
Scolari e studenti medi avrebbero dovuto rientrare in classe lunedi 24 gennaio ma i loro insegnanti sono in "sciopero generale illimitato" per esigere che il nuovo governo si liberi definitivamente di chi ha condiviso responsabilità politiche con l'ex-presidente Ben Ali.
Gli insegnanti sono accompagnati da sindacalisti, aderenti all'opposizione di matrice comunista, cittadini con famiglia, donne e bambini. Da venerdi, la "Carovana della Liberazione" assedia la Kashbah, il palazzo del primo ministro Mohammed Ghannouchi, sfidando il copri-fuoco notturno. Questa manifestazione, a cui hanno aderito sindacalisti e militanti, è stata organizzata dai giovani della regione di Menzel Boudiane a 280 km da Tunisi. Sono partiti la scorsa settimana in centinaia dalle zone rurali e povere della Tunisia dove sono morti i primi manifestanti delle rivolte che hanno provocato la caduta del regime di Ben Ali. Spontaneamente, a piedi, in moto, in macchina, in camion o camper, hanno fatto tappa in ogni città o villaggio facendosi ospitare dalla popolazione e sono arrivati in migliaia all'alba a Tunisi ricongiungendosi con i manifestanti della capitale per fare cadere il governo. Non vogliono "farsi rubare anche la rivoluzione" oltre agli averi del paese che "Ali e i suoi 40 ladroni" hanno portato via dal paese.