martedì 6 settembre 2016

Messico - Gli Zapatisti, l'etica e la dignità

mujeres-zapatistas-8-Un gruppo di militanti del partito verde ecologista del Chiapas ha pensato bene di indossare i passamontagna degli zapatisti per compiere provocazioni armate e sabotare la protesta dei maestr@s   (in Messico i “verdi” sono nella coalizione che ha fatto eleggere il presidente federale Enrique Pena Nieto e hanno ottenuto un governatore molto corrotto, proprio in Chiapas). I provocatori sono stati scoperti e pubblicamente smascherati. La squallida vicenda ha però fornito all’Ezln l’occasione per chiarire la relazione di assoluto rispetto dell’autonomia di una lotta dura e difficile che gli zapatisti sostengono guardandosi bene dalla tentazione di poterla condizionare o “dirigere” indicando, magari, il giusto cammino rivoluzionario. Raúl Zibechi ricorda quanto un comportamento del genere, ispirato da una rigorosa critica dell’avanguardismo e all'affermazione dell’etica e della dignità dei popoli, sia stato raro nella cultura anticapitalista del nostro tempo.
.di Raúl Zibechi
Una delle prime tecniche che abbiamo imparato nella militanza è stata come “dirigere” le assemblee. Come manipolarle, in realtà. In piena adolescenza, noi studenti eravamo già in grado di imporre quello che consideravamo adatto per “la causa” senza che ci importasse troppo se gli altri lo condividevano. Eravamo l’avanguardia, punto.
Una delle principali correnti politiche di quel periodo aveva un modo di agire nelle assemblee che consisteva nel far parlare i propri quadri per ore e ore, fino a quando i presenti si stancavano e iniziavano ad andarsene. Ponevano i propri militanti alle porte delle sale per convincere i loro a non andarsene ancora e quando erano sicuri di essere in maggioranza, chiedevano il voto. E vincevano quasi sempre. Quelli che cercavano di tagliare discorsi tanto lunghi, erano accusati di violare la libertà di espressione.

lunedì 5 settembre 2016

Messico - Convocazione del Quinto Congresso Nazionale Indigeno

CONVOCAZIONE DEL QUINTO CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO

Considerando che:

1. Nel mese di ottobre del presente anno il Congresso Nazionale Indigeno, spazio di unità, riflessione ed organizzazione dei popoli indigeni del Messico, compie 20 anni di lavoro ininterrotto a promuovere la ricostituzione integrale dei nostri popoli e la costruzione di una società nella quale ci stiano tutte le culture, tutti i colori, tutti i popoli che formano il Messico.

2. Durante tutti questi anni e con più forza a partire dalla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona emessa dall’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale, abbiamo forgiato una parola ed un agire che ha contribuito alle lotte di resistenza e ribellione in tutta la geografia nazionale e che non solo manteniamo la nostra decisione di continuare ad esistere, ma la onoriamo con la forza del nostro pugno alzato, la onoriamo tessendo accordi profondi e collettivi che si riflettono nell’attenzione alla terra, alle nostre lingue, alle tradizioni, ai nostri governi collettivi di molteplici nomi e forme; tutti questi che conservano al loro interno la fiamma dell’autonomia che non cessa di illuminare il cuore collettivo delle comunità, quartieri, nazioni e tribù che siamo; accordi profondi che si realizzano giorno per giorno facendo sì che da ognuno di essi emergano territori complessi che insieme costituiscono la nostra autonomia e libera determinazione.

3. Mentre noi tessiamo la vita, il capitalismo disegna e configura i “suoi” propri territori di morte sopra i nostri, in tutti gli angoli del nostro dolente Messico. Sulle nostre terre ci sono presunti territori minerari, attività dei cartelli della criminalità organizzata, dell’agroindustria, territori di partiti politici, di urbanizzazione, e programmi di conservazione tutti imposti sulle nostre terre e in nessuno di loro, non importa quale nome sia dato dal sistema o dai suoi malgoverni ubbidienti, ci stanno i popoli indigeni.

4. I capitalisti in maniera sanguinaria hanno iniziato ed ingrandito giorno dopo giorno una guerra di conquista per impadronirsi di quello che è stato sempre nostro ed in questa costante guerra di sterminio si presentano con tutte le loro maschere: quella dell’impresario, del politico, del poliziotto, del militare o del sicario, a seconda del caso. E come sempre, dalla nostra parte ci sono i morti, i desaparecidos, gli imprigionati, i territori saccheggiati o distrutti e la persecuzione contro qualunque speranza collettiva, autonoma e ribelle.

5. Di fronte all’offensiva capitalista contro i nostri popoli abbiamo resistito, dalla devastazione abbiamo sognato e costruito nuovi mondi, dal lutto per i nostri compagni assassinati i popoli hanno ricreato nuove forme di resistenze e ribellione che ci permettano di fermare in maniera urgente questa devastazione, percorrendo l’unica strada possibile per quelli che stanno in basso e a sinistra, costruendo ed esercitando la giustizia negata dai potenti che dicono di governarci.

6. È urgente ritrovarci in queste nostre fiamme di resistenza, autonomia e ribellione che brillano in ognuno dei popoli originari che tessono nuovi mondi dal basso, da dove nasce l’amore e l’impegno ancestrale con la nostra madre terra.

Abbiamo deciso di CONVOCARE le autorità ed i rappresentanti diretti dei popoli, nazioni, tribù, quartieri, comunità ed organizzazioni indigene alla celebrazione del:

QUINTO CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO
Che si svolgerà nel contesto della celebrazione del 20° anniversario del CNI e che avrà luogo dal 9 al 14 ottobre nelle installazioni del Centro Indigeno di Formazione Integrale (CIDECI – UNITIERRA) nella città di San Cristóbal de las Casas, Chiapas, in territorio zapatista, secondo il seguente:

P R O G R A M M A

9 ottobre
Arrivo al CIDECI e registrazione di autorità, rappresentanti, delegati indigeni, stampa e invitati dalla Commissione di Coordinamento del CNI.

10 e 11 ottobre
Inaugurazione del Quinto Congresso Nazionale Indigeno.
Tavoli di lavoro sui seguenti temi di discussione:
1. Sottrazione e repressione
2. Le nostre resistenze e ribellioni
3. Un bilancio del CNI
4. Proposte per rafforzare il CNI

12 ottobre
Festa per il 20° anniversario del Congresso Nazionale Indigeno

13 ottobre
Riunione plenaria, accordi e conclusioni.
Chiusura del Quinto CNI.

14 ottobre
Ritorno ai luoghi di origine.

La registrazione de@ delegat@ indigeni potrà avvenire anticipatamente per posta elettronica all’indirizzo del CNI: catedratatajuan@gmail.com

Le/I membri della Sexta Nazionale e Internazionale che desiderino unirsi come osservatori alle sessioni del V° CNI dovranno registrarsi previamente all’indirizzo:
cni20aniversario@ezln.org.mx

Il Quinto Congresso Nazionale Indigeno avrà sessioni pubbliche (inaugurazione e chiusura) e chiuse. La stampa che si registrerà presso la Commissione di Coordinamento del CNI e la cui partecipazione sia convalidata dalla commissione stessa, potrà coprire solo le sessioni pubbliche del CNI. La registrazione per la stampa si terrà i giorni 9 e 10 ottobre nella sede del Congresso.
Distintamente.

Luglio 2016

Per la ricostituzione Integrale dei Nostri Popoli
Mai Più un Messico senza di Noi

Congresso Nazionale Indigeno
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale

Traduzione “Maribel” – Bergamo

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!