giovedì 6 agosto 2015

Gaza - Margine Protettivo uccide ancora: 4 morti a Rafah

Un ordigno inesploso rimasto tra le macerie di una casa è saltato in aria uccidendo quattro membri della famiglia Abu Naqira. Trenta i feriti, 10 in condizioni gravi. Sarebbero 7mila le bombe inesplose ancora nella Striscia. 
A quasi un anno dalla fine della più brutale operazione militare israeliana contro Gaza, Margine Protettivo, nella Striscia si muore ancora: stamattina un ordigno inesploso è saltato in aria tra le macerie di una casa distrutta a Rafah, nel sud di Gaza.
Almeno quattro le vittime, tutte appartenenti alla stessa famiglia, tutti tra i 18 e i 38 anni: Bakr Hasan Abu Naqira, Abdul-Rahman Abu Naqira, Ahmad Hasan Abu Naqira e Hassan Ahmad Abu Naqira. Trenta i feriti. 
Secondo i medici che hanno accolto i feriti all’ospedale di Rafah, il bilancio potrebbe salire: dieci dei trenta feriti sono in gravissime condizioni. La bomba è esplosa mentre la famiglia stava ripulendo le rovine della propria casa. L’esplosione ha provocato danni anche alle abitazioni vicine.
Secondo l’agenzia Onu Ocha, sarebbero oltre 7mila gli ordigni israeliani inesplosi ancora presenti tra le macerie di una Gaza mai ricostruita. Tra le case, per le strade rase al suolo. Bombe a orologeria, perché molti gazawi vivono proprio tra quelle macerie, negli scheletri delle proprie case in attesa che entrino gli aiuti per la ricostruzione, bloccati sia da Israele che dall’assenza di pressioni e finanziamenti internazionali.
La storia si ripete: anche nelle precedenti operazioni, Piombo Fuso del 2008-2009 e Colonna di Difesa del 2012, dopo il cessate il fuoco si continuava a morire in questo modo: 111 i morti (di cui 64 bambini) per bombe inesplose tra il 2009 e il 2012, quattro al mese nel solo 2012. 
Tratto da Nena News

venerdì 31 luglio 2015

Messico - Sostegno a Xochicuautla da CNI ed EZLN

Ai popoli del Messico e del Mondo

Alla Sexta Nazionale e Internazionale

Alla comunità indigena ñätho di San Francisco Xochicuautla

A fronte della degna lotta che da otto anni la comunità ñätho di San Francisco Xochicuautla ha portato avanti contro il progetto di autostrada a pagamento Toluca-Naucalpan, che prevede la distruzione del suo bosco sacro per collegare le zone di lusso di Interlomas all’aeroporto di Toluca, il malgoverno guidato dall’assassino Enrique Peña Nieto ha firmato un decreto di espropriazione con il quale pretende arraffare il territorio della comunità di San Francisco Xochicuautla.

Durante questi anni abbiamo visto a quali interessi rispondono i malgoverni, dato che le loro forze di sicurezza scortano i macchinari di Autovan, parte del Gruppo Higa, con cui vogliono eseguire la distruzione del bosco ñätho. Con questo decreto di espropriazione credono di poter imporre il saccheggio e la distruzione. Oggi vi diciamo che sappiamo che il malgoverno ha sempre calpestato i nostri diritti di popoli indigeni, che ci disprezza e che in tutti i luoghi del Messico arriva e impone e progetti di morte, ma che a San Francisco Xochicuautla non ce la farà.

La comunità ha portato avanti una lotta legale rivolgendosi a diversi tribunali e istituzioni del malgoverno messicano, ma la maggioranza ha mostrato la sua parzialità difendendo i potenti.

Noi sappiamo che San Francisco Xochicuautla ha difeso e difenderà il suo territorio, e che inoltre ha accompagnato molti popoli e comunità nelle sue lotte.

Perciò chiamiamo i popoli del Messico e del Mondo, i fratelli e le sorelle della Sexta Nazionale e Internazionale a stare attenti a quel che potrà accadere in futuro nella lotta di San Francisco Xochicuautla.

A San Francisco Xochicuautla diciamo che non siete soli in questo nostro camminare nella resistenza dei popoli indigeni.

Cordialmente

Mai più un Messico senza di noi

Congresso Nazionale Indigeno

Democrazia, Libertà e Giustizia

Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Luglio 2015







Traduzione a cura dell’Associazione Ya Basta! Milano

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!