di Leonardo Boff
Teologo/Filosofo
(traduzione di Antonio Lupo)
In uno dei dibattiti importanti, a cui ho partecipato nel Forum Social Tematico di Porto Alegre, ho ascoltato dal vivo le testimonianze degli Indignati di Spagna, di Londra, Egitto e USA.
Sono rimasto molto impressionato dalla serietà dei loro discorsi, lontana dallo stile anarchico anni 60 del secolo passato, con le sue molte “parole”. Il tema centrale era “democrazia ora”.
Veniva rivendicata un'altra democrazia, ben differente da quella a cui siamo abituati, che è più una farsa della realtà.
Vogliono una democrazia che si costruisca partendo dalle strade e dalle piazze, il luogo del potere originario.
Una democrazia dal basso, articolata organicamente con il popolo , trasparente nei suoi procedimenti e non più corrotta.
Questa dmocrazia, in sintesi, si caratterizza per il suo collegare la giustizia sociale con la giustizia ecologica.
Curiosamente, gli Indignati, gli “Occupanti , quelli della Primavera Araba non si riferiscono ai classici discorsi di sinistra, nemmeno ai sogni delle varie edizioni del Forum Sociale Mondiale.
Siamo in un altro tempo ed è nata una nuova sensibilità.
Si postula un altro modo di essere cittadini, comprendendo con forza le donne finora realtà invisibili, cittadini con diritti, con partecipazione, con relazioni orizzontali e trasversali facilitate dalle reti sociali, dal cellulare, da twitter e facebook. Abbiamo a che fare con una vera rivoluzione.
Prima le relazioni si organizzavano in forma verticale, dall'alto in basso. Ora é in forma orizzontale, dai lati, nella immediatezza della comunicazione alla velocità della luce.