lunedì 8 febbraio 2010

Diario da Haiti: gli aiuti selettivi

Primo capitolo del diario da Haiti

Gli aiuti e le esclusioni

di Fabrizio Lorusso

“Tutte le persone che ne hanno bisogno possono ricaricare il telefono gratis”, “Tutti i responsabili sindacali, le Ong e le organizzazioni umanitarie che vengono possono usare Internet gratis e possono fare anche delle riunioni”.
Dopo due giorni di viaggio tra aerei ed autobus da Città del Messico a Santo Domingo e poi a Port-au-Prince, Haiti, mi accoglie così il cartello scritto in creolo affisso sulla porta d’entrata dell’Aumohd, l’associazione di avvocati dedicati alla difesa dei diritti umani che operano nei quartieri disagiati di Porto Principe e che mi ospiteranno per una ventina di giorni nella zona Delmas, una delle tante città dentro la città che compongono la disastrata capitale haitiana. Il centro operativo dell’associazione funziona perfettamente grazie ad un generatore di corrente a benzina che alimenta alcuni computer portatili, dei cellulari e un paio di stampanti, strumenti indispensabili per ricominciare le attività di supporto alla popolazione e cercare la maniera migliore di ottenere i famosi “aiuti umanitari internazionali” che si vedono più alla televisione e nelle notizie che nella difficile realtà quotidiana.

venerdì 5 febbraio 2010

Nazionalismo e razzismo in Australia 2010

protesta Aborigena
Anche quest’anno per il 26 di gennaio, occasione della festa nazionale d’Australia che celebra l’arrivo della prima flotta navale Britannica in Australia nel 1788, la questione del razzismo e’ tornata alla ribalta per una congiunzione di problemi sociali, sia storici che d’origine piu’ recenti.
Sempre, e mai risolto, l‘Australia Day’ porta a galla il ‘problema’ Aborigeno e le condizioni da ‘Terzo Mondo’ in cui la maggior parte della popolazione Aborigena  continua a vivere. Anche se gran parte oramai vive in centri urbani, o nelle sue vicinanze, la poverta’ e’ simile dovunque.

Proposta per il Premio Nobel a Mustafa Barghouti attivista palestinese



MUSTAFA BARGHOUTHI NOMINATO PER IL PREMIO NOBEL PER LA PACE 2010 - COME SOSTENERE LA PROPOSTA

Mairead Maguire, Premio Nobel per la Pace e co-fondatrice di People Peace (Irlanda del Nord) ha annunciato questa mattina di aver proposto la candidatura di Mustafa Barghouthi come Premio Nobel per la Pace 2010.

Nella lettera inviata al Comitato per l´assegnazione del Nobel, la Maguire ha scritto:

Da Ciudad Juarez con amore

Messico: ancora morti nella guerra al narco

La strategia fallimentare del governo e la forza del narco; interrogativi importanti per il movimento

Domenica scorsa, 31 gennaio, all’alba in una strada di Ciudad Juarez, un gruppo di una ventina di persone, pesantemente armato, ha fatto irruzione in una casa privata dove si stava svolgendo una festa tra adolescenti. Un compleanno, il pretesto della riunione. Il gruppo armato, giunto sul posto a bordo di una decina di Suv neri, ha immediatamente separato uomini e donne, ovvero ragazzi e ragazzine. Le donne sono state cacciate - “Via da qui!”, hanno gridato loro. I ragazzi e un paio di adulti son stati fatti mettere in fila contro il muro nel cortile. E di lì, una mitragliata e la fine: 16 morti e diversi feriti, quasi tutti adolescenti. La strage.

Cina/USA - G2 senza fair play

Ovvero il nuovo scenario di comando capitalistico non è il ballo delle debuttanti


di Marzio Sturaro

Scomparsa dell’Europa, declino degli U.S.A., prorompente protagonismo della Cina questo il nuovo quadro capitalistico che sembra consegnarci la crisi in cui siamo immersi. La conduzione e la conclusione fallimentare del vertice climatico di Copenhagen lo hanno sottolineato; evidenziando un’asse di comando globale Cina/USA. Una inedita diarchia di potere, questo G2, in cui si confrontano, integrano e scontrano due differenti sistemi, comunque, di dominio capitalistico.Stampa e media in questi giorni, inanellando le occasioni di scontro (Google, diritti umani, armi a Taiwan, incontro col Dalai Lama…) si interrogano già sulla crisi del G2, usando però chiavi descrittive che non approfondiscono il quadro.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!