sabato 17 luglio 2010

Messico - Solidarietà Europea

di Gloria Muñoz Ramírez

La solidarietà si è imposta. Non deve essere stato facile per le ed i componenti della Brigata Europea di Appoggio agli Zapatisti organizzarsi, arrivare dai rispettivi paesi e percorrere le cinque grandi zone zapatiste in solo 10 giorni. Non deve essere stato facile, ma l’hanno fatto ed hanno dimostrato, un’altra volta, che la solidarietà non si lesina, che gli zapatisti non sono soli e che la loro storia continua a segnare lo spartiacque nella lotta per un mondo più giusto, libero e democratico.
In momenti in cui la solidarietà internazionale viene criminalizzata e si impongono i tempi e le agende dell’alto, un gruppo di uomini e donne che rappresentano molti diversi collettivi, organizzazioni e individui attraversano l’oceano Atlantico, vanno nel sud del Messico ed intraprendono un viaggio attraverso per la resistenza, in una zona in cui la repressione, che non è poca, non riesce a fermare la costruzione di un mondo nel quale l’educazione, la salute, la cooperazione, la comunicazione, la giustizia e la cultura hanno un’altra dimensione, quella che si raggiunge solo col lavoro collettivo che, in primo luogo, difende la terra e il territorio.

Brigata Europea di solidarietà con gli zapatisti - Settima tappa

Brigata Europea di solidarietà con gli zapatisti
 
Visita al Caracol 1 a La Realidad

16 / 7 / 2010
La Brigata Europea di Solidarietà con gli Zapatisti arriva nel Caracol 1 “Madre de los caracoles del mar de nuestros sueños” all'interno della comunità La Realidad nella zona Selva Fronteriza.
Durante la chiacchierata con i e le responsabili della Giunta del Buon Governo, rispetto alla repressione che stanno subendo, spiegano che attualmente la Riserva della Biosfera dei Montes Azules rischia concretamente di essere violentemente saccheggiata e devastata, tanto che, chi vorrebbe accaparrarsi quei territori per sfruttarli, ha intenzione di depredare anche le comunità e riubicare gli abitanti in altre zone, addirittura pagando loro una sorta di "indennizzo" fino a 200.000 pesos. Questo violento saccheggio è direttamente collegato alla "privatizzazione e razzia delle risorse naturali" in un'area molto ricca di biodiversità.
Si tratta di acqua, petrolio, legno o interessi famaceutici.
"La terra è di chi la lavora e non permetteremo che ce la portino via", assicurano i membri della Giunta.
Rispetto a questo l'Esercito Militare ha fatto irruzione nelle comunità del Municipio Autonomo "Tierra y Libertad" con il pretesto di cercare armi nelle case dei contadini.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!