di Orsola Casagrande
Imrali non è poi così lontana. E a condividere le sorti del loro leader, Abdullah Ocalan, sono in tanti. Mai come in queste settimane è diventato evidente.
L'isolamento è certo di Ocalan, rinchiuso nell'isola-carcere, fino a pochi mesi fa unico detenuto, da 11 anni. Ma è anche drammaticamente dei milioni di kurdi che vivono in Turchia. Circondati da un muro di gomma difficile da penetrare. L'isolamento però è anche quello che vivono i kurdi che stanno in Europa. Centinaia di migliaia di persone, vicini di casa. Soli. Invisibili. Che è quasi imbarazzante dirlo. Perché immediatamente si sente la cattiva coscienza spingere da dentro, dalla bocca dello stomaco.