venerdì 4 marzo 2011

Messico - A dieci anni dalla Marcia del colore della Terra

L’immagine delle migliaia di basi d’appoggio lungo la strada di San Cristóbal de Las Casas nella nebbia dell’alba che salutano la corriera con i comandanti in partenza per la capitale insieme a tutti noi “internazionali”, penso sia qualcosa che non dimenticherò facilmente. Un saluto dietro cui c’era una scommessa collettiva: il mettersi in gioco per parlare a molti, per partire dalle proprie comunità, dal proprio vissuto per affrontare altri mondi ed altre realtà. Per mettere a disposizione la propria resistenza perché intorno ed oltre ad essa si possa costruire qualcosa di più grande, qualcosa comune.

Italia - Referendum per l'acqua e contro il nucleare - Il governo ha paura del voto degli italiani


Elezioni
Il ministro Maroni vuole far votare i referendum il 12 giugno, a scuole chiuse, per evitare il quorum.

 Il ministro Maroni ha dichiarato oggi che al prossimo consiglio dei ministri proporrà il 12 giugno come giorno per lo svolgimento dei referendum.
Come è noto, si tratta dell’ultima data consentita dalla legge (che prevede che i referendum si svolgano tra il 15 aprile e il 15 giugno), altrimenti avremmo potuto anche rischiare di dover andare a votare a ferragosto.
E’ chiaro infatti che la scelta non è casuale: il 12 giugno le scuole saranno già chiuse e l’inizio della stagione estiva rappresenterà per chi può permetterselo un incentivo ad andarsene fuori città.  Questo almeno nei desiderata del ministro e del governo di cui fa parte, che evidentemente teme che questa volta i referendum possano raggiungere il quorum  e i sì vincere.
I timori del governo sono fondati - anche se non giustificano la decisione presa -  come dimostra il 1.400.000 firme raccolte per i quesiti sulla ripubblicizzazione dell’acqua, un risultato mai ottenuto prima.
Per questo Maroni  ha scelto la strada del boicottaggio, consapevole che la normale dialettica politica fra sostenitori del sì e del no lo vedrebbe perdente.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!