lunedì 20 febbraio 2012

Nord Africa - Solidarietà con la popolazione del Sahara Occidentale

Partirà da Bologna il Circo nel deserto che attraverserà il deserto sahariano per raggiungere i campi profughi saharawi nel sud dell’Algeria.
Il 27 febbraio è previsto l’arrivo nei campi profughi saharawi nel deserto algerino della carovana per la pace e l’indipendenza del popolo Saharawi organizzata dall’associazione bolognese Arterego in collaborazione con El Ouali, associazione di solidarietà con la popolazione del Sahara Occidentale
L’arrivo è previsto in concomitanza con lo svolgimento di Sahara Marathon la classica delle corse podistiche interamente disegnata nel deserto sahariano. Nello sviluppo dei suoi 42 km la competizione attraversa i campi profughi Saharawi ospitati in territorio algerino per accogliere la popolazione fuoriuscita dal Sahara Occidentale occupato dal Marocco.
Nutrita la partecipazione degli italiani che, con gli spagnoli rappresentano le nazioni europee più presenti alla maratona ed i movimenti più sensibili alla causa Saharawi. Sahara Marathon è un evento sportivo all’insegna della solidarietà con il popolo Saharawi che da 37 anni attende di ritornare nei territori di origine del Sahara Occidentale sotto occupazione marocchina. Un referendum per decretare l’indipendenza, da svolgersi sotto l’egida delle Nazioni Unite attende da anni di essere svolto, ma ad oggi le diverse date per lo svolgimento sono state progressivamente annullate costringendo più di 200.000 persone a sopravvivere nel deserto come profughi.
Quest’anno la XII edizione di questa gara solidaristica si svolge in un clima particolare, dopo il sequestro avvenuto il 23 ottobre scorso di tre cooperanti internazionali, due spagnoli ed un’italiana, impegnati negli aiuti alle popolazioni dei campi profughi. Rossella Urru conosciuta in regione per la sua stretta collaborazione con associazioni emiliano-romagnole è stata rapita da sconosciuti, presumibilmente collegati ad Al Queda nel campo profughi di Rabouni mentre operava per conto del CISP (Comitato Internazionale per loSviluppo dei Popoli).

Senegal in rivolta


Domenica 26 febbraio in Senegal si vota il primo turno delle elezioni presidenziali. Nel paese di Modou Samb e Mor Diop, della proverbiale ospitalità venduta a pacchetti-vacanze, nella “democrazia” dell'Africa dell'Ovest che dall'indipendenza non è stata ancora scenario di colpi di stato, o di violenze politico-sociali sfociate nel sangue, da settimane la situazione ha iniziato a riscaldarsi. A scatenarla è la ri-candidatura dell'attuale presidente Abdoulaye Wade, che sta terminando ora il suo secondo mandato. Wade è al governo del paese dal 2000, con un partito, il PDS che ha lui stesso creato e che fonda il suo potere sul suo carisma personale e su un complesso sistema clientelare di redistribuzione delle risorse che vede le entrate statali (incluse quelle derivate dalla cooperazione e da accordi bilaterali con altri stati) oggetto di un feroce processo di accumulazione nelle mani dei pochi in qualche modo al governo.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!