Decine di migliaia di ateniesi hanno sfidato per la seconda volta in meno di ventiquattro ore la forte pioggia e il vento manifestando fuori dal parlamento la loro rabbia contro le misure di tagli, recessione e disoccupazione che vuole applicare la «troika» per concedere al governo tecnico Papadimos il secondo maxi prestito e il resto del primo pacchetto di salvataggio.Dentro i palazzi delle istituzioni ci sono invece state delle riunioni-maratone. La prima è stata fra il premier Papadimos e l'inviato del Fondo monetario internazionale Dallara, per concludere gli ultimi dettagli sul taglio del debito pubblico in mano ai privati. Sembra che lo stato greco non avrà voce nella ricapitalizzazione delle banche e sulla loro «salvezza». I cittadini pagheranno anche le malefatte dei banchieri greci, francesi, tedeschi ed altri senza il diritto di voto che garantiscono le azioni ordinarie per controllare le banche. La riunione di Papadimos doveva essere seguita da quella con i tre leader che sostengono il suo governo, Papandreou, Samaras e Karatzaferis, per assicurare il loro consenso agli accordi con la troika e con i creditori, con ancora a seguire la convocazione del consiglio dei ministri per votare l'accordo finale. Il parlamento greco dovrà votare fino a domenica gli accordi con il Fondo monetario e lunedì sarà pubblicato il bando per la partecipazione dei creditori privati al cambio dei bot greci.
mercoledì 8 febbraio 2012
Bahrain - Una primavera araba che non fa notizia
Il 14 febbraio di un anno fa migliaia di bahraniti si riunirono in Piazza della Perla per chiedere riforme, democrazia e la fine delle discriminazioni tra sunniti e sciiti. La protesta pacifica venne repressa con l'aiuto delle truppe saudite. Ma la mobilitazione prosegue nell'indifferenza internazionale.
di Michele Giorgio
Fadhila al Mubarak è libera. Erano in 10mila ieri ad aspettare, fuori dal carcere, la famosa artista bahranita rimasta in cella per mesi perchè colpevole di ascoltare in macchina una canzone che invitava la popolazione a sollevarsi contro la famiglia reale degli al Khalifa.Un’accoglienza trionfale che si è trasformata in un giorno di festa dando coraggio e determinazione al movimento per le riforme e la democrazia – in gran parte formato dagli sciiti discriminati dalla minoranza sunnita al potere – che domenica scorsa ha avviato un programma di raduni e sit-in in sfida alla polizia e alle truppe saudite, entrate nel paese poco più di un anno fa per aiutare a reprimere la rivolta contro l’alleato monarca assoluto Hamad al Khalifa.
Si avvicina il 14 febbraio, anniversario delle prime proteste contro il re in Piazza della Perla a Manama, disperse con violenza dalle forze di sicurezza grazie all’intervento decisivo dei mezzi corazzati sauditi.
Fadhila al Mubarak è libera. Erano in 10mila ieri ad aspettare, fuori dal carcere, la famosa artista bahranita rimasta in cella per mesi perchè colpevole di ascoltare in macchina una canzone che invitava la popolazione a sollevarsi contro la famiglia reale degli al Khalifa.Un’accoglienza trionfale che si è trasformata in un giorno di festa dando coraggio e determinazione al movimento per le riforme e la democrazia – in gran parte formato dagli sciiti discriminati dalla minoranza sunnita al potere – che domenica scorsa ha avviato un programma di raduni e sit-in in sfida alla polizia e alle truppe saudite, entrate nel paese poco più di un anno fa per aiutare a reprimere la rivolta contro l’alleato monarca assoluto Hamad al Khalifa.
Si avvicina il 14 febbraio, anniversario delle prime proteste contro il re in Piazza della Perla a Manama, disperse con violenza dalle forze di sicurezza grazie all’intervento decisivo dei mezzi corazzati sauditi.
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ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!