venerdì 16 luglio 2010

Gaza. Gli orfani di Nema di Vittorio Arrigoni


Nonostante la posizione sfavorevole , Piombo Fuso non ha macinato vittime nella famiglia Abu Said. Il massacro si è tuttavia perpetrato quattro giorni fa
Gli Abu Said sono beduini, e da quarant'anni vivono dei frutti della loro terra in una fattoria isolata nei pressi di Johr el-Diek, davanti al confine a Est di Gaza City, e per quarant'anni dichiarano di non avere avuto grossi problemi con il bellicoso vicinato israeliano. In realtà, approfondendo il discorso con il capofamiglia, dopo la prima intifada, la seconda intifada e l'inizio dell'assedio, sotto la minaccia delle armi hanno dovuto progressivamente arretrare di molto le loro coltivazioni, se vent'anni aravano a ridosso al confine ora sono retrocessi di 400 metri, con perdite rilevanti: dei bei frutteti che una volta prosperavano carichi di frutta non sono rimaste neanche le radici.

Brigata Europea di solidarietà con gli zapatisti - 5° giorno





Visita ad Agua Clara, Caracol IV “Torbellino de Nuestras Palabras
Nel suo quinto giorno di visita la brigata è arrivata allo stabilimento balneare El Salvador che appartiene alla comunità di Agua Clara. E’ stata molto cordialmente ricevuta nel paesaggio idilliaco situato sulle rive del fiume Xumul Ha. Questo luogo esiste grazie all’impegno assunto dagli Zapatisti per conservare gli spazi naturali.
Il territorio che circonda la comunità di Agua Clara è stato recuperato con la sollevazione  del 1994. La strategia di contrainsurgencia del malgoverno ha provocato divisioni tra la popolazione. Ora, c’è gente che sostiene il PRI e l’Organizzazione per la Difesa dei Diritti Indigeni e Contadini (OPDDIC), che è l’arma che utilizza il malgoverno per provocare scontri tra le comunità. Il suo carattere paramilitare è dimostrato dalle numerosissime aggressioni che stanno subendo da quando quest’organizzazione è arrivata sul posto. (Si vedano i comunicati della JBG sulle aggressioni subite).

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!