sabato 22 giugno 2013

Brasile - Comunicato della segreteria dell'MST su quanto sta succedendo in questi giorni

Cari compagni amici del MST e dei movimenti sociali di ALBA,

Un rapporto molto succinto..

Ieri, 20 giugno, più di un milione di giovani sono scesi in piazza in 15 capitali del paese.

C'è di tutto. In ogni città si stanno disputando i cuori e le menti.

In San Paolo e Rio, settori di destra hanno preso la testa , attaccando militanti di sinistra e provocando la violenza per creare il caos. Ma in altre città è la sinistra che da il ritmo all'iniziativa.

Alcuni brevi riflessioni:

1.La mobilizzazione è sociale, di un settore nato dopo il neoliberismo. Sono giovani della classe media e della classe medio bassa. I lavoratori sono ancora in silenzio.

Si tratta di un settore che comunica solo tramite i social network e non è influenzato dalla televisione e dai grandi media.

2. E' il frutto di 12 anni di conciliazione delle classi (come in Cile) che ha escluso la gioventù dalla partecipazione politica. E i giovani vogliono partecipare in qualche forma, anche camminando per strada, senza repressione.

3. E' il risultato di una grave crisi strutturale urbana, causata dal capitale finanziario speculativo con il risultato di un aumento dell'affitto, una vendita massiccia di automobili finanziata dalle banche e 
il traffico caotico, senza mezzi di trasporto pubblico, in cui le persone perdono due, tre ore per andare a lavorare, a scuola ..

4. Nessuno li controlla. Sono senza direzione politica.

5. Per ora i di gran lunga più colpiti sono i politici tradizionali, la politica borghese, e, naturalmente, il metodo sviluppato dal governo PT in questi anni di governo, i governi, tutti, di destra, di centro o di sinistra 

6. La destra si infiltra e tenta di generare un clima di violenza , di caos e dar la colpa al PT e a Dilma.

7. Il governo Dilma è paralizzato nella sua non-politica. Voleva solo gestire, e ora non sa che amministrare.

8.I movimenti sociali cercano di generare una politica, per andare avanti (vedi la lettera alla presidentessa ..) e ampliare le richieste perchè si avanzi verso una riforma politica, una riforma dei media, una riforma 
fiscale, e la riforma agraria.

9.Nessuno sa cosa succederà: andremo verso la Spagna (dove la destra ha capitalizzato alle urne, cosa che potrebbe accadere nel 2104) o verso l'Argentina (2001), con progresso .. o in una situazione di impasse come in Grecia?

Probabilmente nessuno di queste cose, ci sarà una formula brasiliana, nessuno lo sa per ora ...

10. Ma è certo che abbiamo necessità e ci saranno cambiamenti, in tutti i sensi!

Abbracci dalla strada

La segreteria nazionale del MST

Messico - SupComandante Marcos: Non sono stati, ne sono, ne saranno.....invitat@.

