martedì 19 luglio 2016

Colombia - Mobilitazione politica delle FARC provoca deliri alla destra oltranzista colombiana

Agli ormai consueti deliri via twitter del narco ex presidente Uribe, si aggiungono sempre più frequenti le farneticazioni del procuratore Ordoñez.

Quest'ultimo si è inventato di sana pianta che alcuni fronti tra i quali il 57 delle FARC-EP sarebbero contrari a quanto pattuito a L'Avana. In realtà solo alcuni singoli elementi appartenenti a una differente unità (Fronte I), si erano manifestati in tal senso, situazione che viene gestita internamente dalle FARC.

Il Comandante del Fronte 57, Olmedo Ruiz, ha smentito il chiacchiericcio e le false denunce con un video ad hoc. Peraltro i Fronti 57 e 36 operanti nel Blocco Efraín Guzmán delle FARC (nordovest della Colombia) sono impegnati in prima linea in due tra i più significativi progetti pilota avviati nel paese, di comune accordo con il governo. 
Uno di essi, ricalcando una vecchia proposta del Comandante Marulanda, individua nella sostituzione volontaria e concertata con le comunità contadine delle coltivazioni di foglia di coca con prodotti alimentari, la via maestra per ridurre l'impatto del narcotraffico nella società. 
Ovviamente nell'ambito di uno sviluppo integrale del territorio che contempli una forte spesa sociale in modo da costituire una alternativa di vita sostenibile per le popolazioni rurali finora escluse.
In questo modo si rende evidente ancora una volta che le FARC non hanno mai avuto nulla a che spartire col narcotraffico, ma hanno solo protetto dal terrorismo di Stato le comunità rurali nel cui grembo si sono formate. Risulta anche chiaro come le FARC abbiano sempre mantenuto la propria vocazione politica di partito, nonostante siano state da sempre costrette alla clandestinità. Ora che sembra si possano aprire, grazie ai dialoghi dell’Avana, quegli spazi democratici a lungo negati dallo Stato oligarchico, le FARC si apprestano a mobilitare tutto il proprio potenziale e le proprie strutture per proseguire la loro lotta sul terreno della politica aperta.
È contro questa prospettiva che chi vive di guerra ed esclusione popolare indirizza i propri attacchi, temendo di perdere privilegi e rendite.
La pace con giustizia sociale andrà costruita dal popolo colombiano combinando mobilitazioni democratiche, lotta di piazza e resistenza antimperialista.

tratto da ANC

lunedì 18 luglio 2016

Messico - La geografía? Oventik. Il calendario? 29 luglio 2016 - Comunicato EZLN

La geografía? Oventik


Il calendario? 29 luglio 2016

ESERCITO ZAPATISTA DI LIBERAZIONE NAZIONALE

MESSICO,

17 luglio 2016,

Alle artiste e agli artisti partecipanti nel CompArte:

Alla Sexta Nazionale e Internazionale:

Sorelle e fratelli:

Compagne, compagni e compagnei:

Riceviate i nostri saluti. Vi scriviamo per comunicarvi quanto segue:

Vogliamo in qualche modo farvi sapere e sentire, a voi tutti, artiste e artisti che vi siete impegnati a partecipare al CompArte, non solo la nostra ammirazione e il nostro rispetto, ma anche, e soprattutto, la nostra convinzione che le ore oscure attuali, e quelle che verranno, richiedono il vostro ruolo e la vostra creatività per trovare il cammino che, come umanità, vogliamo, necessitiamo e meritiamo.

E quando parliamo di oscurità, non ci riferiamo soltanto all’orrore che salta e distrugge in qualsiasi punto della già dolente geografia mondiale. Ma anche al mercantilismo politico ed economico che, senza tenere in maggior conto le morti e le disgrazie,si lancia sui cadaveri ancora tiepidi delle vittime, e cerca di trarre guadagno e vantaggio.

Se il sistema impone questa logica perversa in cui ogni dolore non indigna bensì impermeabilizza, forse possono essere le Arti a ricordare all’umanità che la persona non soltanto distrugge e ammazza, impone e sottomette, disprezza e dimentica, ma che è anche capace di creare, liberare e produrre memoria. Non palpitano forse la vita e la libertà persino nelle creazioni artistiche più dolenti e strazianti?

Che bella cosa, pensiamo, sentiamo, crediamo come zapatisti che siamo, che ci siano artisti che sapranno cogliere, dal più profondo del calendario più oscuro, una luce di umanità.

Perché se non è ora, allora quando?

Non vogliamo farvi sentire di dovere qualcosa a nessuno, né sottomissione, né accodamento, né incondizionalità. Non cerchiamo i vostri voti né i vostri veti. Vogliamo soltanto dirvi che, in questo mondo che avvistiamo dalla coffa di vedetta, vi guardiamo. O meglio ancora, guardiamo le vostre creazioni.

Così pensiamo. Senza dubbio, vediamo che le nostre idee e i nostri sentimenti non arrivano a esprimersi interamente nemmeno con queste parole.

E’ per questo che noi zapatiste e zapatisti ci impegniamo in silenzio in un nuovo sforzo che ora vi vogliamo comunicare.

Vogliamo salutarvi e omaggiarvi come ciò che siete. Non come militanti delle cause che con differenti colori e simboli popolano il mondo. Ma come il passaggio nel quale pronostichiamo un domani più umano, più degno, migliore.

Noi zapatiste e zapatisti, non guardiamo verso l’alto.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!