martedì 1 aprile 2014

Messico - L’EZLN annuncia le attività con i popoli originari, l'omaggio a Don Luis Villoro ed il seminario su “L’ETICA DI FRONTE AL SOPRUSO” ed anche una nuova iniziativa per la sexta nazionale ed internazionale

ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE
MESSICO
Marzo 2014

Per: la Sexta in Messico e nel Mondo.
Da: Subcomandante Insurgente Moisés.

Compagne, compagni e compañeroas della Sexta:

Saluti da parte di tutte e tutti gli zapatisti dell’EZLN.

Vi informiamo di quello che faremo prossimamente:

1. – Popoli Originari.- La settimana dal 26 al 30 maggio di 2014, in uno dei nostri caracol, avremo una prima condivisione con le sorelle e fratelli di diversi popoli originari ed organizzazioni indigene. In questa occasione condivideremo i nostri pensieri e storie di lotta e resistenza quali popoli indigeni. A questa prima condivisione invitiamo alcune organizzazioni e popoli originari del Messico: Kumiai, Rarámuri, Náyeri, Wixárika, Odam, Nahua, Zoque, Coca, Purépecha, Hñahñu, Mazahua, Amuzgo, Ñuu Savi, Me’phaa, Ñuhu, Totonaco, Popoluca, Binnizá, Chinanteco, Mazateco, Ikoot, Chatino, Afromestizo, Triqui, Maya Peninsular, Tzotzil, Tzeltal, Chol, Zoque, e migranti.

Più avanti inviteremo altri popoli originari del Messico e del mondo. Questa condivisione è a porte chiuse ed è SOLO per i popoli originari invitati in questo primo giro. Non sarà permesso l’ingresso a chi non sarà stato invitato.

2. – Sabato 31 maggio 2014, nel Caracol di Oventik, insieme alle nostre sorelle e fratelli di alcuni popoli originari, comunicheremo le nostre conclusioni ed una dichiarazione sulla lotta di resistenza contro i soprusi che subiamo, ed i nostri diritti e cultura indigeni. Questo evento è aperto e tutt@ sono invitat@ e può parteciparvi chi vorrà e potrà, e si svolgerà alle ore 14:00 circa.

3. – Domenica 1 giugno 2014, sempre nel Caracol di Oventik, si svolgerà una semplice cerimonia in omaggio al nostro compagno scomparso: Don Luis Villoro Toranzo. Questa cerimonia è aperta e sono tutt@ invitat@ e potrà assistervi chi vorrà e potrà. Questo evento si svolgerà alle ore 14:00 circa e vi parteciperanno le comandanti ed i comandanti del Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno-Comando Generale dell’EZLN, lo scrittore Juan Villoro ed il Subcomandante Insurgente Moisés.

lunedì 24 marzo 2014

Teoria Vulcanica: “Quando passa il padrone, il contadino saggio fa una grande riverenza e lancia un peto silenzioso”

“Potere e anti-potere”
di John Holloway
Uno stralcio del più ampio lavoro del filosofo marxista irlandese che vive in Messico dal 1991 e che ha basato le sue riflessioni sulla base dell'esperienza zapatista. 
A questo indirizzo:TEORIA VULCANICA tutto il contributo
Come possiamo esplorare la forza del represso, cioè la nostra forza? Come possiamo investigare l’instabilità della società?
Qualunque studio si basa nella forza del represso ed è uno studio critico e di parte.
  La società ci appare come società stabile e ci chiede di analizzarla oggettivamente, come se ci trovassimo al di fuori di essa, come se fossimo indifferenti alla possibile autodistruzione dell’umanità. Prendere come punto di partenza la natura vulcanica della società, basarsi nell’instabilità dell’ “ordine” sociale è già uno schierarsi, è un dichiarare il proprio interesse nel cambiare la società radicalmente.
  Il nostro movimento vulcanico, la nostra sensazione di essere repressi però ribelli, nasce dalla nostra esperienza diretta e indiretta: l’esperienza della repressione sul luogo di lavoro e nella vita, l’esperienza di assistere agli orrori e alla violenza di un mondo grottescamente ingiusto, la partecipazione ad una umanità che si sta estinguendo.  Denunciare e basta le ingiustizie del mondo, sottolineare ciò che di male c’è nel capitalismo, è estremamente ambiguo. Attraverso la denuncia del potere e della dominazione, finiamo facilmente a dipingere un mondo così nero che sembra non esista nessuna via d’uscita, nessuna speranza. Contrariamente alle nostre intenzioni finiamo per mettere un lucchetto ad un mondo chiuso invece che aprirlo, in questo modo fortificando il potere che volevamo criticare. Per noi il Popocapetl è un ricordo costante del fatto che non possiamo prendere l’equilibrio come punto di partenza, del fatto non dobbiamo cominciare dalla dominazione, ma dall’insubordinazione, dallo squilibrio, non il potere ma l’anti-potere. Quello che sta dentro al vulcano è qualitativamente differente da quello che c’è fuori. Quello che si vede fuori è freddo e stabile: quello che sta dentro è caldo e volatile. Il fuori contiene, il dentro minaccia tutto il tempo di esplodere, di esondare. Se il potere sta fuori, quello che sta dentro non è potere né contro-potere , ma anti-potere, qualcosa di ben diverso.
 L’anti-potere non è evidente sulla superficie della società. La televisione, i giornali, i discorsi dei politici non forniscono nessuna indicazione della sua esistenza. Per loro, la politica è la politica del potere, il conflitto politico ha a che fare con conquistare il potere, la realtà politica è la realtà del potere. Per loro l’anti-potere è invisibile.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!