venerdì 27 settembre 2013

Ecuador - Chevron salvata dal Tribunale internazionale dell'Aja

Intanto il presidente Correa si prepara ad allargare la frontiere dello sfruttamento petrolifero

Qualcuno l'ha definito come il più grande danno ambientale della storia, superiore ai disastri BP nel Golfo del Messico e ai danni della prima Guerra del Golfo nel Persico.
Sappiamo per certo quello che ci dicono i fatti e le sentenze: in Ecuador la Texaco è stata responsabile di oltre 16,8 milioni di barili dispersi nella foresta amazzonica, con oltre 1 milione di ettari disboscati, danni incalcolabili alla vegetazione, inquinamento delle falde acquifere e danni alla salute di diverse generazioni. Dopo un lungo iter, nel Novembre 2012, la Corte di Sucumbios in Ecuador ha condannato la Chevron (che intanto nel 2001 ha acquistato la Texaco) a pagare 9 miliardi di dollari alle popolazioni colpite dai danni dell'estrazione petrolifera, che sono diventati 18 per il rifiuto della compagnia di chiedere pubbliche scuse.
La Chevron, da anni ormai fuori dal paese, si è sempre opposta alla sentenza adducendo vari motivi, dalla corruzione della corte, all'interferenza fraudolenta del presidente Correa. Il 17 Settembre 2013 un tribunale della Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja dà ragione agli esposti di Chevron-Texaco contro la Repubblica dell'Ecuador. In particolare viene riconosciuto la non perseguibilità della multinazionale. La TexPet(Texaco) è ritenuta libera da ogni responsabilità per i danni ambientali e sociali, come sembrerebbe trasparire dall'interpretazione degli accordi commerciali del 1995 e del 1998. La Corte, riunita in sezione separata, ha dato un giudizio che rimette in discussione la sentenza del Tribunale ecuadoriano. La Chevron, tramite il vice-presidente Hewitt Pate, ha subito emesso un comunicato in cui si dichiara la controversia conclusa, e proprio grazie “all'eminente tribunale internazionale che dichiara illegittima la sentenza” possono dirsi innocenti e tentare di riabilitare il nome della compagnia. In particolare dal loro sito si nota come oltre a presunti contributi alla pace nel Delta del Niger e opere benefiche di vario tipo, viene vantato il successo nella causa, dimenticando però di menzionare gli enormi danni all'ambiente che comunque hanno provocato.

giovedì 19 settembre 2013

Grecia - Alba Dorata dalle aggressioni all'assasinio politico

Un omicidio politico mirato che spera nella violenta reazione della piazza per rafforzare il governo voluto della Troika

di Argiris Panagopoulos
 
L'allenamento dei neonazisti di Alba Dorata con omicidi e aggressioni contro immigranti pakistani ed indiani è finito.
Da ieri sera Alba Dorata ha fatto la sua prima vitima tra i greci.

Il 34enne rapper antifascista Paulos Fyssas è stato assassinato barbaramente da un killer di Alba Dorata ieri notte nel quartiere Amfiali di Keratsini, vicino a Pireo. Un quartiere popolare ed operaio, colpito pesantemente dalla crisi.

Paulos ha resistito per venti minuti ai colpi dopo l'agguato. L'ambulanza è arrivata quasi mezz'ora dopo la chiamata, per trasportarlo all'ospedali di Nikaia, dove i medici hanno constatato la sua morte.
Per il padre di Paulos non c'è dubbio che il colpo che ha ricevuto  suo figlio è un azione di professionisti, come gli hanno confermato anche i medici, mentre gli amici di Paulos insistono che i neonazi avevano organizzato l'aggressione mentre stavano guardando una partita di calcio in una caffeteria di Keratsini.

Agghiaccianti sono le dichiarazioni degli amici di Paulos sulla presenza e la passività della polizia durante l'aggressione, visto che erano già nella zona e sul posto con parecchi poliziotti, volanti e moto.

I neonazi hanno aspettato Paulos e i suoi amici alle loro macchine e hanno cominciato ad aggredirli.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!