mercoledì 26 gennaio 2011

Tunisia, una primavera in inverno



di Marina Nebbiolo

Scolari e studenti medi avrebbero dovuto rientrare in classe lunedi 24 gennaio ma i loro insegnanti sono in "sciopero generale illimitato" per esigere che il nuovo governo si liberi definitivamente di chi ha condiviso responsabilità politiche con l'ex-presidente Ben Ali.
Gli insegnanti sono accompagnati da sindacalisti, aderenti all'opposizione di matrice comunista, cittadini con famiglia, donne e bambini. Da venerdi, la "Carovana della Liberazione" assedia la Kashbah, il palazzo del primo ministro Mohammed Ghannouchi, sfidando il copri-fuoco notturno. Questa manifestazione, a cui hanno aderito sindacalisti e militanti, è stata organizzata dai giovani della regione di Menzel Boudiane a 280 km da Tunisi. Sono partiti la scorsa settimana in centinaia dalle zone rurali e povere della Tunisia dove sono morti i primi manifestanti delle rivolte che hanno provocato la caduta del regime di Ben Ali. Spontaneamente, a piedi, in moto, in macchina, in camion o camper, hanno fatto tappa in ogni città o villaggio facendosi ospitare dalla popolazione e sono arrivati in migliaia all'alba a Tunisi ricongiungendosi con i manifestanti della capitale per fare cadere il governo. Non vogliono "farsi rubare anche la rivoluzione" oltre agli averi del paese che "Ali e i suoi 40 ladroni" hanno portato via dal paese.

Egitto - Attacco al Faraone


Egitto  Manifestazionidi Christian Elia

Per capire cosa accade in Egitto esiste una cartina di tornasole credibile: se davvero domani i beduini scenderanno in piazza qualcosa si sta muovendo nel , come viene chiamato il presidente Hosni Mubarak.
Le tribù nomadi che abitano il deserto del Sinai sono abili nel capire l'aria che tira. Una vita senza certezze li ha portati a sviluppare un atavico sesto senso per il pericolo, il quale nella loro storia si è quasi sempre presentato con la divisa di un poliziotto o di un soldato. La strategia è sempre stata quella di fare affari e di avere la minima visibilità possibile, per godere di una zona d'ombra che permettesse loro di agire indisturbati. Il Governatorato del Sinai del Nord ha fatto sapere oggi di aver ricevuto una richiesta per una manifestazione di alcune tribù di beduini, che dovrebbero scendere in strada nei pressi dell'aeroporto di al-Gorah, dove si trovano - fin dalla guerra del 1973 con Israele - forze di pace internazionali. Alcuni membri di una tribù del villaggio di al-Mahdiya, a sud del valico di Rafah tra Egitto e Striscia di Gaza, hanno dato la loro adesione alle proteste annunciando una marcia per le strade di Rafah e di Sheikh Zowayyed. La sicurezza è stata rafforzata in tutti i luoghi sensibili, in particolare di fronte alla facoltà di Scienze dell'educazione ad Arish e al quartier generale del governatorato a Rafah.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!