venerdì 25 marzo 2016

Spunti di riflessione sul rapporto tra religioni, islam e donne

La foto ritrae una donna scappata dai territori controllati dall’Isis
Per comprendere quel che sta succedendo nel nostro caotico presente bisogna dotarsi di bussole e quadranti che ci permettano di approfondire la realtà, fuori da schematismi e luoghi comuni.
Per questo vogliamo provare ad offrire degli spunti, a partire da una prima bibliografia da arricchire, contenuti nelle riflessioni di molti donne e uomini che si interrogano sull'Islam e sulle religioni in assoluto. Lo fanno a partire da un’incessante ricerca al fine di rafforzare la tesi che è importante considerare la fede religiosa come qualcosa di privato e non la base su cui strutturare una società.
Nei nostri articoli di cronaca abbiamo più volte raccontato vicende emblematiche dal mondo musulmano di chi prova ad aprire un cammino verso la libertà, oltre gli autoritarismi e gli integralismi, a volte coppie gemelle.
Sono queste pensatrici e pensatori, queste attiviste ed attivisti che combattono, a proprio modo. una battaglia che va sostenuta, senza paura che il pensiero critico possa essere scambiato e attaccato come islamofobico e razzista. Sono queste le persone alle quali ci piace dare voce e lo facciamo avendo ben presente la storia di lotta ed emancipazione che le donne, e non solo, hanno combattuto e combattono anche a casa nostra, in nome della libertà e del laicismo, contro la religione "nostrana". Lo facciamo perché come diceva un classico pensatore se "la religione è l’oppio dei popoli", in questo momento storico in parte l’Islam ne è la cocaina.
Nota a margine: i testi che proponiamo, le autrici e gli autori che segnaliamo sicuramente possono essere criticati, a volte sono controversi ma, se non si assumono in forma di stimolo e ricerca gli spunti che ci offrono e si resta in attesa di trovare un testo, un autore, capaci di incastrare tutti i pezzi in maniera perfetta nel caotico puzzle della contemporaneità, si resta incapaci di comprendere e dunque di agire.
Costruire un pensiero all'altezza del presente significa indagare nuovi campi, senza paura dell’eresia.
Per prima cosa vi proponiamo un libro di Martine Gozland intitolato "I ribelli di Allah".

domenica 20 marzo 2016

Messico - Incontro “Gli Zapatist@ e le CoScienze per l’Umanità”


ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

MESSICO

16 marzo 2016.

Compas e non compas:

Vi nformiamo qui di come sta andando con l’Incontro “Gli Zapatisti@ e le CoScienze per l’Umanità”:

Fino al 14 marzo sono arrivate 50 richieste per partecipare all’evento.

Ci sono richieste da Norvegia, Brasile, Cile, Francia, USA, Giappone e Messico.

Discipline scientifiche: Fino ad ora si contemplano inviti per scienziat@ in Astronomia, Biologia, Fisica, Matematica, Chimica, Medicina, Genetica, Patologia e Nefrologia Pediatrica e Microbiologia. Vi terremo informati mano a mano che aumenteranno gli inviti.

Le/gli scienziat@ invitat@ all'incontro “Gli Zapatist@ e le CoScienze per l’Umanità”, potranno partecipare con una riflessione critica sulla loro pratica o teoria scientifica, oppure esponendo in maniera accessibile alcuni elementi generali della loro specializzazione (cioè, una chiacchierata divulgativa).

L’indirizzo di posta elettronica dove iscriversi per assistere all’Incontro “Gli Zapatist@ e le CoScienze per l’Umanità” è conCIENCIAS@ezln.org.mx

Data e lugo dell’Incontro di CoScienze: dal 25 dicembre 2016 al 4 gennaio 2017, con un intervallo il 31 dicembre e 1° gennaio. Il luogo è presso il CIDECI di San Cristóbal de las Casas, Chiapas, Messico.

All’incontro potranno partecipare solo le/gli scienziat@ invtat@ con i loro contributi; e ragazze e ragazzi zapatisti selezionat@ con le loro domande.

L’iscrizione non costa nulla e le/gli zapatist@ non possono pagare viaggio, vitto e alloggio.

Bambine e bambini possono assistere come spettatori ed ascoltatori, ma devono essere accompagnati da una persona adulta che ne sia responsabile.

È severamente proibito la produzione, consumo e commercio di droga e alcool.

Per adesso è tutto.

Subcomandante Insurgente Moisés                    Subcomandante Insurgente Galeano

Messico, marzo 2016

Dal quaderno di appunti del gatto-cane:

Echi dall’8 marzo.

Data: 8 marzo 2016. Luogo: Quartier Generale dell’EZLN. Documento ottenuto dal diario di chi si fa chiamare “supgaleano”, grazie al malware troyano chiamato “uglia, uglia, chi lo trova si ingarbuglia” versione 6.9.

“Il Subcomandante Insurgente Moisés e il sottoscritto stavamo parlando del prossimo festival CompArte e di come le comunità zapatiste si stanno organizzando per partecipare. In quel mentre arriva una compagna Insurgenta e dice in maniera perentoria: “ci sarà una partita di calcio. Le donne sono state sfidate”. Io sapevo cosa c’era dietro tutto questo, dato che non era la prima volta che accadeva. Lasciate che vi dica che in quel quartiere le donne insurgentes sono il doppio degli uomini insurgentes. Su questo ci sono due versioni: secondo quella ufficiale, la maggior parte degli insurgentes svolgono lavori di alta specializzazione, dove solo noi uomini possiamo operare con garbo e grazia; la realtà è che sono di più le compagne dei compagni. Ovviamente è proibito diffondere la versione reale, e per questo ai Tercios Compas è stata distribuita solo la versione ufficiale.

Nonostante la realtà, evidente a prima vista, ad uno degli insurgentes, dopo colazione era venuto in mente di dire: “siccome oggi è l’8 marzo, noi uomini sfidiamo le donne ad una partita di calcio“. L’ufficiale al comando si era accorto quasi immediatamente dell’errore, ma il male era fatto. Una ufficiale del servizio di sanità insurgente ha risposto: “Sta bene“. Gli uomini hanno circondato l’ingenuo sfidante per rimproverarlo. Sapendo la ragione del malessere che serpeggiava tra le le file maschili, l’insurgente volle precisare: “però squadre con pari giocatori”. “Non se ne parla”, hanno detto le donne, “hai detto uomini sfidano donne, quindi, tutti gli insurgentes contro tutte le insurgentas”.

Il cielo cominciava ad annuvolarsi ed un forte vento presagiva la disgrazia.

Dopo pranzo (il menù era frullato di tamales e caffè al peperoncino), è passata una insurgenta a dirci che la partita stava per iniziare e se ci andavamo. Il subcomandante Insurgente Moisés non poteva, perché doveva rivedere la lista degli iscritti al festival. Io mi sono astenuto, intuendo che non ci sarebbe stato un clima favorevole a causa dell’inequità di genere. Quindi, nessuno dei due ci è andato.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!