lunedì 22 ottobre 2018

Italia - "Hablar colores - Parlare a colori" del Subcomandante Galeano

In Defensa Zapatista c’è un mondo nuovo, certo, ma anche qualcosa di più terribile e meraviglioso: la sua possibilità. 

E quando parla a colori, forse sta provando nuove forme di comunicazione per un mondo che neanche immaginiamo, però che lei considera che verrà, non senza la lotta necessaria e urgente per portarlo da qualsiasi luogo nel quale si trovi fino a questa realtà che soffriamo.
Non mi immagino niente di più zapatista che lo sforzo sintetizzato nell’azione di questa bambina.



Da Hablar colores - Parlare a colori, Subcomandante Galeano


Arriva dalle Montagne del Sud Est Messicano in Italia il nuovo libro di racconti del Subcomandante Galeano.

Ancora una volta dopo Ci sarà una volta, i racconti gravitano attorno a Defensa Zapatista, bambina indigena zapatista. 


Attorno a lei si muovono nuovi e vecchi personaggi: dal detective zapatista Elias Contreras al GatoPerro, a Pedrito fino a Sherlock Holmes, accompagnato dal fidato Watson insieme.



Sullo sfondo la complessa semplicità dell’autonomia zapatista, l’incessante cammino delle comunità indigene nel costruire il loro presente di cambiamento, senza smettere di analizzare in profondità i meccanismi del potere, di quello che sta "in alto" e vive sfruttando "il basso", la natura, il pianeta.

Con l’ironia che sempre accompagna le storie che giungono dalla selva e le montagne del Chiapas, il Sup Galeano ci porta a riflettere su come per la costruzione di un altro mondo possibile le scienze e le arti siano fondamentali per svelare il presente ed immaginare il futuro.



Accompagnato dalle illustrazioni di Andrea il libro va guardato, letto e soprattutto immaginato perché come dice il supGaleano "tutto quello che io racconto, è accaduto in ogni calendario, però in una geografia precisa: le montagne del Sud Est Messicano".

                                 Subcomandante Galeano Hablar Colores – Parlare a Colori
L’edizione italiana di Hablar Colores è la fedele riproduzione, tradotta, di quella messicana editata e pubblicata dall’EZLN nel mese di agosto 2018.

La realizzazione del libro è stata possibile grazie alla decisione congiunta ed al contributo politico ed economico delle seguenti realtà:

domenica 21 ottobre 2018

Messico - Dichiarazione II Assemblea Nazionale CNI-CIG-EZLN

DICHIARAZIONE DELLA SECONDA ASSEMBLEA NAZIONALE DEL CONGRESSO NAZIONALE INDIGENO-CONSIGLIO INDIGENO DI GOVERNO

Alle Reti di Appoggio al Consiglio Indigeno di Governo

Alla Sexta Nazionale e Internazionale

Ai popoli del Messico e del mondo

Sorelle, fratelli:

Dalla Seconda Assemblea Plenaria del Congresso Nazionale Indigeno e Consiglio Indigeno di Governo, svoltasi dall’11 al 14 ottobre presso il CIDECI-UNITIERRA, San Cristóbal de Las Casas, Chiapas, ci rivolgiamo rispettosamente alle compagne e compagni che formano le Reti di Appoggio al CIG, alle comunità indigene di questo paese e del mondo per guardarci, consultarci ed intraprendere nuovi passi per la costruzione del nuovo mondo che necessitiamo.

Lo diciamo con urgenza, perché noi che siamo popoli originari, nella nostra lotta contro la profonda malattia causata dal capitalismo, tessiamo la vita, perché è la consegna che abbiamo ricevuto dai nostri antenati. Questo, per noi, significa costruire la vita e farla crescere in ogni angolo con la speranza che investa sulla memoria e sui tempi a venire. Ci intessiamo collettivamente come popolo ed in questa azione ci intessiamo anche come persone.

Siamo reti nei nostri luoghi in cui cerchiamo collettivamente di avere una sola parola che sia lo specchio della nostra madre terra, del suo battito e della sua vita. Siamo reti di reti nelle nostre comunità e regioni che sono collettivi di collettivi, dove troviamo un sola parola altra, che tra i nostri ascoltiamo con attenzione perché continua ad essere ciò che abbiamo deciso liberamente di essere, questa è la nostra lotta permanente e per questo la rispettiamo e onoriamo, rendendola il nostro governo, non solo adesso ma sempre, perché dalle nostre differenze sorge l’accordo collettivo. Ovvero, dal nostro essere differenti sorgiamo come uno solo, come i popoli che siamo ed è per questo che onoriamo anche le nostre differenze.

Così, quando per accordo del Quinto Congresso Nazionale Indigeno abbiamo deciso di formare il Consiglio Indigeno di Governo, non è stato vacillando, né pretendendo che tutti fossero come noi, né volendo dire agli altri che cosa fare, ma per dire al mondo che non è vero che il governo debba esistere per distruggere, ma per costruire. Non è vero che il governo debba servirsi, ma servire. Deve essere lo specchio di quello che siamo quando sogniamo per decidere il nostro destino, e non la menzogna che ci soppianta per dire, in nome nostro, che vuole vedere morto tutto ciò che gli sta intorno.

Ciò che tessiamo lo chiamiamo organizzazione ed è il territorio che difendiamo, è la lingua che parliamo e ci rifiutiamo di perdere, è l’identità che non dimentichiamo e che rendiamo grande con la lotta. Ma tutto questo è anche quello che i padroni del denaro vogliono distruggere e trasformare in altro denaro, trasformarlo in merci con lo sfruttamento, con la povertà, la malattia e con la morte di molti altri milioni di persone che non sono dei nostri popoli e che vivono nelle città e nelle campagne. Cioè, non è neppure vero che la morte, la repressione, la predazione e il disprezzo siano riservati solo a noi popoli originari.

Per questo, esercitare l’autonomia con le nostre forme ancestrali di camminare domandando è l’unica porta per continuare a fare della vita la nostra strada irrinunciabile, perché al di fuori tutto si è regolato per appoggiare il terrore e il profitto dei potenti. In questo contesto, benché la nostra libera determinazione sia riconosciuta nelle sue leggi viziate, non c’è modo che si fermi, o almeno che si freni l’accumulazione capitalista basata sul nostro sterminio. Questo sarà possibile solo quando si smantellerà la proprietà, la finca, il campo di concentramento o il cimitero, tutto quello in cui hanno trasformato il nostro paese e il nostro mondo.

Il Consiglio Indigeno di Governo è la forma di onorare le nostre differenze per trovare qui la parola nella quale ci rispecchiamo e che sia un governo vero. L’altro, quello che sopra chiamano Stato Messicano, è solo una menzogna per imporre, reprimere ed occultare la morte che oramai trabocca rendendo evidente l’inganno. Ovvero, non sono altro che una banda di ladri che finge di essere istituzione di destra o di sinistra. In ogni caso, portano con sé la guerra e per quanto la mascherino, ormai deborda anche per loro, perché il padrone è il padrone.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!