giovedì 18 giugno 2009

Iran: nessun governo ha potuto opprimere la popolazione per più di trent'anni...


Per la prima volta nella sua storia l'85% del popolo Iraniano ha partecipato alle elezioni politiche. La scelta si è però orientata esclusivamente sul male minore: tutte le candidature infatti sono personalità appartenenti al Regime, che già in passato si sono dimostrati per quello che sono. Rezai fu fondatore e capo dei Pasdaran per vent'anni.
Mousavi ("il candidato democratico") ha ricoperto la carica di primo ministro; solo in una settimana fucilò 3500 militanti comunisti.
Karuby è stato a capo del parlamento iraniano per dieci anni e si è distinto per aver approvato leggi sempre più restrittive nei confronti della libertà di stampa e di pensiero. Ahmadinejad non ha bisogno di presentazioni. La somma delle persone sparite durante i vari incarichi governativi dei quattro candidati supera le centinaiadi migliaia. La gente ha partecipato realmente alle elezioni perchè i tre candidati condannano il governo di Ahmadinejad e promettono aperture democratiche e lotta ala corruzione. Nel 2008 il guadagno dell'Iran dai proventi del petrolio è stato di 225.000.000.000 di dollari, pari a tre volte il finanziamento dell'Italia sempre nel 2008. Lo stipendio medio di un ingegnere nel campo del petrolio con alle spalle vent'anni di esperienza èdi 500€, di un operaio specializzato 120€. Dati rilasciati dal governo iraniano sostengono che una famiglia mensilmente per sopravvivere ha bisogno di almeno700€ al mese. I sondaggi più autorevoli in Iran assegnavano a Mousavi il 67% delle preferenze, il 13% ad Ahmadinejad ed il 5% agli altri due candidati.
Il ministro dell'interno del governo dopo due ore dalla chiusura dei seggi dava ad Ahmadinejad il 64%; alla fine dei conteggi la vittoria è andata ad Ahmadinejad con il 68%. Gli iraniani si sono sentiti umiliati e presi in giro, riversandosi nelle strade. La storia dell'Iran dimostra che nessun governo ha potuto opprimere la popolazione per più di trent'anni; purtroppo la Repubblica islamica ha compiuto trentun'anni, festeggiando con repressione e violenze. Speriamo che il grido del popolo iraniano venga ascoltato e la solidarietà arrivi da tutte le forze democratiche per avviarsi ad un cambiamento di giustizia sociale e democrazia.
Iraniano esiliato ex fedayn residente in Italia

Incontro Continentale Americano contro l’Impunità


Da tutto il continente si riuniranno in territorio zapatista
Caracol di Morelia – Chiapas 20 e 21 giugno 2009

In Messico come in tutto il continente americano gli episodi di impunità segnano la storia. L’impunità non solo verso il passato ma anche impunità totale contro la quotidiana violenza che si esercita contro i singoli, le organizzazioni sociali e i movimenti.
In Messico in particolare all’interno del clima di militarizzazione del paese sostenuto dal dispiegarsi della cosiddetta “guerra al narcotraffico” e acuito dall’emergenza sanitaria, la vicenda di San Sebastian Bachajon, la detenzione che continua dei prigionieri di Atenco, i continui episodi di repressione contro gli zapatisti e la Otra campana dimostrano quanto generale sia la chiusura di spazi di democrazia.
Per denunciare e discutere di questa inaccettabile situazione il 20 e 21 giugno si svolgerà nel Caracol zapatista di Morelia l'Incontro Continentale contro l'impunità.

L'Associazione Ya Basta seguirà l'evento in collaborazione con Global Project.
La commissione di organizzazione dell'Incontro Continentale Americano contro l'impunità nel suo primo comunicato aveva indicato le formule per la partecipazione.
Nel secondo comunicato ha reso noto la partecipazione di delegazioni provenienti da 16 paesi,
il programma delle attività che inizieranno il 20 giugno alla mattina ela messa in onda on line dell'evento

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!