venerdì 4 novembre 2016

Kurdistan - Lo stato turco e il suo capo Erdogan moltiplicano gli attacchi che mirano ad annientare il popolo curdo e i suoi rappresentanti

Quindici deputati del HDP (Partito democratico dei Popoli rappresentante maggioritariamente i Curdi) sono stati arrestati nel corso della notte tra il 3 e il 4 novembre. Tra di loro figurano i Copresidenti del HDP, Selahttin DEMIRTAS e Figen YUKSEKDAG, e i Deputati Sirri Surreyya ONDER, Nursel AYDOGAN, Ferhat ENCU, Gulser YILDIRIM, Leyla BIRLIK, Pervin BULDAN, Leyla ZANA, Abdullah ZEYDAN, Idris BALUKEN.
Dopo questa violazione senza precedenti della volontà del popolo curdo, che si aggiunge alle distruzioni delle città curde, al massacro di centinaia di civili, alla destituzione e all'arresto di numerosi Sindaci ed eletti locali, è giunto il momento di dire STOP a Erdogan e allo Stato turco !
Noi chiediamo alla comunità internazionale, in particolare all'Unione Europea, alle Nazioni Unite e agli Stati ad uno ad uno, a reagire di fronte ad Erdogan, di fronte al suo fascismo messo in atto sotto gli occhi del mondo intero, senza alcun riguardo per le norme internazionali. Noi chiediamo che delle misure di embargo siano prese contro lo Stato turco.
Il solo modo di fermare Erdogan è di prendere contro di lui delle misure coercitive politiche, economiche, diplomatiche e militari.
Il fatto di inviare a Erdogan e al suo governo dei messaggi di condanna della sua politica, senza prendere delle misure concrete, non lo farà indietreggiare.
Dopo quest'ultima aggressione, noi, popolo curdo, dichiariamo di iniziare delle manifestazioni continue e illimitate.
E' per questo che, a partire da oggi, venerdi 4 novembre, manifestiamo in massa davanti al Parlamento europeo, a Bruxelles.
Chiediamo al nostro popolo, così come a tutti i progressisti e democratici, di mobilitarsi per protestare contro il genocidio politico condotto dallo Stato turco e le gangs del « Sultano » Erdogan.

È giunto il tempo di denunciare e di fermare gli attacchi compiuti conto la nostra volontà da questo Stato, le cui mani sono sporche di sangue.
È tempo di denunciare questo crimine contro l'umanità commesso sotto gli occhi indifferenti del mondo e dell'Europa, così come l'ipocrisia degli Stati europei.
Dei deputati curdi e dei rappresentanti delle organizzazioni curde prenderanno la parola durante tutta questa lunga massiccia manifestazione.
Per difendere la volontà del popolo curdo, noi manifestiamo oggi, in tutte città del europa! 

Congresso delle Comunità democratiche del Kurdistan in Europa (KCDK-E)
4 novembre 2016

giovedì 3 novembre 2016

Stati Uniti - La meravigliosa sconfitta dei Sioux

Le proteste dei nativi americani nel North Dakota, riuniti nel movimento chiamato NoDAPL (No Dakota Access Pipeline), sono iniziate nella primavera del 2016 per impedire la costruzione dell’oleodotto della compagnia Energy Transfer Partners, il cui tracciato prevede l’attraversamento dei fiumi Missouri e Mississippi, così come parte del Lago Oahe, vicino alla Riserva dei Sioux di Standing Rock. Dopo una limitata revisione del percorso, lo United States Army Corps of Engineers – il nostro Genio militare – ha escluso un impatto significativo. Al contempo, citando effetti potenziali e mancanza di consultazione con le tribù dei nativi, nell’aprile del 2016 l’Environmental Protection Agency, il Dipartimento dell’Interno, e il Consiglio consultivo per la conservazione storica hanno richiesto con scarso successo al Corpo degli Ingegneri dell’Esercito una valutazione più approfondita. Difatti, nel mese di luglio, gli ingegneri hanno approvato i permessi di attraversamento dei corsi d’acqua. Di conseguenza, la protesta è stata lanciata da un’anziana Sioux di Standing Rock e dai suoi nipotini, decisa perfino a bivaccare nel percorso dell’oleodotto a difesa della terra e del suo popolo. Durante l’estate il movimento è cresciuto sino a contare migliaia di persone…
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foto tratta da http://www.trbimg.com
di Alessandro Ghebreigziabiher

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!