La Jornada – Giovedì 22 dicembre 2011
Las Abejas commemorano il massacro di Acteal con una giornata di resistenza. Quattordici anni dopo chiedono di punire i responsabili
HERMANN BELLINGHAUSEN
San Cristóbal de las Casas, Chis. 21 dicembre. Da due giorni, dei tre previsti, si stanno svolgendo le commemorazioni della Società Civile Las Abejas del massacro di Acteal a Yabteclum, municipio di Chenalhó, dove le cinque zone dell’organizzazione tzotzil hanno iniziato da martedì alcune “giornate di digiuno e preghiera”; ma anche “di memoria della resistenza”, di conoscenza dell’attuale “situazione di violenza nel nostro paese”.Le famiglie di Las Abejas hanno accolto nel pomeriggio la marcia “contro la violenza di Stato, per la pace, la memoria e contro l’impunità”, partita da San Cristóbal all’alba di ieri, per alcuni tratti a piedi ed altri in auto, alla maniera delle “torce” guadalupane. Intanto, ad Acteal, da martedì stanno giungendo gruppi di indigeni cattolici di Simojovel, Chenalhó, Pantelhó e Mitontic.
Come ogni anno in questo giorno, ed ogni giorno 22 di tutti i mesi dei passati quattordici anni, Las Abejas ricordano i loro 45 morti del 1997 e continuano a chiedere giustizia e rispetto da parte delle autorità, così come la punizione degli autori materiali ed intellettuali del massacro.