La solidarietà si è imposta. Non deve essere stato facile per le ed i componenti della Brigata Europea di Appoggio agli Zapatisti organizzarsi, arrivare dai rispettivi paesi e percorrere le cinque grandi zone zapatiste in solo 10 giorni. Non deve essere stato facile, ma l’hanno fatto ed hanno dimostrato, un’altra volta, che la solidarietà non si lesina, che gli zapatisti non sono soli e che la loro storia continua a segnare lo spartiacque nella lotta per un mondo più giusto, libero e democratico.
In momenti in cui la solidarietà internazionale viene criminalizzata e si impongono i tempi e le agende dell’alto, un gruppo di uomini e donne che rappresentano molti diversi collettivi, organizzazioni e individui attraversano l’oceano Atlantico, vanno nel sud del Messico ed intraprendono un viaggio attraverso per la resistenza, in una zona in cui la repressione, che non è poca, non riesce a fermare la costruzione di un mondo nel quale l’educazione, la salute, la cooperazione, la comunicazione, la giustizia e la cultura hanno un’altra dimensione, quella che si raggiunge solo col lavoro collettivo che, in primo luogo, difende la terra e il territorio.
In momenti in cui la solidarietà internazionale viene criminalizzata e si impongono i tempi e le agende dell’alto, un gruppo di uomini e donne che rappresentano molti diversi collettivi, organizzazioni e individui attraversano l’oceano Atlantico, vanno nel sud del Messico ed intraprendono un viaggio attraverso per la resistenza, in una zona in cui la repressione, che non è poca, non riesce a fermare la costruzione di un mondo nel quale l’educazione, la salute, la cooperazione, la comunicazione, la giustizia e la cultura hanno un’altra dimensione, quella che si raggiunge solo col lavoro collettivo che, in primo luogo, difende la terra e il territorio.