da Tunisi un articolo di Carlotta Macera (Anomalia Sapienza/UniCommon) e Med Ali Ltaief
14 Gennaio 2012. Dall'alto della terrazza al decimo piano dell'Hotel International, si ha una panoramica completa della città di Tunisi e dell'Avenue Habib Bourghiba. "Maĥla al- rabī’a... maĥla al-thawra al-tunisiyya tdhom al-jami’a": le voci si sentono chiare anche da lassù " Ma che bella primavera...che bella la rivoluzione tunisina che coinvolge il mondo intero!“I cori sono quelli della Kasbah, che hanno accompagnato questo lungo anno di rivoluzione. Ciò che è strano, però, è che a cantarli questa volta, sia il partito Ennahda. Sono le 10 di mattina e il lungo viale è già gremito di gente, ci sono migliaia di persone.
Ci sono i partiti, le famiglie con i bambini, le donne venute da Regueb che mostrano le foto dei figli martiri, i rifugiati libici di cui tanti procedono con le stampelle, gli attivisti di Amnesty International che sfilano con la bocca serrata da scotch giallo e suonano tamburi, ci sono i tifosi delle squadre di calcio.
Tutti sono in piazza per festeggiare la rivoluzione, il clima sembra sereno, pacifico, disteso, spontaneo. Non si può dire lo stesso per la grande concentrazione di gente davanti al teatro Municipale proprio al centro dell' Avenue. E' il sit-in di Ennahda, sono la maggioranza e sono sicuramente i più organizzati: interventi continui, fuochi d'artificio, ci si scambiano gli auguri, "la rivoluzione è finita..tanti auguri Ben Ali!", una vera e propria festa in pompa magna.
"Il suono è quasi lo stesso...quest'anno sono fuochi d'artificio, l'anno scorso era quello dei lacrimogeni che ti sparavano addosso" Dalì, del movimento artistico di Ahl al-kaf e ex-segretario dell'Uget , mi dona quest'immagine e capisco che non è soltanto a me che non tornano tutti i conti. Sono settimane che i partiti che hanno la maggioranza nella costituente (Ennahdha, C.P.R., Ettakatol) organizzano i festeggiamenti per la rivoluzione. La campagna è stata capillare: pagine e pagine su Facebook che raccomandano a tutti i militanti di essere presenti già dal primo mattino. "Hanno i soldi, sono tutti pagati" continua Dalì. Già dalla notte precedente i centri principali dell'Avenue sono stati occupati. Alle lamentele delle associazioni, dei sindacati e di tutti i "gauchisti" che chiedevano maggiore libertà per poter festeggiare criticamente questa data così importante, è stato risposto dalla polizia di restare tranquilli "per salvaguardare l'ordine pubblico e di andarsene e tornare il giorno dopo" perché "non c'é più bisogno di tensione ora che la rivoluzione è finita, le elezioni si sono regolarmente svolte e siamo tutti pronti a collaborare dalla stessa parte".