro protesta in altre parti della città. Circa all'una del pomeriggio questi attivisti aveva iniziato a raccogliersi in Højbro Plads. La polizia era presente e perquisiva le persone che arrivano in zona. Alle 13:35, come il quotidiano danese Politiken riporta sul loro internet newsfeed, la polizia dichiara che intende far confluire i manifestanti riuniti a Højbro Plads nella manifestazione principale. Di fronte a questo “suggerimento” ad unirsi alla protesta popolare di massa, i manifestanti in Højbro Plads aumentano. Non di meno, circa un'ora più tardi, alle tre e mezzo, la piazza viene transennata e la polizia comunica ai manifestanti di andare unirsi alla manifestazione di massa su Christiansborg Slotsplads. " La polizia, sempre secondo il giornalista di Politiken, rivolgendosi alle persone “vestite interamente di nero” usava queste parole:

"La manifestazione è partita, dovete muovervi adesso se volete farlo!"

In questo modo, contro la volontà di entrambi gli organizzatori della manifestazione di massa non-violenta e, presumibilmente, degli attivisti militanti stessi, si sono diretti verso la coda della protesta di massa. Quando poco prima di uscire 3 vetrine erano rotte e fuochi d'artificio lanciati, iniziano i problemi e gli attivisti che non potevano correre da nessuna parte, se non lontano dalla polizia e nella marcia di protesta di massa -e a quanto pare la polizia ha usato questo pretesto per arrestare più di 900 persone tra chi era finito a camminare in coda della manifestazione. Quando gli arrestati saranno stati rilasciati dai centri di detenzione, gli organizzatori dovranno gli eventi di ieri, e la polizia presto avrà domande da affrontare sulla motivazione e la purezza dei loro intenti nel creare le circostanze che hanno portato all'arresto di massa più grande della loro storia.

Oltre 100 mila hanno sfilato per le strade della capitale danese.

Corrispondenze dalla mobilitazione del 12 dicembre




E’ partita da Slotsplads Christiansborg / Parliament Square la manifestazione internazionale indetta per oggi, giornata globale di azione contro i cambiamenti climatici. Oggi la prima grande manifestazione in cui i movimenti di opposizione alla precarietà climatica hanno chiamato ad un impegno reale, tempestivo e improcrastinabile "i grandi" sul problema del riscaldamento globale.

Una manifestazione straordinaria, per partecipazione e composizione.

Nella giornata ci sono stati anche pesanti "fermi preventivi" fatti dalla polizia. 400 gli attivisti che sono stati condotti in uno dei centri di detenzione, creati appositamente per i manifestanti.

Clicca per ascoltare la cronaca audio:

ore 19.30 - Le mobilitazioni di questa lunga giornata non sono ancora concluse. Al termine della manifestazione è stato infatti deciso di convocare per le ore 21.00 di questa sera un corteo verso il centro di detenzione nel quale sono rinchiusi la maggior parte dei numerosissimi attivisti fermati oggi.

ore 17.30 - La corrispondenza conclusiva della giornata dal corteo con Vilma Mazza

ore 17.15 - L'intervento di Luca Tornatore dal camion del Cja.

ore 17.00 - Grandissima è la partecipazione alla manifestazione mentre la polizia continua a compiere provocazioni.

ore 16.45 - Il corteo si sta muovendo verso il Cop15 Bella Center.

ore 16.00 - Alcune riflessioni sulla giornata e sulla composizione della manifestazione con Luca Casarini che si trova alla testa del corteo.

ore 15.20 - Momenti di tensione alla confluenza del corteo. La diretta con Vilma Mazza.

ore 15.00 - Il corteo è partito. Azioni mordi e fuggi dei "black block". A questo punto la polizia ha cercato di caricare per dividere in due il corteo.

ore 14.15 - Luca Tornatore spiega la costruzione della manifestazione di oggi.

ore 14.00 - Dalla Piazza del Parlamento di Copenhagen sta per partire il corteo. In questo momento migliaia e migliaia sono le persone concentrate. Imponente la presenza delle forze dell'ordine.

ore 13.45 - Vilma descrive l'inizio del concentramento e raccoglie la testimonianza di Laura dal Climate Forum.

ore 13.30 - Con Tommaso Cacciari, un primo commento dopo la sua scarcerazione.

ore 13.00 - Conferenza stampa al concentramento del corteo, in cui si comunica la liberazione di Tommaso Cacciari e si rivendica la libertà per tutt* subito.

ore 12.00 - Tra poche ore si svolgerà la manifestazione che aprirà la settimana di mobilitazione a Copenhagen.

Un commento con Luca Casarini.

ore 11.00 - La prima corrispondenza della giornata con Vilma Mazza.


BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!