I CONDISCEPOLI III.
NON SONO STATI, NE SONO, NE SARANNO…
invitat@.
Giugno 2013
A le/gli aderenti alla Sexta in Messico e nel Mondo:
A le/gli studenti della Escuelita Zapatista:
Compagni, compagnei, compagne:
Non saranno vostri compagn@ di classe, perché non li invitiamo, i seguenti:
I parlamentari che formarono la Commissione di Concordia e Pacificazione (COCOPA) nel periodo 1996-1997. Anche se gli sarebbe servito per rendersi conto che non si sbagliavano con la loro iniziativa per il riconoscimento costituzionale dei diritti e della cultura indigeni, iniziativa tradita poi da tutti i partiti politici, dal potere legislativo, esecutivo e giudiziario.
I legislatori della COCOPA attuale. Anche se li avrebbe aiutati a conoscere dove sta la porta per la ripresa del dialogo con l’EZLN.
I segretari dei partiti politici ufficiali (PRI, PAN, PRD, PVEM, PT, MC e NA). Perché non abbiamo antiacido a sufficienza per alleviare la rabbia che gli monterebbe nell’evidenza di quello che si può fare, non solo senza i partiti politici, ma nonostante loro.
I presidenti dei tavoli direttivi delle camere legislative ed i coordinatori dei gruppi parlamentari. Anche se gli sarebbe servito constatare quello che la loro controriforma di legge indigena non è riuscita ad impedire.
Il Ministero della Difesa Nazionale, Il Ministero della Marina, il CISEN, la PGR, la Commissione Nazionale per la Sicurezza, il Ministero dello Sviluppo Sociale, la Suprema Corte di Giustizia della Nazione. Anche se avrebbero potuto confermare i loro rapporti di intelligence che dicono che sta migliorando significativamente il livello di vita delle comunità indigene zapatiste nonostante le loro attività contrainsurgentes, il loro appoggio ai gruppi paramilitari ed il trattamento poliziesco che riservano ad una lotta giusta e legittima. Inoltre, avrebbero potuto constatare, di prima mano, il persistere di quello che hanno tentato di distruggere con tanto impegno: l’autonomia indigena.
Il Dipartimento di Stato Nordamericano, la CIA, l’FBI. Anche se li avrebbe aiutati a capire i loro ripetuti fallimenti… e quelli che verranno.
Le diverse agenzie di spionaggio che languiscono di noia a San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, e la cui unica occupazione è alimentare i pettegolezzi che pullulano tra le ONG coletas.
Il Capo, colui che realmente dirige tutti loro, di fronte al quale si chinano e che adulano. Anche se si sarebbe spaventato al solo vedere che l’incubo ricorrente che lo perseguita, è realtà.
Non sono stati, né sono, né saranno nostri ospiti.
Invece, sono stati, sono e saranno i nostri persecutori, quelli che cercano il modo di distruggerci, di piegarci, di comprarci, di farci arrendere.
Ci spieranno, ci controlleranno, sempre maledicendoci, come oggi, come ieri, come 10, 20, 30, 500 anni fa.
Non li invitiamo non solo perché il nostro piano di studi non include gruppi con zero preparazione, o per non incoraggiare il “bullismo” del quale sarebbero oggetto da parte degli altri studenti (già, questo sì è un vero peccato), o perché abbiamo modi migliori di perdere il tempo.
Non li invitiamo perché, così come noi non smettiamo di resistere e di lottare, loro non smettono di disprezzarci, di volerci sfruttare, di reprimerci, di cercare di spogliarci di quello che è nostro, di farci sparire.
Così come noi non impareremo mai la lingua del denaro, loro non impareranno mai a rispettare il diverso.
E, soprattutto non li invitiamo, perché loro e chi in realtà li comanda, non capiranno mai perché, invece di morire, viviamo.
-*-
Dunque, tra i vostri condiscepoli non ci saranno tali “illustri” personaggi. Pertanto, non uscirà niente sui giornali della carta stampata, in radio e televisione, né ci saranno tavole rotonde, né profonde analisi. Ovvero, come si dice, l’aria sarà pulita. E la terra, che ci ha visto nascere e ci ha alimentato fino a farci crescere, gradirà il degno passo che la percorre: il vostro.
Bene. Salute e libertà, che il passo di quell@ in basso sia il benvenuto, com’è benvenuto il vostro cuore.
Dalle montagne del Sudest Messicano.
SupMarcos
Messico, Giugno 2013
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Acolta e guarda i video che accompagnano questo testo:
Oscar Chávez e los Morales che denunciano le sanguisughe che, come si sa, sono gli stessi di sempre: http://www.youtube.com/watch?v=gzzBc92Ta0o&feature=player_embedded
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Breve spiegazione della strategia contratrainsurgente del governo messicano e dell’uso dei gruppi paramilitari: http://www.youtube.com/watch?v=LVbYjJRA8to&feature=player_embedded
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Guillermo Velázquez e Los Leones de la Sierra de Xichú, insieme ad Oscar Chávez in questa lunga “Disputa tra il peso e il dollaro”: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=etdCf4qURGU
(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!