domenica 26 ottobre 2014

Kurdistan - Stato Islamico, Hizbullah turchi e altre strutture mafiose – gruppi di contrasto (*) di oggi



Un’analisi di Michael Knapp, storico, Kurdistan Solidaritätskomitee Berlin.  

Con gli attacchi a Kobanê e le rivolte di massa a essi collegati, in particolare da parte della popolazione curda in Turchia e nel Kurdistan settentrionale, torna alla luce con gravissime violenze, fino ad arrivare all’omicidio, l’organizzazione parastatale che si pensava sciolta da tempo: "Hizbullah", un gruppo che anche i corrispondenti dal Medio Oriente sembrano non conoscere. Non si tratta di una filiale degli Hezbollah sciiti iraniani, ma di un prodotto in proprio dell’anti-insurrezione turca. La parola Hizbullah corrisponde grosso modo al concetto "soldati di Allah".

Per via dei suoi stretti collegamenti con lo stato turco, soprattutto da parte di attiviste e attivisti curdi viene definita come Hizbul-Kontra– un’allusione al suo ruolo nell’ambito della "controinsurgencia", la repressione delle insurrezioni. Accanto al servizio segreto JITEM, Hizbullah era uno dei principali strumenti contro la lotta di liberazione curda e operava in particolare nelle regioni di Amed (Diyarbakir) e Êlih (Batman). Mentre questo gruppo esiste già dagli anni ‘70, soprattutto negli anni ‘90 si è guadagnato una terribile fama come organizzazione della parte occulta dello stato.

La pratica di Hizbullah somiglia a quella di IS. All’apice del terrore di Hizbullah, persone venivano sistematicamente rapite, fatte a pezzi, decapitate, torturate a morte e eseguiti attentati dinamitardi.[1]
Il loro obiettivo dichiarato era la costituzione di uno stato islamico ispirato all'Iran.[2]

Hizbullah – il terrore sotto l’ombra di Iran e Turchia
Hizbullah è stato creato dall’Ayatollah Mahmut Gaffari come struttura clandestina secondo il modello delle organizzazioni marxista-leniniste sotto la guida di un consiglio della Shura. Nel 1979 l’organizzazione si è diffusa in modo massiccio con l’appoggio dell‘Ayatollah Khomeini.[3]
Con l’inizio della rivolta curda sotto la guida del PKK il 15 agosto 1984, Hizbullah divenne sempre di più uno strumento dello stato turco nell’ambito delle attività di "controinsurgencia". Miliziani di Hizbullah venivano istruiti sistematicamente nei campi di addestramento dello stato.

sabato 25 ottobre 2014

Messico - Dichiarazione congiunta del Congresso Nazionale Indigeno e dell'EZLN



(NOTA: questo testo è stato letto da membri del Congresso Nazionale Indigeno durante una delle mobilitazioni che sono state realizzate in Messico il 22 ottobre 2014 e non, come riportato da qualche media prezzolato, da rappresentanti dell’EZLN).

Messico, 22 ottobre 2014.

Agli studenti della Normale Rurale Isidro Burgos, di Ayotzinapa, Guerrero

Alla Tribù Yaqui
 
Alla Sexta Nazionale e Internazionale
Ai popoli del mondo

PERCHE’ E’ CON RABBIA E RIBELLIONE,
E NON CON RASSEGNAZIONE O CONFORMISMO,
CHE CI DOGLIAMO NOI DI SOTTO.
EZLN. 19 ottobre 2014

Da popoli che siamo a partire dalle nostre lotte di resistenza e ribellione, inviamo la nostra parola che rispecchia quella parte di questo paese che nominiamo Congresso Nazionale Indigeno, riuniti perché il dolore e la rabbia ci chiamano giacché ci fanno male.

La scomparsa dei 43 compagni studenti della Normale Rurale Isidro Burgos di Ayotzinapa, Guerrero, sequestrati-fatti sparire dai Malgoverni, impone una penombra di lutto, di angoscia e di rabbia. La speranza della ricomparsa dei compagni è il dolore che ci unisce ed è la rabbia che si fa luce nella veglia che si mobilita in tutto il paese, portando con sé un grido di dignità e di ribellione nel Messico di Sotto.

Sappiamo che, mentre i criminali governano questo paese guidati dal capo supremo dei paramilitari Enrique Peña Nieto, coloro che forgiano la coscienza esercitando e difendendo l’educazione vengono assassinati e fatti sparire, e coloro che difendono l’acqua per un popolo eroico e millenario come la Tribù Yaqui sono in carcere.

Il governo messicano ha preteso di minimizzare la criminale repressione ai danni dei compagni normalisti come non fossero che vittime tra le tante della delinquenza, come ha fatto svariate volte in tutto il paese. Qualche morte in più per i mezzi di comunicazione… ma noi popoli che abbiamo sofferto la repressione sotto molte forme sappiamo che i delinquenti sono all’interno di tutti i partiti politici, nella camera dei deputati e senatori, nelle presidenze municipali, nei palazzi di governo.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!