sabato 31 ottobre 2015

Turchia - Verso le elezioni di domenica

Rapporto della delegazione di Urfa

Mentre siamo occupati a scrivere il primo report, apprendiamo la notizia che, proprio a Urfa, intorno all'ora di pranzo sono stati trovati due corpi decapitati per mano, pare, del sedicente Stato Islamico. Sono stati resi noti i nomi, Ibrahim Abdul Qader, 20 anni, e Fares Hamadi, entrambi siriani di Raqqa, facenti parte di un gruppo anti-ISIS. Ciò aiuta a comprendere il clima che si respira prima delle elezioni e quanto sia complessa la situazione all’interno della città.

Stamane siamo stati alla sede dell’HDP di Şanliurfa, la città dove è stata inviata la nostra delegazione di osservatori internazionali per le elezioni politiche turche di domenica 1 novembre. Abbiamo discusso a lungo con i membri del partito su quale sarebbe stata la migliore e più funzionale collocazione del nostro gruppo durante le operazioni di voto e alla fine abbiamo convenuto con loro che la cosa più utile è sicuramente quella di andare, insieme con i membri del partito e dell’Associazioni dei diritti umani, IHD, nei villaggi rurali a maggioranza araba situati nel comprensorio. Proprio in questi territori, governati gerarchicamente dai mukhtar (termine che in arabo significa “scelto”, è spesso usato in vari paesi arabi e nella stessa Turchia per indicare il capo di un villaggio) vicini all’AKP, gli appuntamenti elettorali non sono altro che la raccolta di consensi per il dittatore e il suo partito a forza di brogli e di abusi.

Basti pensare che in queste zone in occasione delle ultime elezioni comunali, durante alcuni scontri di piazza, ci sono stati ben otto morti.

venerdì 30 ottobre 2015

Turchia - Elezioni del 1° Novembre

Elezioni del 1° novembre in Turchia:
dall'Italia una folta delegazione di osservatori internazionali

Anche dall'Italia è partita una delegazione di osservatori internazionali indipendenti per monitorare l'andamento delle elezioni legislative del 1° novembre in Turchia. Su invito del Partito Democratico dei Popoli (HDP), il grande protagonista della passata tornata elettorale di giugno, quando riuscì a superare la soglia di sbarramento del 10% eleggendo un'ottantina di deputati, un gruppo di 55 fra deputati, giuristi, sindacalisti, studenti universitari, giornalisti e membri della società civile si recherà nelle città di Diyarbakir e Urfa per scongiurare il pericolo di brogli e verificare che non ci siano impedimenti al voto, come già verificatosi in passato.
Il clima nel paese è difatti oggi molto più teso di quando si è votato a giugno: arresti di massa di sindaci e politici dell'HDP, attacchi e linciaggi contro i curdi, censura e repressione dei giornalisti indipendenti, stop al dialogo per una soluzione della questione curda con i bombardamenti nelle zone curde e gli assedi a varie città tra cui Cizre, che sono costati la vita almeno a 200 persone finora, sostegno continuo a ISIS contro i curdi di Siria, gli spaventosi attentati di Diyarbakır, Suruç e da ultimo Ankara, dove sono morte più di cento persone.
La delegazione italiana e quelle dagli altri paesi circa 450 (Francia, Germania, Britagna, Olanda, Belga, Austria, Svezia, Norvegia, Danimarca, Slovenia, Grecia, Catonia, Svizzera), osservatori internazionali indipendenti, informeranno in tempo reale di quanto accade nel corso delle operazioni di voto: tutti gli aggiornamenti verranno pubblicati su www.uikionlus.com e suwww.retekurdistan.it.
Per contatti diretti con le delegazioni scrivere a info.uikionlus@gmail.com oppure chiamare +39.0664871176

30 ottobre 2015
Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia
UIKI Onlus

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!