di Argiris Panagopoulos
I gas della Troika hanno fatto poco fa la seconda vittima oggi ad Atene, dove un 67enne manifestante disoccupato di lungo tempo è morto appena arrivato all’ospedale Evangelismos dopo essere svenuto poco dopo aver respirato i gas che aveva utilizzato la polizia di Samaras per disperdere i “soliti ignoti” che si sono messi a tirare pietre, pezzi di marmo e molotov contro la polizia quando arrivava il grosso dei manifestanti nella piazza Syntagma. Anche la seconda vittima dei gas apparteneva al PAME di KKE, visto che i suoi militanti partecipano alle manifestazioni senza le maschere antigas che porta la maggioranza della gente che partecipa ai cortei dei sindacati confederali e degli altri partiti di sinistra. Portare però la maschera antigas può costare anni di prigione, grazie alle pene severe delle leggi repressive dei governi della troika. La polizia sostiene che il manifestante ha avuto l’attacco cardiaco vicino alla chiesa ortodossa russa, in una strada adiacente a piazza Syntagma, dove non si era fatto uso dei gas.
Secondo i medici dell’ospedale Evangelismos, che si trova poche centinaia di metri dal parlamento greco, il manifestante ha avuto un attacco cardiaco ed è stato impossibile mantenerlo in vita. Nello stesso ospedale sono ricoverati anche altri due manifestanti con ferite in testa e sugli arti e due poliziotti con ustioni.
Subito dopo l’annuncio della morte del manifestante nel parlamento i deputati di Syriza e di KKE che si trovavano nelle varie commissioni hanno espresso dure condanne dell’accaduto insistendo per la necessità di una svolta nella politica economica e sociale del paese.
Lo sciopero generale di oggi nel settore privato e pubblico è andato meglio delle previsioni, visto che anche nella periferia di Atene molti negozi sono rimasti chiusi e in diverse occasioni ci sono state proteste dei commercianti.