da La Jornada – di Hermann Bellinghausen.
La giunta di buon governo (JBG) degli Altos, con sede nel
caracol zapatista di Oventic, ha denunciato le numerose aggressioni
subite nell’ejido San Marcos Avilés (Chilón) dalle basi di appoggio
dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), in particolare in
questo anno. Gli aggressori sono identificati come appartenenti a PRI e
PVEM.
Comunicato originale della JBG
Il comunicato è stato diffuso proprio quando questa domenica la missione
civile della Rete per la Pace del Chiapas è stata minacciata durante la sua
visita nella comunità tzeltal per documentare le costanti violazioni dei diritti
delle basi zapatiste. Il Frayba, una delle 10 organizzazioni partecipanti, ha
denunciato che “i partiti hanno minacciato la ‘Carovana Civile di Osservazione’
di sequestrare i veicoli”, avvertendo che se non li avessero consegnati con le
buone, sarebbe corso il sangue. Le minacce non si sono concretizzate ma danno
l’idea del clima che si respira a San Marcos Avilés. La carovana si è conclusa
senza incidenti ed ha annunciato una relazione per i prossimi giorni.
Intanto, la JBG ricorda che ha sempre denunciato tutti gli atti vergognosi di
queste persone dei partiti politici che provocano problemi tra gli indigeni
della stessa comunità; sono organizzati dai governatori Juan Sabines Guerrero e,
ora, da Manuel Velasco Coello. I tre livelli di governo non hanno fatto niente
per fermare le ingiustizie che si commettono contro i nostri compagni. E
sottolinea: La risposta alle nostre denunce sono state volgarità, scherno ed
altre minacce.
Il comunicato dettaglia più di 20 aggressioni contro le famiglie zapatiste
dal luglio del 2011 fino alla settimana scorsa, quando il 17 aprile scorso, ad
uno zapatista è stata sottratta una proprietà dal sindaco di Chilón, che ha
mandato un trattore per demolire una casa di 32 per 25 metri quadri di proprietà
di Javier Ruiz Cruz, protetto da 120 persone dei diversi partiti. Il nostro
compagno non ha potuto fare niente per difendere la sua proprietà.
Il giorno seguente il trattore ha continuato a lavorare circondato dallo
stesso numero di persone dei partiti e da sette camion a rimorchio per caricare
la ghiaia. Prima, lo scorso 29 gennaio, Ruiz Cruz aveva informato la JBG che il
terreno, sulle rive di una laguna, era stato circondato dagli aggressori che
vociferavano della costruzione di un accampamento militare.
Dal 2011 non sono cessate le minacce e le vessazioni guidate abitualmente
dalla polizia municipale e dal militante del PVEM Lorenzo Ruiz Gómez. La JBG
racconta di diverse aggressioni contro le famiglie autonome: sottrazione di
terre, furto di coltivazioni ed animali, saccheggio di piantagioni di caffè,
minacce di morte, false accuse, sospensione del servizio elettrico ed
aggressioni armate e con pietre, insieme ad azioni arbitrarie di funzionari
municipali di Chilón apertamente collusi con gli aggressori del PRI e del PVEM
di San Marcos Avilés.
Già nel marzo del 2012 il priista Ernesto López Núñez ostentava che quelli
del suo partito avevano un nuovo piano per cacciare gli zapatisti e che in un
secondo tempo gli avrebbero tolto anche i loro diritti sulle terre.
Il 3 marzo scorso gli aggressori e le autorità del PVEM si sono riuniti col
principale capoccia (il menzionato Ruiz Gómez) che avrebbe detto che non c’è
altra soluzione che assassinare i figli dei nostri compagni, e poi avrebbe
chiesto ai suoi complici di uccidere Juan Velasco Aguilar e gli altri zapatisti;
i suoi compari, secondo la JBG, si sono dichiarati pronti a farlo e con
sufficienti armi a disposizione.
La JBG di Oventic accusa direttamente i citati Ruiz Gómez e López Núñez,
insieme ai figli del primo, Sócrates e Ismael Ruiz Núñez. Aggiunge i priisti
José Cruz Hernández, Santiago Cruz Díaz, Vicente Ruiz López, Manuel Vázquez
Gómez e José Hernández Méndez, oltre ai verdi Rubén Martínez Vásquez,
Manuel Díaz Ruiz, Victor Núñez Martínez, Victor Díaz Sánchez ed altre 30
persone. Questi aggressori non lasciano vivere in pace le basi zapatiste che
erano già state cacciate per un breve periodo nel 2010.