Corrispondenza del 10 aprile
di Carlotta Macera - Anomalia Sapienza
Oggi non si dorme a Tunisi. Questa mattina il centro della città è stato teatro di scontri violentissimi. Molti i feriti,alcuni (quelli che sono stati accettati) all'ospedale, altri rintanati nei locali del partito del Pcot o in quelli dell'Ugtt. Dei posti sicuri, in cui la polizia non si è mai permessa di entrare. Vengono confermate anche le peggiori notizie: i martiri sono due, tra cui una ragazza di 25 anni.
Si respira un'aria pesante, tesa. Il disastro era annunciato. Ma nessuno si aspettava una repressione così violenta. Paura e rabbia, delusione e determinazione. Si fa il giro delle telefonate per sapere se tutto va bene, chi sono i feriti, chi sono gli arrestati. Andiamo a prendere Hasma, ferma in un bar da più di un'ora perchè è stata seguita e minacciata da quattro poliziotti in borghese, ed ora ha paura di andarsene da sola. “Se mi prendono che cosa gli dico?” E intanto mostra la sua t-shirt bianca con su scritto: “ Il popolo vuole la dignità della patria!”.
A me, non sembra così pericolosa.
Per domani è stato convocato uno sciopero generale da parte degli studenti, che chiedono la dimissione del governo e l'apertura immediata di un'inchiesta sui fatti di oggi. Di sicuro ci sarà un grande assemblamento, forse vicino al centro, l'idea è quella di andare davanti alla Costituente al quartiere il Bardo.