domenica 11 maggio 2014

Messico - Paramilitari in Chiapas contro gli zapatisti: fatti e contesto

di Francesco Lorusso
Un morto, José Luis Solís López, e quindici feriti tra gli zapatisti nel caracol numero Uno, La Realidad, nel territorio del Municipio de Las Margaritas: questo il saldo dell’attacco di natura paramilitare del 2 maggio scorso ai danni delle BAEZLN (Basi d’Appoggio dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale) in Chiapas. S’è trattato di un’imboscata, non di uno “scontro tra fazioni armate”, come inizialmente avevano riportato i media nazionali e stranieri basandosi su informazioni ufficiali e tendenziose. Secondo il comunicato degli zapatisti del 5 maggio e il bollettino del centro per i diritti umani Fray Bartolomé de las Casas (Frayba) il 2 maggio, alle 18:30, 68 aderenti alle basi zapatiste, disarmati, sono stati attaccati da circa 140 persone armate, militanti della CIOAC-H (Central Independiente de Obreros Agrícolas y Campesinos-Histórica), del PAN (Partido Acción Nacional) e del Partito Verde Ecologista del Messico (PVEM). Tanto il governo statale del Chiapas, presieduto da Manuel Velasco, come quello municipale di Las Margaritas sono attualmente in mano a quest’ultimo partito che a livello nazionale è alleato del PRI (Partido Revolucionario Institucional), tornato al potere, dopo 12 anni di governi del PAN, col presidente Enrique Peña Nieto nel dicembre 2012 (nella foto: Velasco e Peña).

Messico - Intellettuali a sostegno degli zapatisti


di Hermann Bellinghausen

Il Congresso Nazionale Indigeno (CNI) chiede la fine della guerra contro i fratelli e le sorelle zapatisti e la punizione dei responsabili intellettuali e materiali dell’imboscata dello scorso 2 maggio nella quale ha perso la vita José Luis Solís López, Galeano, nella comunità di La Realidad, Chiapas.
Tra le numerose proteste ed espressioni di appoggio ai popoli zapatisti che si moltiplicano da una settimana, sabato ne è stata diffusa una, proveniente da diverse parti del mondo, firmata da Noam Chomsky, Arundathi Roy, Naomi Klein, Immanuel Wallerstein, Ivon LeBot, Kristinn Hrafnsson (di WikiLeaks), Manuel Castells, Michael Hardt, Gustavo Esteva, Pierre Beaucage e da un centinaio di persone, insieme a decine di organizzazioni del Messico e d’Europa.
Nella lettera si dice che l’assassinio di un votán, un maestro, una di quelle molte voci che ora sono la voce attraverso cui l’EZLN parla e condivide col mondo quel mondo altro che cresce nell’autonomia, è un’aggressione contro tutti noi che abbiamo imparato dai molti votán che continuano a mostrare il volto della libertà.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!